Arriva nei cinema italiani il 20 di maggio, dopo l’esordio ad Alice nella città, il film di animazione 100% lupo di Alexs Stadermann (In viaggio con Pippo e L’ape Maia – Le olimpiadi di miele), una produzione Flying Bark Productions e Create NSW, distribuito localmente da Notorius Pictures.
Tra i doppiatori mannari, Ninna & Matti (Mattia Stagni e Corinna Navoni) nei panni dei gemelli Harriet & Chariot, e Captain Blazer (Samuele Matteini del team Fortnite) che dà vita a Bruno.
L’avventura di Freddy Lupin è la rivincita dei mannari imperfetti, o meglio quelli che si sentono mannari dentro ma sono barboncini fuori: la storia di un adolescente e del suo viaggio di formazione alla luce della luna.
100% lupo di Alexs Stadermann, la trama
Freddy Lupin è un fiero figlio di mannari, che non vede l’ora di procedere alla sua iniziazione notturna. Quando il momento è arrivato, tutte le sue aspettative verranno disilluse da una mutazione inaspettata: il mannaro che dovrebbe essere in lui non salta fuori, e piuttosto compare un ridicolo barboncino, malvisto subito dal branco.
Guarda il trailer di 100% lupo di Alexs Stadermann.
Ad aggravare la beffa, i due cugini bambocci, Harriet & Chariot, che lo bloccano e lo tingono di rosa fluo. Freddy ha soltanto quella notte per recuperare la dignità e l’anello lunare che potrebbe spezzare la maledizione che l’ha ridotto a cane. Ma è proprio quello di cui ha bisogno?
Nel suo viaggio cittadino, Freddy imparerà ad essere cane, lupo, amico ed eroe.
Lupi e ancora lupi, anzi no, cani
Grande inflazione di lupi nei cinema negli ultimi tempi: dopo l’amatissimo Wolfwalkers ora è il clan dei Lupin di 100% lupo di Alexs Stadermann. Ma la storia ricalca piuttosto il viaggio del più anziano Balto, mezzo cane e mezzo lupo che nella sua crisi di identità trovava una nuova forza.
Freddy è un adolescente, insicuro oppure troppo presuntuoso. La trasformazione fisica da ragazzo a mannaro, metafora neppure troppo sottile degli sconvolgimenti a cui va incontro il corpo umano durante l’adolescenza, non va come si aspettava, malgrado bramasse a quella iniziazione con tutto se stesso. Il cane, quel cane, è la specie più disprezzata dai licantropi e la razza più martoriata tra i cani stessi e dagli uomini: il babbeo reso sciocco.
Gli umani non capiscono Freddy, e quando non capiscono qualcosa, la distruggono.
L’adolescenza mannara
Ecco che il suo viaggio di crescita attraversa tutte quelle scomode sensazioni di inadeguatezza, vergogna o timore del giudizio degli altri per cui l’apparenza conta più del valore. Sii la versione migliore di te stesso, si raccomanda il padre.
Eppure, Freddy sembra comunque essere il più centrato. Nella storia sceneggiata da Fin Edquist, ci sono personaggi emotivamente instabili ovunque, che fanno del male, ma poi vengono perdonati o messi ai lavori socialmente utili. Non ultima la domestica più sprint mai vista, un mix tra un Minion, Edna degli Incredibili e la nonna Pina. E meno male che c’è lei con la sua forza invincibile, l’amore materno, a salvare le chiappe dei ragazzini imprigionati e permettere loro di portare a termine la missione di vita.
Quindi, in questo mondo imperfetto e criminale, il gruppo, la famiglia, le amicizie sono ciò che conta e che salva. E il fatto di sentirsi outsider, o di esserlo veramente, non è che un pregio. Per quanto riguarda le figuracce, alcune davvero tremende, come dire, fanno parte del pacchetto crescita e non si può che imparare a conviverci.
100% lupo di Alexs Stadermann è una storia narrata senza strattoni, riutilizzando tutto quello che si poteva ripescare tra i lupi già passati in sala, e i viaggi di formazione già raccontati. L’assenza di evoluzioni eccessive e l’attenzione rivolta alla compagine di personaggi senza cattivi, ne fa un prodotto amabile. Ma più per una platea di pre-adolescenti, che possano aver bisogno di comprensione e di vedere appagato sia il senso di appartenenza che il desiderio di brillare sotto la luna. Sarà così una storia ululante e piena di vibrazioni su cui sintonizzarsi.