Franco Battiato, musicista, cantautore, scrittore, regista, è morto dopo una lunga malattia a 76 anni, nella sua casa, a Milo, in Sicilia.
Una delle figure italiane più importanti degli ultimi cinquant’anni, un grande precursore dell’elettronica, dalla produzione varia e innovativa con grandi collaborazioni come Alice e Milva.
Nato il 23 marzo a Ionia, Battiato ha iniziato la carriera musicale alla metà degli anni Sessanta.
I primi grandi successi, anche commerciali, sono all’inizio degli anni Ottanta, con l’album La voce del padrone.
Faranno seguito altri successi e collaborazioni tra tutte quella con il cinema.
Franco Battiato e il Cinema
Nel 1973 appare come attore nel film di Corrado Farina BabaYaga.
Compone diverse colonne sonore collaborando molto con Giacomo Battiato, poi a Una vita scellerata (1990), e in seguito con Pasquale Scimeca, per Il giorno di San Sebastiano (1994).
Tra gli estimatori dichiarati Nanni Moretti che lo cita spesso utilizzando le sue canzoni in Bianca(Scalo a Grado), La messa è finita (I treni di Tozeur) e Palombella rossa (E ti vengo a cercare).
Nel 2006 Alfonso Cuarón usa la versione di Battiato di Ruby Tuesday ne I figli degli uomini .
«Battiato mi provoca una emozione profondissima. Credo che la sua interpretazione sia più bella di quella dei Rolling Stones»
dice il regista la cui stima per l’artista era immensa.
Psrtecipa tante volte ai film di Elisabetta Sgarbi, sua grande amica, tra cui Deserto Rosa nel 2009.
Nel 2003 crea le musiche per il suo primo film: Perdutoamor, molto autobiografico.
Im film gli vale il Nastro d’argento come miglior regista esordiente. Vi partecipano molti amici e colleghi come Alberto Radius, Morgan, Francesco De Gregori e Giovanni Lindo Ferretti.
Nel 2005 porta alla 62ª Mostra del cinema di Venezia il suo secondo film, Musikanten, che narra degli ultimi anni di vita di Ludwig van Beethoven, interpretato da Alejandro Jodoro wsky.
Il suo terzo film è Niente è come sembra.
Interpreti sono Giulio Brogi, Sonia Bergamasco e ancora Jodorowsky e viene presentato nel 2007 al Festival internazionale del film di Roma.
Del 2007 é la regia del docufilm su Giuni Russo, La Sua figura.
Del 2010 un altro docufilm, Auguri Don Gesualdo incentrato sulla vita di Gesualdo Bufalino.
Nel 2014 gira Attraversando il Bardo, documentario dedicato al tema della morte tra concezione orientale e occidentale.
Franco Battiato : “ho imparato a gustare il linguaggio del Cinema”
«Da ragazzo abitavo in una casa la cui terrazza era la tribuna naturale di un cinema all’aperto e, per sette anni d’estate, vedendoli o solo ascoltandoli, ho centrifugato centinaia di film di tutti i tipi. Ho imparato così, quasi senza accorgermene, a gustare il linguaggio del cinema in tutte le sue espressioni».
Negli ultimi anni ha partecipato alla colonna sonora del film Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino (2017) col brano RadioVarsavia e nel 2018 in Benedetta follia di Carlo Verdone con Lastagione dell’amore.
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