Datato 2009, approda finalmente su blu-ray italiano – grazie a Eagle pictures – Mr. Nobody, diretto da Jaco Van Dormael. Ma, per meglio comprendere la complessa opera del cineasta belga, autentico sperimentatore dello schermo, è bene procedere in ordine, partendo dalla trama. Dunque, siamo nel 2092 e abbiamo un’umanità ormai immortale, ma c’è un ultimo uomo destinato ad un decesso naturale. Proprio per questo è una star idolatrata di un reality show.
Interpretato da un irriconoscibile Jared Leto sotto un trucco da anziano centenario, lui si chiama Nemo Nobody. Al suo fianco, uno psicologo che lo studia e lo analizza, cercando di far emergere la storia della sua vita.
Ed è qui che inizia il bello, a cominciare dal momento in cui, da bambino, si trova a dover scegliere se andare con mamma o con papà dopo il loro divorzio. Perché la vita prende strade impreviste e offre infinite scelte. Determinando proprio l’esistenza del protagonista, che si trova a vivere tante diverse esistenze in una. Man mano che viene osservato che prima del Big Bang il tempo non esisteva. Il tempo, ovvero il risultato dell’espansione dell’universo. Del resto, l’interrogativo che il film pone di situazione in situazione è “Come sarebbe andata la nostra vita se quella volta non fosse andata così?”. Un interrogativo che spinge anche a chiedersi se esista una scelta migliore di un’altra. Nel corso di oltre due ore e un quarto di visione in cui il trasformista Leto recita anche con la sua reale fisionomia.

Oltretutto affiancato da un cast decisamente ricco spaziante da Sarah Polley a Juno Temple; passando per Diane Kruger e Rhys Ifans. Mentre, in mezzo a teorie riguardanti l’amore e il sesso, a rendere ancor più folle Mr. Nobody provvede anche un sogno in bianco e nero in era preistorica.
A condimento di una vera e propria fantascienza d’autore splendidamente fotografata, caratterizzata da attenzione maniacale per i dettagli (occhio ai colori) e non priva di poesia.
Grazie in particolar modo all’utilizzo che fa del ralenti il futuro autore di Dio esiste e vive a Bruxelles. Che ricorre anche ad una nutritissima colonna sonora di vecchie hit, a partire dalla Everyday di Buddy Holly. Infatti non mancano Mr Sandman delle Chordettes, For your precious love di Otis Redding e Daydream degli Wallace Collection. Oltre a Where is my mind? dei Pixies e Sweet dreams (Are made of this) degli Eurythmics. È vero che bisogna sempre dire “Ti amo” alle persone che amiamo? Forse è bene seguire la frase di lancio del lungometraggio: “Finché non scegli il tuo destino, è il destino a scegliere per te”. Lungometraggio assurdamente strutturato a scatole cinesi per regalare fotogramma dopo fotogramma allo spettatore più esiti di una sola circostanza raccontata da Nemo Nobody. Tra delusioni, felicità, incidenti e, soprattutto, contrapposizione di predestinazione e libero arbitrio. In fin dei conti, consigliato soprattutto a tutt’altro che facili palati, è il significato dell’esistenza che cerca di inscenare Mr. Nobody. Con quarantasette minuti di making of a fare da contenuto speciale.