La terza e ultima stagione de Il Metodo Kominsky, la fortunata serie televisiva creata da Chuck Lorre (noto soprattutto per i successi di The Big Bang Theory, Due uomini e mezzo e Mom) e vincitrice del Golden Globe per la miglior serie comica 2019, sarà ufficialmente disponibile su Netflix a partire dal 28 maggio.
L’autore, dopo una travagliata attesa e diversi rinvii dovuti alle complicazioni produttive poste in essere dalla diffusione della pandemia, ha voluto salutare la notizia ringraziando in primis il pubblico, quella cerchia di appassionati che ha contribuito non poco al successo dell’impresa.
É stata un’esperienza incredibile vedere la calda risposta del pubblico e della critica. Sono entusiasta di concludere la storia con questo capitolo finale.
E ancora, commentando la sua prima esperienza lontano dai network televisivi e l’evoluzione del mercato della serialità
Non c’è più quella corsa maniacale per mettere insieme 100 episodi da vendere agli emittenti, non siamo più nel business della quantità. Quando si collabora con Netflix l’obiettivo non è raggiungere un numero predeterminato di episodi, il valore è negli episodi che fai.
Nessun timore, dunque, che gli ultimi sei episodi della serie si discostino da quella scrittura di qualità cui il guru della sit-com americana ci ha finora abituati.
Tragedia, commedia e nel mezzo la vita
Per chi si fosse perso uno dei titoli più interessanti degli ultimi anni, Il Metodo Kominsky racconta le vicissitudini di Sandy (Michael Douglas, premio Oscar per Wall Street), attempato insegnante di recitazione con un passato da attore vicino al successo. E Norman (Alan Arkin, premio Oscar per Little Miss Sunshine), suo amico ed agente che dovrà fare i conti con la scomparsa della moglie Eileen (Susan Sullivan), malata da tempo. Ad affiancare il loro percorso esistenziale, tra gli altri, ci sono Mindy (Sarah Baker), la figlia di Sandy impegnata a gestirne la scuola, Phoebe (Lisa Edelstein), tossicodipendente figlia di Norman, e Lisa (Nancy Travis), una studentessa con cui il settantenne insegnante intreccia una relazione affettiva.
In effetti, più che il plot, sono proprio i personaggi, incredibilmente veri e sfaccettati, ad essere forza trainante di una narrazione che, dosando con attenzione allegria e amarezza, offre uno spaccato sincero della terza età e di tutto ciò che comporta.
Quello che mi interessava esplorare erano le minuzie dell’invecchiamento. Non credo che la trama sia un fattore trainante a proposito, i personaggi sono la risorsa principale. É semplicemente la vita.
Con queste parole l’autore ha presentato il progetto in una lunga intervista rilasciata al New York Times. E allora ecco che la sua penna ci guida, senza stereotipi o patetismi, attraverso tematiche universali e dal forte impatto emotivo. Da cosa vuol dire fare i conti con la perdita di una persona amata alla difficoltà di rimettersi in gioco professionalmente e sentimentalmente. Dal complicato rapporto con i figli ormai adulti al senso di frustrazione che si manifesta ripensando, nell’ultimo atto dell’esistenza, a tutto quello che poteva essere e invece non è stato.
Il Metodo Kominsky 3: tutte le anticipazioni
La notizia che più di tutte ha sconvolto i fan de Il Metodo Kominsky è certamente quella dell’addio di Alan Arkin, che abbandona il cast prima della fine serie.
Dopo il successo della seconda stagione, dunque, Sandy dovrà continuare il suo viaggio alle prese con gli alti e bassi della senilità senza l’aiuto del fidato Norman. A complicare ulteriormente la vita dell’acting coach losangelino sarà l’arrivo in città dell’ex moglie Roz (Kathleen Turner), venuta a trovare la figlia Mindy e il suo compagno Martin (Paul Reiser).
Proprio lo stesso Douglas, che della serie è anche produttore, ha spinto perchè il ruolo di Roz fosse affidato alla Turner, con cui ha già lavorato ne La Guerra dei Roses.
Quando ho visto la parte che Chuck Lorre aveva scritto, puzzava proprio di un divorzio disastroso. Lei è perfetta per quel ruolo e sono entusiasta che abbia accettato. Sul set ci sarà da divertirsi.
Certi che ci divertiremo anche noi, inganniamo l’attesa con il trailer ufficiale recentemente rilasciato da Netflix.