Dopo l’enorme successo al box office statunitense, l’attore Joe Taslim (nel film Sub-Zero) non può fare a meno di immaginare future (e passate) storie che riguardano il suo personaggio. L’attore indonesiano e rinomato praticante di arti marziali interpreta il ruolo di Bi-Han/Sub-Zero, rendendo realtà un suo sogno d’infanzia. E sebbene l’assassino ha subìto una brutta fine nel reboot di Simon McQuoid, nessuno se ne è realmente andato nell’universo Mortal Kombat poiché nella versione videoludica Sub-Zero viene resuscitato prendendo il ruolo di Noob Saibot.
Questo articolo contiene spoiler di Mortal Kombat
“Sì, quella è la prossima trasformazione del personaggio” Taslim conferma ai microfoni di Von Brian Davids di The Hollywood Reporter di cui riportiamo la intervista rilasciata qualche settimana fa.
“Se i fan vogliono che questo franchise continui, allora c’è una forte possibilità che il prossimo passo per Bi-Han sia quello di diventare Noob Saibot. Incrociamo le dita, ma spero accada perché voglio decisamente interpretare quel ruolo.”
Per quanto Taslim desideri un vero e proprio sequel di Mortal Kombat, un prequel su Sub-Zero è la sua preferenza poiché gli permetterebbe di esplorare il passato tragico di Bi-Han.
“Il percorso più interessante, secondo me, è quello di fare un prequel”, confida Taslim. “Sarebbe una storia su Bi-Han e il suo addestramento coi Lin Kuei. Quando venne rapito dai Lin Kuei, i suoi genitori furono uccisi. Quindi sarebbe il processo di lui e suo fratello che diventano assassini… Avremmo la possibilità di vedere due futuri Sub-Zero in un unico film, il che sarebbe intrigante.”
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Taslim parla anche dello sforzo fisico che il costume di Sub-Zero gli ha chiesto di sopportare, e il perché vuole eliminare l’etichetta di “attore action”.
Quindi ho letto che hai ricevuto una chiamata dal nulla che ti offriva il ruolo di Sub-Zero. Hai avuto qualche difficoltà a crederci all’inizio?
Beh, c’ho messo del tempo, ma il piccolo bambino dentro di me stava saltando dalla gioia quando mi hanno detto che volevano che interpretassi Sub-Zero. Sono cresciuto giocando a Mortal Kombat e Sub-Zero era il mio eroe, specialmente Bi-Han, che si trasformerà in Noob Saibot. Noob Saibot è il mio personaggio preferito in MK11. Quindi ho chiesto lo script perché dovevo sapere in che cosa mi stavo immischiando, e quando ricevetti lo script, le prime 10 pagine mi coinvolsero subito. Quelle pagine finirono col diventare i miei 10 minuti preferiti – i primi 10 minuti del film.
Tuo figlio rimase colpito?
Sì, mio figlio ha 10 anni e gli chiesi: “Quale personaggio di Mortal Kombat credi mi calzi meglio?” E la sua prima risposta, subito, fu Sub-Zero. Quindi ero tipo: “OK. E’ il destino. E’ il destino.” Amo Sub-Zero. Mio figlio ama Sub-Zero Il personaggio nel film e nello script è scritto benissimo. Quindi sì, è stato un sogno divenuto realtà devo dire.
Qual è stata l’evoluzione del costume?
Alla produzione ci è voluto del tempo perché nella prima prova costume il costume era molto rigido e super pesante. E poi mi chiedevano sempre la mia opinione perché sarei dovuto essere io quello che lo avrebbe indossato nel film. Quindi non ce n’erano molti, ma ci sono stati alcuni aggiustamenti durante il processo. Avevamo due costumi. Uno è quello vero, che è super pesante. E poi l’altro è la versione da combattimento che è un pochetto più leggero nel quale è più facile muoversi. Ma entrambi sono pesanti devo dire. E abbiamo provato un paio di maschere. Sono stati molto premurosi perché mi dicevano “Dovrai fare molta roba estenuante, e non vogliamo farti indossare la maschera schiacciandotela sulla pelle perché dovrai respirare”. Ecco perché hanno fatto la maschera un po’ più grande apposta. Molte persone hanno notato questa cosa criticando la maschera, dicendo ”La maschera è troppo grande”. Ma siccome conosco la storia è per motivi di sicurezza; è fatta per farmi recitare meglio ed è fatta apposta per farmi respirare. Quindi sì, ne è valsa la pena. E’ un po’ grande ma mi ha aiutato molto. Avevo molto spazio per respirare durante le sequenze d’azione.
Quanto tempo ti ci è voluto per abituarti a combattere nel costume leggero?
Beh, l’originale era composto circa dal 70% di parti metalliche e la versione da combattimento era gomma spessa. Quindi era impossibile muoversi nella versione metallica. Con la versione di gomma spessa – sebbene sembri identica a quella metallica – è flessibile quindi ci puoi lottare. Facciamo caso che vuoi allungare il braccio oppure vuoi fare un calcio in alto, accompagnerà il movimento; la versione metallica non accompagnava il movimento. Ho impiegato un po’ per abituarmi alla versione di gomma spessa perché è comunque parecchio pesante. Ci sono inoltre due strati perché ho un altro strato all’interno. Il secondo strato era estetico e per far entrare il mio corpo nell’armatura. E’ stato comunque faticoso. Quindi ho impiegato tre settimane per abituarmi realmente al costume e a pensarlo non come un’estensione del personaggio ma come una parte integrante di esso. Quindi dopo tre settimane con il costume mi sono detto” Ok, questo è Sub-Zero ed è una parte di me”. Il processo è molto importante.
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So che hai registrato la maggior parte delle tue battute durante sessioni di doppiaggio, ma in giornata, gli altri attori riuscivano a sentire le battute attraverso la maschera?
In realtà ero io che non riuscivo a sentire loro perché l’elmo di gomma copriva tutto, Quindi, a volte urlavo “Cosa? Puoi ripetere?” E poi l’aiuto regia correva e mi sussurrava le battute nell’orecchio. Quindi è stato un po’ strano stare in quel vuoto dove non puoi realmente sentire niente, ma devi fare di tutto anche le cose più difficili. Quindi è stata una sfida notevole per me, insieme al costume pesante. Nei film d’azione che ho fatto in precedenza, non dovevo indossare elmi, maschere o costumi pesanti, quindi questo film è stata una sfida per me, ma ringrazio la crew per il loro aiuto.
Nella scena iniziale, Bi-Han e Hanzo (Hiroyuki Sanada) si parlano in lingue diverse. Nello script il giapponese di Hanzo era tradotto per te, oppure c’era un traduttore sul set?
In sceneggiatura è scritto in due lingue – in inglese e in giapponese. Anche per il mio personaggio c’è una versione inglese e una versione cinese. Quindi tutti capivano le battute degli altri. E sono piuttosto fortunato; non parlo giapponese, ma mi sono allenato in judo in Giappone. Quindi la lingua mi è familiare. Mi sono adattato velocemente perché avevo battute in giapponese e capivo circa il 30% delle battute di Hanzo in giapponese. Quindi sono stato piuttosto fortunato avendo qualche esperienza con quelle lingue.
Quando Sub-Zero usa i suoi poteri di ghiaccio, so che li hanno aggiunti in CGI dopo le riprese, ma hanno usato del finto ghiaccio sul set?
No. Tutte le spade sono immaginarie. All’inizio del film dove gioco coi poteri di ghiaccio tutto era immaginario. Effettivamente è stato piuttosto affascinante perché non sapevano cosa avrei fatto. Una volta calato nella parte, non sapevano cosa avrei fatto col ghiaccio. E’ stata una collaborazione meravigliosa nella quale in qualche modo ho immaginato tutto quello che avrei fatto nella mia testa. E dopo dicevo al regista “Farò questo, Simon. Non so come quelli dei VFX lo faranno, ma la mia testa mi dice che deve essere in questo modo”. Quindi ne parlavamo insieme ma la maggior parte delle scene coi poteri di ghiaccio sono state fatte con la mia immaginazione. Credo che questa sia la cosa più potente in questo mondo.
Siccome pratichi le arti marziali, hai contribuito ad alcune coreografie di combattimento?
No. La prima volta che mi fecero vedere la previsualizzazione mi sono subito innamorato della coreografia. Ho pensato che fosse bellissima, Ma mi chiesero “Ti andrebbe di fare qualcosa? Vuoi aggiungere qualcosa?”. Ma ero lì per lavorare e provenendo da un background di arti marziali, rispetto molto i coreografi. Credo siano le persone migliori e hanno fatto un lavoro stupendo con la coreografia. Quando ero lì durante l’allenamento e le riprese ero lì per danzare la loro musica, credo sia il modo più facile per esprimerlo. E la loro musica e io cerco di cantarla e ballarla al mio meglio. Metto l’anima e il mio personaggio nella coreografia. Quindi gli dò tutto il merito
Il tuo combattimento preferito?
Quello iniziale. Mi è piaciuta la prima scena perchè è bellissima. Ne ho parlato con Simon e gli ho detto: “Simon, nella scena in cui Bi-Han e Hanzo Hasashi combattono è meglio che io non usi i poteri di ghiaccio”. Si tratta di un guerriero che combatte un guerriero, serve per far vedere qual è il clan migliore fra Lin Kuei e Shirai Ryu. Bi-Han avrebbe potuto usare molti dei suoi poteri nel combattimento, ma non l’ha fatto per rispetto di Hanzo Hasashi. E’ molto crudo, molto reale e penso sia un approccio bellissimo. Se avessero aggiunto poteri speciali o poteri di ghiaccio in quella scena, non sarebbe stato lo stesso. Mi rincuora che non li abbiano aggiunti perché è la mia scena preferita.
Per quanto tempo avete girato la battaglia finale contro Cole (Lewis Tan) e Scorpion?
Beh, penso ci abbiamo impiegato dai cinque ai sette giorni, se non sbaglio. Devo prima combattere Cole per primo, uno vs uno, e poi devo combattere Scorpion uno vs uno. A ripensarci probabilmente ci abbiamo impiegato parecchi giorni perché ad un certo punto li combatto entrambi. Per lo più mi sono saltati addosso
Hanno mantenuto il combattimento finale per l’ultimo giorno di riprese?
Sì, il combattimento finale è stato girato verso la fine. Penso sia stato a tre quarti delle riprese, il che è magnifico. Il primo combattimento che hanno girato con me è stato Sub-Zero versus Jax (Mehcad Brooks). Quella è stata la mia prima scena di combattimento.
Hanno mantenuto il set super freddo in modo da catturare l’essenza del personaggio e le sue sensazioni durante l’ultima scena?
Onestamente faceva parecchio caldo. Faceva caldo perchè era quasi estate in Australia. La loro estate va da Dicembre a Febbraio. Quindi faceva super caldo. E’ anche uno dei motivi per cui ho fatto fatica col costume. Ovviamente avevamo l’aria condizionata, ma non faceva per niente freddo. Ci hanno aiutato mettendo aria condizionata in ogni angolo. Dopo ogni inquadratura correvo a rinfrescarmi.
Deduco che tu abbia fatto tutti i combattimenti, ma hanno usato degli stunt per le scene pericolose?
Per le scene pericolose dove devo cadere e sbattere molto forte, non mi hanno chiesto di farle. Sono stati molto disponibili, in questo modo potevo concentrarmi solo sui combattimenti. E, sì, li ho fatti tutti
Con l’enorme successo del film quest’ultimo weekend, avresti l’occasione di esaudire il tuo desiderio di interpretare Noob Saibot in un sequel…
Sì, quella è la prossima trasformazione del personaggio, ma ovviamente non lo sappiamo ancora. Se i fan vogliono che questo franchise prosegua, allora c’è una forte possibilità che il prossimo passo per Bi-Han sia quello di interpretare Noob Saibot. Incrociamo le dita, ma spero accada perché vorrei decisamente interpretare quel personaggio. Ma per essere onesti, il percorso più interessante, secondo me, è quello di fare un prequel. Sarebbe la storia di Bi-Han e il suo addestramento nei Lin Kuei. Quando venne rapito dai Lin Kuei i suoi genitori vennero uccisi. Sarebbe la storia di come lui e suo fratello sono diventati assassini e penso sia ugualmente interessante.
Se un sequel dovesse seguire la storyline del videogioco e Bi-Han dovesse diventare Noob Saibot, allora suo fratello, Kuai Liang molto probabilmente erediterebbe il mantello di Sub-Zero.
Sì, mi piace quell’idea. Se fanno un sequel, allora vedremo Noob Saibot. Se fanno un prequel, allora potremmo vedere due futuri Sub-Zero in un unico film, il che è intrigante.
Qual è il tuo prossimo sogno da esaudire in questo business?
Ho il sogno di far parte di un film che ha una buona dose di azione e scene drammatiche. Devo trovare una gemma – una sceneggiatura bellissima che non solo possieda buona azione, ma una buona storia. Molte persone pensano che l’azione abbia il solo scopo di divertire. Non pensano alla storia e voglio cambiare questa cosa. Molte persone mi conoscono come un attore action, ma io mi sono sempre considerato un attore. Un attore di musical, un attore action, un attore comico, sono solo etichette. Quindi se vedo una sceneggiatura che ha il perfetto mix di storia e azione, allora voglio cambiare il pregiudizio che “l’azione è meno artistica” rispetto agli altri generi. Quello è il mio sogno.
Von Brian Davids di The Hollywood Reporter
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