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Cruel Peter. Un horror gotico che fa del mistero la sua arma vincente

Disponibile dal 21 maggio su RaiPlay il nuovo film della coppia di registi Christian Bisceglia e Ascanio Malgarini, una coproduzione Armosia, Taadaaa, Makinarium, Smart Brands con Rai Cinema e il sostegno della Sicilia Film Commission.

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Cruel Peter di Christian Bisceglia e Ascanio Malgarini, già coautori di Fairytale,  è un film horror ambientato nella città di Messina che prende l’avvio durante i giorni del catastrofico terremoto del 28 dicembre 1908 che distrusse quasi interamente la città dello Stretto, provocando la morte di oltre la metà dei suoi abitanti.

La trama

Nella città siciliana viveva, a quel tempo, il tredicenne Peter Hoffmann (Aran Bevan) unico discendente di una ricca famiglia di commercianti inglesi.

Peter è un ragazzino di una crudeltà impressionante. Viziato, arrogante, gode nel bruciare vivi piccoli animali, sfregia con un rasoio una cameriera e seppellisce vivo il cane di Alfredo, suo coetaneo figlio del giardiniere della villa degli Hoffmann.

Nessuno osa ribellarsi alla sua malvagità, tranne Alfredo. Il quale, per vendicarsi della morte del suo amato cagnolino, decide di far provare a Peter la medesima sofferenza inflitta all’animale, seppellendolo in una bara, con solo una piccola fessura che gli consente di respirare.

Purtroppo, nel momento in cui Alfredo decide di liberare Peter, accade l’imprevisto. La terra inizia a tremare e per il ragazzo sarà la fine. Nessuno andrà più a cercarlo e morirà sepolto vivo.

Il suo ricordo cadrà lentamente nell’oblio sino a che, con un’ellissi temporale, la storia si sposta ai giorni nostri. Quando Norman Nash (Henry Douthwaite), un archeologo britannico vedovo, si reca a Messina insieme alla figlia sordomuta Liz (Zoe Nochi) con il compito di restaurare le lapidi del Cimitero Monumentale.

Incuriosito dal ritrovamento di un frammento della bara di Peter sulla quale vede incisa una scritta che ricorda la crudeltà del ragazzo, Norman inizia a fare ricerche in merito alla vicenda, mentre la figlia Liz diventa ben presto preda di forze sovrannaturali che faranno precipitare gli avvenimenti lungo una china, probabilmente, senza ritorno.

Un horror gotico che fa del mistero la sua arma vincente

Cruel Peter si presenta da subito come un classico film di genere, cupo e misterioso. Nel quale prevalgono scene notturne particolarmente tetre. Un’ambientazione in cui la luce del sole fatica a trovare spazio e che è funzionale all’alone di mistero e di inquietudine che permea tutta la vicenda.

A questo contribuiscono, inoltre, i luoghi nei quali si snoda il racconto.

Innanzi tutto, Messina, resa affascinante e misteriosa dalla bella fotografia di Duccio Cimatti. Poi la villa, imponente e austera, della famiglia di Peter. Infine, il Cimitero Monumentale della città, fra i più antichi e importanti d’Europa, ricco di opere d’arte in stile neoclassico e ospitante il cimitero inglese.

In Cruel Peter la componente sovrannaturale è predominante, insieme a una calibrata miscellanea di tradizioni e credenze popolari. Pesantemente intriso della religiosità appartenente al nostro Meridione, Cruel Peter ricorda molto da vicino Il Legame di Domenico de Feudis, con Riccardo Scamarcio, visto lo scorso anno.  Con in più una componente orrorifica molto più marcata, che riesce, spesso, a provocare brividi e forte turbamento nello spettatore.

Nel corso del film assistiamo alla progressiva discesa agli inferi della giovane Liz, posseduta da forze sovrannaturali. Presenze che gravitano intorno alla figura della madre morta in un incidente e che la ragazzina tenta di rievocare, perdendosi nei gorghi di esperienze che vanno al di là delle umane conoscenze.

Christian Bisceglia e Ascanio Malgarini sono bravi a mantenere il filo della narrazione su un buon livello di tensione. Un leggero calo, forse, lo si riscontra nella parte centrale del film, che soffre di una certa ripetitività ma, nel complesso, Cruel Peter è una interessante esperienza che, insieme ai film di alcuni giovani autori quali, fra gli altri, il già citato De Feudis, Roberto De Feo, Federico Zampaglione, ridà slancio a un genere che, nel nostro Paese, era pressoché fermo alle pellicole di Dario Argento e Lucio Fulci, indiscussi maestri dell’horror gotico italiano.

  • Anno: 2019
  • Durata: 90'
  • Distribuzione: 01 Distribution
  • Genere: Horror
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Christian Bisceglia e Ascanio Malgarini
  • Data di uscita: 21-May-2021