Sandra Milo, attrice di cinema per quasi 70 anni.
Estrosa, anticonvenzionale e libera, ma soprattutto professionale. Le sue interpretazioni straripano dalla dimensione uditiva e visiva, mutandosi in “altro”, percepito da tutti i cinque sensi. Lo spettatore, infatti, ha la sensazione, non solo di ascoltare e vedere i suoi personaggi, ma di annusare, gustare e toccare le loro esistenze.
“Sono grata ai grandi registi, ma anche a quelli piccoli, con i quali ho lavorato. Questo premio vale più di un David a un solo film, perché li premia un po’ tutti”
La vita come un romanzo
La vita di Sandra Milo è a tutti gli effetti un romanzo: amori, successi, stravaganze, incoerenze ed episodi simbolo.
Nasce Tunisi nel 1933. Il suo vero nome è Salvatrice Elena Greco. Sceglierà il nome Sandra, perché composto di sillabe che rispecchiano il suo carattere. La prima dolce, la seconda dura e determinata.
Il cognome Milo, invece, lo adotta quando un servizio fotografico per il quale ha posato, coperta di foglie, viene intitolato La Milo di Tivoli.
Poco dopo la sua nascita, torna in Italia con il padre siciliano e la madre toscana, e passa la sua infanzia in un piccolo borgo alle porte di Pisa. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, il padre si arruola e lascia la moglie e le due figlie piccole.
Finito il conflitto, non si precipita a tornare a casa. Quando si decide, incontra per strada Sandra, non la riconosce e le chiede indicazioni per trovare la sua stessa abitazione. Rimane poco, parte per la Francia e da allora la famiglia non ne sa più nulla.
Nel 1948, quando ha solo 15 anni, Sandra Milo si sposa per la prima volta, con il marchese Cesare Rodighiero, ma dopo la perdita del loro primo figlio, il matrimonio naufraga.
Sandra è uno spirito libero e, nonostante l’amore per la sua famiglia, decide di trasferirsi a Milano e poi a Roma, dove sostiene vari provini.
Inizia così a interpretare piccole particine, dove è sufficiente mostrare il suo fisico da maggiorata. La svolta arriverà nel 1959, con Il generale della Rovere.
Moris Ergas e Federico Fellini
A questo periodo risale la sua storia d’amore con Moris Ergas. I due saranno al centro di vari scandali, a causa dei loro furiosi litigi, spesso pubblici. Sandra Milo ammetterà che in quella relazione c’era troppa violenza.
Poco dopo incontrerà Federico Fellini. L’attrice s’innamora subito del regista e fra i due ci sarà una lunghissima storia d’amore, che Giulietta Masina sopporterà in silenzio.
Nel 1967, incontrerà Ottavio De Lolis, molto più giovane di lei. I due si sposeranno con il rito civile e avranno due figli, Ciro e Azzurra.
«Io sono prima di tutto una mamma, poi una donna e poi un’attrice»
Per stare vicina ai suoi figli, Sandra lascerà diverse volte la carriera cinematografica. Dopo una lunga pausa tornerà a fare cinema nel 1983 con FF.SS. – Cioè: …che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?
Lo scapolo
L’esordio cinematografico di Sandra Milo avviene nel 1955, con Lo scapolo di Antonio Pietrangeli, con Alberto Sordi e Nino Manfredi.
Il protagonista è Paolo Anselmi (Alberto Sordi), uno scapolo impenitente, convinto che solo tale condizione possa salvaguardare la sua libertà. Costretto a lasciare il suo appartamento, che divide con il suo socio, ormai sposato, si trasferisce in una piccola pensione, dove conosce Gabriella (Sandra Milo). Il loro rapporto inizia diventare serio, ma Paolo sparisce quando la ragazza inizia a progettare un futuro insieme. Successivamente, però, comprende che la sua vita è monotona e inizia a cercare moglie.
Sandra Milo non ha un bel ricordo di questo film. Sul set era puntualissima e per questo la prendevano in giro, chiamandola “La milanese”. Lei se la prendeva; l’unico a consolarla era l’aiuto regista, un allora giovanissimo Franco Zeffirelli.
Di Alberto Sordi ricorda il suo egocentrismo; lavorerà con l’attore romano anche in Mio figlio Nerone (1956) di Steno.
Il ruolo di Sandra Milo non è certo da protagonista, ma la sua interpretazione non passa inosservata. Scelta, senz’altro, per essere una maggiorata, l’attrice riesce a dare vita a un personaggio che diventa simbolo della condizione femminile dell’epoca.
Emancipata economicamente e mentalmente, sogna però il matrimonio e una vita tranquilla accanto all’uomo che ama.
Il cast: Alberto Sordi, Nino Manfredi, Sandra Milo, Madeleine Fischer, Anna Maria Pancani.
La visita
In La visita (1963), diretto sempre da Antonio Pietrangeli, Sandra Milo è protagonista, insieme a Francois Perier.
Pina (Sandra Milo) è una donna trentaseienne impiegata in un consorzio agrario, in un paesino sulle sponde del Po. Tramite un annuncio su una rivista, conosce il quarantenne Adolfo, commesso di una libreria a Roma. Dopo una corrispondenza tra loro, l’uomo decide di raggiungere Pina nel suo paesino.
La visita è da molti considerato il film più bello realizzato da Antonio Pientrangelli.
“Amarezza sincera che non ha bisogno di compiacenza”
Così lo ha definito il noto critico Georges Sadoul. Il ruolo interpretato da Sandra Milo, sensuale e malinconico, sembra scritto appositamente per lei. L’attrice riesce a dare al personaggio un tono di mestizia magica, senza mai essere banale e sdolcinata.
Disponibile il noleggio su Youtube
Il cast: Sandra Milo, Francois Perier, Mario Adorf, Didi Perego, Gastone Moschin.
Il generale della Rovere
La svolta nella carriera di Sadra Milo avviene con Il generale della Rovere (1959) di Roberto Rossellini, con Vittorio De Sica.
Al tempo dell’occupazione tedesca, un truffatore, Bertone (Vittorio De Sica), viene arrestato dalle SS. È accusato di essersi fatto versare delle somme dai parenti dei fucilati e dei deportati, vantando inesistenti aderenze presso il comando tedesco. Ora lo stesso uomo è esposto al pericolo di essere fucilato. Ma all’alto ufficiale che lo interroga viene l’idea di avvalersi per i propri fini dell’abilità dimostrata dall’imputato nel tessere imbrogli.
Il generale della Rovere è senza dubbio un capolavoro, per la regia di Roberto Rossellini e la magistrale interpretazione di Vittorio De Sica. Ma Sandra Milo non è da meno. Il suo personaggio ha pochissime pose e riesce però a imporsi con grande potenza.
L’attrice interpreta la prostituta Olga. Ancora una volta una donna ingannata da un uomo. Ma questa volta non è il suo corpo da maggiorata ad emergere. Piuttosto la sua commovente disperazione, davanti all’impotenza di salvare l’uomo che ama.
Disponibile il noleggio su Youtube
Il cast: Vittorio De Sica, Sandra Milo, Giovanna Ralli, Anne Vernon, Nando Angelini.
Vanina Vanini
Nel 1961, Sandra Milo è diretta ancora da Roberto Rossellini in Vanina Vanini, film prodotto da Moris Ergas, all’epoca compagno dell’attrice.
Tratto dal racconto omonimo di Stendhal, racconta la storia d’amore fra Vanina Vanini (Sandra Milo), una giovane aristocratica romana, e un affiliato alla Carboneria.
Il film fu un vero disastro, molto probabilmente dovuto ai contrasti tra il regista e il produttore. Moris Ergas voleva a tutti i costi presentare la pellicola al Festival di Venezia e ciò mise molta pressione sul regista.
Inoltre il produttore, senza consultarsi con Roberto Rossellini, tagliò alcune sequenze per dare maggior risalto al ruolo interpretato dalla sua compagna.
A Venezia il film andò malissimo e la critica fu severissima nei confronti di Sandra Milo, che venne soprannominata “Canina Canini”. L’attrice ci rimase male e si ritirò.
Il Cast: Sandra Milo, Laurent Terzieff, Martine Carol, Paolo Stoppa, Isabelle Correy.
8½
Il ritorno al cinema di Sandra Milo avviene due anni dopo, grazie a Federico Fellini, che la vuole a tutti i costi per 8½(1963).
Guido (Marcello Mastroianni), un regista cinematografico, trascorre un periodo di riposo in una stazione termale. La pausa forzata si risolve in una specie di bilancio generale della sua esistenza. Un bilancio fatto di rapporti con personaggi reali, e di fantasticherie, ricordi, sogni, che si inseriscono all’improvviso negli avvenimenti concreti delle sue giornate e delle sue notti. Dei suoi sogni fanno parte il padre e la madre, morti da anni, con cui discorre teneramente, come fossero lì con lui. La paura della vecchiaia e della morte gli si rivela attraverso immagini in cui Guido si vede morto mentre intorno la vita continua senza di lui e le ‘sue’ donne ritrovano il sorriso.
Sandra Milo, che interpreta il ruolo di Carla, amante malinconica e sensuale, ottiene Il nastro d’argento come attrice non protagonista. Ma per Federico Fellini non fu per nulla semplice averla nel cast.
Dopo il primo rifiuto dell’attrice, il regista si mette d’accordo con Moris Ergas e una mattina le piomba in casa con tutta la troupe. Lei, ancora stordita dal sonno, non si oppone; così la truccano e le fanno il provino.
8½ di Federico Fellini – Carla (Sandra Milo) – YouTube
Il Cast: Marcello Mastroianni, Sandra Milo, Claudia Cardinale, Rossella Falk, Anouk Aimee.
Giulietta degli spiriti
Un altro film diretto da Federico Fellini e interpretato da Sandra Milo è Giulietta degli spiriti (1965).
Giulietta (Giulietta Masina) ha festeggiato l’anniversario del suo matrimonio, ma è infelice perché sa che Giorgio (Mario Pisu), il marito, ha una relazione con un’altra donna. In un primo tempo cerca conforto spirituale interrogando un veggente indiano, poi cerca di instaurare un dialogo con il marito e con la rivale. Il matrimonio è però ormai in crisi irreversibile e sceglie la solitudine. Nella presa di coscienza svaniranno anche i fantasmi.
Sandra Milo ottiene con questo film il suo secondo Nastro d’argento come attrice non protagonista. La sua interpretazione riesce, con maestria, a mescolare vari registri espressivi. Il risultato è un’affascinante creatura, un ibrido tra fatina, angelo e sensuale tentatrice.
Interessante il rapporto con il personaggio di Giulietta Masina. La loro relazione sembra in bilico tra finzione e realtà, ingannando e coinvolgendo lo spettatore.
Alfa Romeo 2600 Spider Touring – Giulietta degli Spiriti (’65) – YouTube
Il Cast: Giulietta Masina, Sandra Milo, Mario Pisu, Valentina Cortese, Sylva Koscina
Adua e le compagne
Nel 1960, Sandra Milo interpreta il ruolo di Lolita in Adua e le compagne di Antonio Pitrangeli.
All’indomani della legge Merlin e della conseguente chiusura delle “case chiuse”, quattro ragazze di vita decidono di aprire una trattoria con l’aiuto di un certo Ercole (Claudio Gora). Lui è intenzionato a far sì che il locale sia una copertura per una nuova casa di appuntamenti. Le ragazze invece prendono gusto al nuovo lavoro e preferiscono non ritornare alla vita di sempre.
Il film offre un interessante spaccato della società italiana dell’epoca e soprattutto si concentra sui limiti della legge Merlin. Sandra Milo interpreta un personaggio svampito, una ragazza credulona, vittima di un uomo senza scrupoli che la tiene in pugno.
Il cast: Simone Signoret, Sandra Milo, Emmanuelle Riva, Gina Rovere, Marcello Mastroianni
Fantasmi a Roma
Fantasmi a Roma (1961) è un altro film diretto da Antonio Pietrangli e interpretato da Sandra Milo.
Cinque fantasmi vivono in un vecchio palazzo nel cuore di Roma. L’anziano Principe Annibale di Roviano (Eduardo De Filippo) non vuole assolutamente lasciare la sua casa, nonostante la vantaggiosa proposta di una ditta edilizia. Ma il principe muore e arriva suo nipote (Marcello Mastroianni), che accetta del denaro per vendere il palazzo.
Sandra Milo in questo film interpreta il fantasma di Flora di Roviano, una damigella che si è tolta la vita perché soffriva d’amore.
L’attrice deve sostenere ancora una volta il ruolo di una donna ingannata dagli uomini. Ora però il tono è leggero. Fantasmi a Roma è una deliziosa commedia, che con leggerezza affronta il problema della speculazione edilizia.
Il film è sostenuto da un cast davvero eccezionale: Marcello Mastroianni, Eduardo De Filippo, Sandra Milo, Vittorio Gassman, Claudio Gora.
Frenesia dell’estate
Nel 1964, Sandra Milo è una delle protagoniste di Frenesia dell’estate di Luigi Zampa.
Il film è ambientato a Viareggio durante la stagione estiva. La trama è costituita di diverse microstorie autonome. Marcello (Amedeo Nazzari), un nobile decaduto, che fa l’indossatore nonostante non sia più un giovanotto. Manolo (Philippe Leroy), che prova a fare soldi con un idea strampalata e Yvone (Sandra Milo), innamorata di un ciclista spagnolo. E infine, la vicenda del rigido capitano Nardoni (Vittorio Gassman).
Frenesia dell’estate è una classica commedia balneare, fortunatissimo genere sviluppatosi durante il boom economico, quando gli italiani scoprirono le vacanze al mare.
Film senza particolare pretese, ma che offre interessanti spunti di carattere sociologico. Sandra Milo interpreta il ruolo di una donna indipendente economicamente; questa volta non viene ingannata, ma trova il vero amore.
Il cast: Vittorio Gassman, Amedeo Nazzari, Sandra Milo, Michele Mercier, Gabriella Giorgelli.
Il cuore altrove
Nel 2003, Sandra Milo partecipa al film di Pupi Avati, Il cuore altrove.
Primi del 900. Nello Balocchi (Neri Marcorè) è un trentacinquenne timido e impacciato. I genitori lo mandano a insegnare in un liceo di Bologna nella speranza che riesca a superare la timidezza. Nello, che si rivela subito un ottimo insegnante, non ha fortuna con le donne, finché non andrà a un tè danzante in un istituto per donne non vedenti.
È un opera volutamente dismessa, che con sobrietà vuole raccontare la vita di un uomo timido. Sandra Milo è perfettamente in sintonia con il suo personaggio, Arabella, che gestisce la pensione dove soggiorna il protagonista.
Disponibile il noleggio su Yuotube
Il cast: Neri Marcorè, Vanessa Incotrada, Sadra Milo, Giulio Bosetti, Nino D’angelo.
Una donna libera e coraggiosa
Sandra Milo con i suo film e la sua vita privata ha dimostrato di essere una donna forte e libera. Un’antesignana della donna indipendente, capace di crescere i figli da sola, senza chiedere aiuto a nessuno.
Coraggiosa come quando, con molta sofferenza, aiutò la madre, ammalata di cancro, a porre fine alle sue sofferenze.
“So che c’è molta gente a favore e molta contro l’eutanasia. Ma bisogna provarlo, come si fa a dire no, se sai che quella persona non avrà scampo a causa del male che l’ha colpita? La gente deve poter morire con dignità.”
Oggi Sandra Milo è una bellissima ottantottenne, senza rimpianti, che ama i suoi figli e la sua vita.
Altri film
Moglie e buoi … di Leonardo De Mitri
Erode il grande di Arnaldo Genoino
Totò nella luna di Steno
La giumenta verde di Claude Autant-Lara
Vite perdute di Roberto Mauri, Adelchi Bianchi
Asfalto che scotta di Claude Sautet
Chi vuol dormire nel mio letto? di André Hunebelle
La donna è una cosa meravigliosa di Mauro Bolognini
Amori pericolosi di Carlo Lizzani, Giulio Questi, Alfredo Giannetti
Le voci bianche di Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa
L’ombrellone di Dino Risi
Le belle famiglie di Ugo Gregoretti
T’ammazzo!… Raccomandati a Dio di Osvaldo Civirani
Il doppio sogno dei signori X di Anna Maria Tatò
Grog di Francesco Laudadio
Cenerentola ’80 di Roberto Malenotti
Camerieri di Leone Pompucci
La perfezionista di Cesare Lanza
Chi nasce tondo di Alessandro Valori
Impotenti esistenziali di Giuseppe Cirillo
W Zappatore di Massimiliano Verdesca
Una notte agli studios (3D) di Claudio Insegno
Prima di lunedì di Massimo Cappelli