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Focus Italia

Guerra e Pace di Massimo D’anolfi e Martina Parenti al cinema dal 24 maggio

Guerra e Pace è un film da non perdere, un opera di stringente attualità, visto gli ultimi tragici sviluppi in medio oriente.

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Guerra e Pace

Il 24 maggio, arriva nelle sale Guerra e Pace di Massimo D’anolfi e Martina Parenti. Il film, distribuito da Istituto Luce Cinecità, è stato prodotto da Montmorency Film con Rai Cinema e Lomotion.

Guerra e pace (2020) di D'Anolfi/Parenti - Recensione | Quinlan.it

La trama

Il documentario racconta l’ultracentenaria relazione tra cinema e guerra. Si parte da lontano. Era il 1911, quando l’Italia invade la Libia. Poi si arriva fino ai giorni nostri. Dalle immagini realizzate dai pionieri del cinema si arriva alle odierne riprese girate con gli smart-phone. Il film è diviso in quattro capitoli (passato remoto, passato prossimo, presente, futuro) e prova a ricomporre i frammenti della memoria visiva.

Il passato e il futuro

Un film limpido e sorprendente”

Così lo definisce Massimo D’Anolfi, che insieme a Marina Parenti ha diretto Guerra e Pace. Un documentario con l’obiettivo di essere facilmente interpretato, ma che deve continuamente sconvolgere lo spettatore.

La narrazione dell’opera, scandita in quattro capitoli, ha un andamento altalenante. Il focus è posto in avanti, ma c’è un continuo collegamento con ciò che è stato.

In Guerra e Pace un’immagine, in particolar modo, assume un notevole valore simbolico. Questa risale all’inizio del Novecento e mostra un gommone stracolmo di marinai italiani che approdano a Tripoli.

È una medaglia rovesciata, come la definiscono i due registi. Cento anni dopo, infatti, assistiamo a innumerevoli viaggi, ma a rotta invertita. Con i tanti i migranti che da Tripoli arrivano sulle coste italiane.

L’immagine e la memoria

L’impalcatura di questo documentario è costituita dei concetti di guerra e di pace, che sembrano convivere e tenersi a bada a vicenda. La guerra è ovunque e in alcuni casi la pace assume il ruolo di preparazione al conflitto.

Guerra e Pace è dunque un film da non perdere, un’opera di stringente attualità, visto anche gli ultimi tragici sviluppi in Medio Oriente.

Il documentario, in ogni modo, non deve essere letto come un film storico sulla guerra. Piuttosto, sull’evoluzione del concetto dell’immagine, che suscita ricordi, emozioni e storie.

La realizzazione è stata possibile grazie al paziente lavoro di archiviazione,  restauro d’ immagine e di intere pellicole. L’Istituto Luce, ma anche il Ministero degli Esteri, che controlla ciò che succede sul pianeta.

“Un film non cambia il mondo, ma può insegnare a vedere in modo critico l’immagine e non subirla”

Sono le parole di Martina Parenti, che si sofferma sull’importanza delle immagini e della loro conservazione. È attraverso di loro che si costituisce la nostra memoria.

Guerra e Pace (2020) | TRAILER film di Massimo D’Anolfi, Martina Parenti – YouTube