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The Nest – L’inganno di Sean Durkin: l’oscurità annidata nella famiglia

The Nest - L'inganno, secondo film scritto e diretto da Sean Durkin, è disponibile dal 14 maggio sulle principali piattaforme On Demand

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Dopo aver esordito nel 2011 con La fuga di Martha, il regista, sceneggiatore e produttore statunitense Sean Durkin torna alla regia con The Nest – L’inganno. Un film in cui utilizza alcuni stilemi del genere horror per raccontare le oscure pieghe che possono insinuarsi nel nucleo familiare, riflesso dei rapporti che intessono la società. È disponibile dal 14 maggio sulle principali piattaforme On Demand, distribuito da BiM Distribuzione.

Trama

Nel 1986 Rory (Jude Law), un imprenditore che lavora nel mondo della finanza, vive a New York con la moglie, insegnante di equitazione, e due figli. Quando gli si presenta l’occasione economicamente vantaggiosa di tornare a lavorare nella società del suo vecchio mentore, decide di coglierla e di trasferirsi con la famiglia a Londra. I vantaggi appaiono subito considerevoli, si sistemano infatti in una enorme villa nella campagna inglese nel cui terreno iniziano i lavori per una stalla privata, da sempre sogno della moglie Allison (Carrie Coon). Eppure, l’adattamento alla nuova vita si rivela complicato, soprattutto quando Allison inizia ad accorgersi che Rory non è del tutto sincero su alcuni degli aspetti del proprio lavoro.

The Nest - L'inganno: Jude Law con Carrie Coon in una scena: 534842 -  Movieplayer.it

Contrasti culturali e sociali

Stati Uniti e Gran Bretagna, due paesi così legati eppure così distanti, non solo geograficamente ma soprattutto culturalmente e socialmente. Un comune passato isolazionista e le politiche neoliberiste varate negli anni ’80 dalla Thatcher e a ruota da Reagan, tra deregulation e privatizzazioni, li hanno condotti verso un apparente allineamento, mantenendo però vivo il contrasto identitario. The Nest – L’inganno è ambientato proprio negli anni ’80 e la distanza, fisica e ideologica, tra Stati Uniti e Gran Bretagna rappresenta un fil rouge ondivago che segna l’intero film.

I principali punti di svolta della narrazione difatti manifestano tale connessione, in primis tramite il viaggio che porta la famiglia di Rory da New York a Londra, dando avvio ad una nuova vita e alle successive difficoltà. E in seguito con il tentativo di Rory di condurre in porto una fusione tra la società in cui lavora, britannica, e una compagnia di Chicago, un evento che segna i confini del baratro oscuro che si apre di fronte alla famiglia. Lo stridente contrasto si fa sempre più intenso, creando, accompagnando e indirizzando la dissoluzione dei rapporti familiari.

The Nest - L'inganno di Sean Durkin

La disgregazione del nucleo familiare tramite l’immagine

Sean Durkin rappresenta il senso di oppressione e di minaccia tramite le immagini, molto prima che con gli eventi del racconto. I frammenti di quotidianità con cui si apre il film, i campi lunghi che sembrano identificare una presenza estranea e gli sguardi vacui di Rory insinuano sin da subito un eloquente non detto, accentuato dalla colonna sonora. Come nel cinema di Yorgos Lanthimos, l’inquadratura apparentemente univoca si colma di inquietudine, rimandando ad un fuori campo sinistramente speculativo. Un’atmosfera ulteriormente evidenziata dalla villa in cui vanno ad abitare nella campagna inglese, che si carica della tensione fantasmatica pervadente.

Le inquadrature e il luogo intessono uno sfondo simbolico crescente a cui si aggiunge la figura del cavallo, unico ad avvertire il presagio e su cui prende forma lo strato di marcescenza che finisce con l’ammorbare la famiglia. The Nest – L’inganno utilizza quindi gli stilemi del cinema horror, o meglio l’allusione ad essi, per raccontare il torpore di un nucleo familiare, che diventa teatro di conflitti. Se nella prima parte la tensione è solo percepibile, in una costante ed efficace enfasi sospensiva e d’attesa, nella seconda si concretizza in una escalation di eventi che finisce con il perdersi in una ricerca intrattenente smaccata e talvolta ingenua.

La drastica osservazione del tessuto matrimoniale e familiare di The Nest, coinvolge e riflette i rapporti che intessono la società, in particolare tra i generi. Quello che entra in crisi e si sfalda è un modello familiare che include l’uomo nel ruolo di colui che prende le decisioni significative e la donna da sfoggiare alle feste di lavoro e da tenere all’oscuro. Rory è consumato dalla bramosia di successo che lo porta ad uno smarrimento identitario e ad un tracollo lavorativo oltre che familiare. Ed è una visione che trova forte linfa nel decennio di ambientazione, quegli anni Ottanta in cui il capitalismo decollò, portando a sfumature su cui ancora oggi si basa la società.

Guarda il trailer di The Nest – L’inganno

The Nest - L'inganno: Carrie Coon sul set: 534852 - Movieplayer.it

Cast e Crew

Produttori: Sean Durkin, Amy Jackson, Christina Piovesan, Ed Guiney

Colonna sonora: Richard Reed Perry

Montaggio: Matthew Hannam

Sceneggiatura: Sean Durkin

Fotografia: Mátyás Erdély

Cast: Jude Law, Carrie Coon, Charlie Shotwell, Oona Roche, Adel Akhtar, Anne Reid

The Nest - L'inganno

  • Anno: 2020
  • Durata: 107'
  • Distribuzione: BiM Distribuzione
  • Genere: Drammatico, Thriller
  • Nazionalita: Regno Unito, Canada
  • Regia: Sean Durkin
  • Data di uscita: 14-May-2021