Prove di libertà è il titolo della mostra di Riccardo Ghilardi, presentata al MaXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, lunedì 10 maggio.
In mostra Riccardo Ghilardi, tra paure dubbi e incertezze
L’idea del progetto nasce dalla volontà e dalla necessità di fare qualcosa, di non starsene con le mani in mano. In un momento particolare come questo, dove purtroppo la situazione ha imposto l’isolamento, l’allontanamento, la chiusura, Ghilardi ha dato voce alle sue emozioni. Con coraggio e un anelito di speranza.
Tra paure, incertezze, dubbi, ricordi, il fotografo immortala la sua città, rendendone l’anima più vera, malinconica, affascinante. Il Colosseo, Piazza Navona, Campo de’ Fiori, il Palazzo della Civiltà. Ogni tappa possiede un suo valore, intimo e intrinseco.
Prove di libertà con i grandi nomi del cinema italiano
Insieme alle immagini di una Capitale deserta – e proprio per questo ancora più espressiva – si alternano i ritratti di volti del mondo dello spettacolo. Presenti in qualità di amici, oltre che come rappresentanti di un’umanità allo sbando, attori e registi hanno permesso a Ghilardi di carpirli nella loro quotidianità. Senza filtri, se non quello delle sensazioni suscitate dalle opere.
Tra i numerosi artisti esposti troviamo i protagonisti indiscussi di Suburra – La Serie, Alessandro Borghi e Giacomo Ferrara, Alessandro Gassman (nella locandina della mostra), Edoardo Leo, Pierfrancesco Favino e Anna Ferzetti, Valeria Solarino e Giovanni Veronesi, Margherita Buy, Carlo Verdone.
Spetta a noi costruire un nuovo genere veramente umano […] lottare per abbattere i confini della mente e continuare a sentirci vicini, uniti e uguali.
L’allestimento presso lo spazio Extra del MaXXI fornisce uno spazio ideale alla mostra di Riccardo Ghilardi. Le pareti nere, la luce soffusa, la calda voce di Eddie Vedder che intona Society. Il pubblico viene accolto, abbracciato, solleticato in così tanti modi diversi, che si potrebbe paragonare a una vera e propria esperienza totalizzante.
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