Jupiter’s Legacyè la nuova serie Netflixdisponibile dal 7 maggio con 8 episodi di 40 minuti circa ciascuno: primo show della piattaforma streaming che tratta apertamente di supereroi, Jupiter’s è ispirato ad un fumetto ideato e scritto da Mark Millar e disegnato da Frank Quitely, interno al Millarworld (i cui diritti sonostati acquistati proprio da Netflix) che comprende anche Kick-Ass, Wanted e Kingsman, tutti film di lungometraggio di successo.
La storia di Jupiter’s Legacy
Dopo aver trascorso novant’anni a proteggere il mondo, la prima generazione di supereroi capeggiata da Utopian deve guardare ai propri figli per continuare l’eredità. Ma le tensioni aumentano quando i giovani superuomini, affamati di dimostrare il proprio valore, lottano per dimostrarsi all’altezza della reputazione di loro geniori e degli altissimi standard personali esigenti.
Mark Millar non dovrebbe avere bisogno di presentazioni: autore tra i piu importanti, celebrai e influenti degli Anni Zero del fumetto mondiale, ha al suo attivo storie che hanno saputo essere dissacranti come quelle di Garth Ennis ma insieme appassionanti come quelle di Robert Kirkman.
Si sa,parlare di supereroi è uguale a parlare di utopia: l’archetipo ha sempre incarnato un impulso al miglioramento sociale, verso la costruzione diun mondo migliore possibile. Una risposta umana e fantastica alle ansie della modernità, capaitalista e tecnocratica, e alle paure della Grande Depressione (il fumetto di superuomini nasce infatti nei tardi Anni Trenta).
Era Umberto Eco a dire che il potenziale sociale dell’eroe viene costantemente inibito dalla necessità di serializzazione, e di mantenimento allo status quo. Per funzionare ad libitum, l’eroe doveva quindi rimanere una manifestazione reattiva e “caritatevole”, volta alla riparazione di piccoli torti sociali o, più di frequente, attentati alla proprietà privata.
Poi è arrivato il revisionismo: la decostruzione dell’uomo moderno declinato nell’ottica dei superpoteri e dei superproblemi, che sovverte l’archetipo e si rivolge ad un pubblico pià maturo e adulto. E’ qui che si incastona Jupiter’s Legacy di Millar: nella rinnovata potenzialità utopica del supereroe, minacciata dalla deriva totalitaria e distopica, accanto a Watchmen e V PerVendetta di Alan Moore e Dark Knights Returnsdi Frank Miller.
L’eredità e l’assenza dei padri
L’opera è la personalissima rivisitaione del tema, che trova nelle tavole di Quitely la quadratura del cerchio, raffigurando uno snodo utopico per un pubblico contemporaneo,
La serie Netflix, pur allontanandosi dalla trama sostanziale del fumetto di riferimento, lascia intatto il nucleo del significante: articola quindi la questione supereroica come dilemma morale, incentrato sul tema della responsabilità, innestandola su una storia che parla di disfunzioni familiari e fallimenti genitoriali.
Jupiter’s Legacy riprende narrative classiche, dal mitogreco a Shakespeare (come spesso in Millar), e la famiglia diventa metonimia di una ampia questione sociopolitica, mentre contemporaneamente il declino del supereroe diventa il declino degli Stati Uniti. Come a die che entrambi sono ormai modelli di modernità inapplicabili. Almeno per come li percepiamo noi.
Dal punto di vista strutturale, poi, Jupiter’s Legacy dovrebbe essere solo l’inizio dell’epopea che ha in mente Millar. Con un respiro molto piu ampio rispetto al fumetto, il serial si prende i suoi tempi per creare il proprio mondo, mostrando chiaramente un brillante esempio di world building. Il gioco temporale, con lo slittamento tra passato e presente funziona benissimo e fila liscio, girando intorno al concetto e al significato di famiglia.
Utopian, il protagonista della storia, pater familias autoritario quanto incrollabilmente virtuoso, vive nel suo codice morale così definito e totemico da non vedere niente al di fuori di esso: ed è in questo modo che Jupiter’s sventra il concetto di supereroe dall’interno, mai come oggi fallace e imperfetto.
Per questo, il termine legacy è così importante da essere centrale fin dal titolo: perchè il concetto al cuore del serial è l’eredità. Fisica, mentre vediamo i personaggi invecchiare; e morale, mentre assistiamo al mondo che va avanti lasciando indietro proprio i supereroi e il loro concetto di etica, sempre piu inadeguato.
L’utopia supereroistica americana è pronta a crollare, e sarà magnifico.
Se The Boys è un ritratto al vetriolo dell’America oggi, tra Trump e le sue derive nazionaliste; e Invincibleè invece una storia proiettata sul futuro, tra spazio, alieni e invasioni stellari; Jupiter’s Legacyguarda indietro, al passato, per capire il presente, perchè senza radici niente attecchisce e ha senso.
Josh Duhamel interpreta benissimom Sheldon Sampson, alias Utopian, tanto che sembra uscire fuori dalla pagina; Ben Daniels è invece il fratello Walter, digrande intelletto quanto grande astuzia; e Andrew Horton è Brandon, figlio di Sheldon, che si scontra con la difficoltà di essere all’altezza del padre.