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Fatma, recensione della serie turca su una nuova Lady Vendetta

La serie Fatma esplora le ferite profonde dell’animo femminile, attraverso un personaggio davvero singolare, inserito in un contesto pieno di contraddizioni

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Fatma è uscita il 27 aprile, su Netflix: una coinvolgente serie  in soli sei episodi, ma intensi. Il mondo interiore, cupo, della protagonista e lo sfondo sociale corrispondono

Un tessuto narrativo nel quale dramma sociale

e vendetta personale si fondono senza soluzione di continuità

Francesco Del Grosso – Cinematographe.it

Farma è scritta da Ozgur Onurme e da lui diretta insieme a Ozer Feyzioglu. Prodotta da Basak Abacigil Sozeri.

Interpreti:

Nel ruolo di Fatma, Burcu Biricik, attrice da noi sconosciuta, ma molto apprezzata in Turchia, dove ha sperimentato ruoli tra i più eterogenei, soprattutto televisivi, dal dramma alla commedia, alla soap opera.

Con lei, nel cast: Ugur Yucel, Mehmet Yilmaz Ak, Hazal Turesan, Olgun Toker, Gulcin Kultur Sahin, Deniz Hamzaoglu e Cagdas Onur Ozturk.

Fatma la trama

Un’anonima donna delle pulizie scossa da una tragedia dà il via a una serie di omicidi mentre cerca il marito scomparso e fa i conti con vecchie ferite (dalla pagina ufficiale di Netflix).

Sintetica ma efficace la resa degli eventi che Netflix dà sulla sua pagina. Un bene, in questo caso, perché ad addentrarsi nell’intreccio si rischia  di scivolare troppo in anticipazioni sgradite. E in un thriller come Fatma, meglio di no.

Però, visto che lo sappiamo fin dal primo episodio, aggiungiamo che la tragedia di cui si fa cenno è la morte del figlioletto, autistico, e che le vecchie ferite sono rivissute dalla protagonista in ripetuti flashback da incubo, in cui la si vede indietreggiare  davanti al male che si avvicina. Anche ora, all’inizio, Fatma è costretta a retrocedere sconfitta, mentre la macchina da presa insiste sulle sue scarpette nere modeste e il suo passo impaurito.

Burku Biricik nel ruolo di Fatma

Fatma e la sua invisibilità

L’orco torna a battere alla porta. Ma Fatma non si farà più afferrare.

La tragica scomparsa del figlio e quella incomprensibile del marito (da quando è uscito di prigione nessuno sa dove sia) fanno esplodere la sua rabbia,  ora incontenibile e seminatrice di morte. Ogni episodio un delitto. Ma noi continuiamo a stare dalla sua parte, perché è lei la vera vittima del sistema, che opprime esclude violenta, e soprattutto la considera invisibile.

È trasparente, Fatma, come molte donne della sua estrazione sociale. Una domestica soltanto, infagottata da abiti informi, la testa coperta, lo sguardo sempre verso il basso. La vediamo sorridere nei ricordi, in un paio di scene magiche mentre gioca con il suo bambino e una volta con la figlia della signora per cui lavora. Poi, basta.

Si muove in un anonimato assurdo che ha il vantaggio di farla  sgattaiolare sotto gli occhi ciechi della polizia, ma, nello stesso tempo, offende. E così ogni omicidio finisce per umiliarla sempre più, e non la risolleva dalle ingiustizie subite.

Fatma come Meyerem di Ethos

Cammina con l’aria dimessa per le strade della città e ci ricorda da subito Meyerem  di Ethos, anche lei donna delle pulizie che si sposta da un quartiere povero per il centro di Istanbul, verso case di lusso da far risplendere.

Öykü Karayel è Meryem in Ethos

Il contrasto sociale è sicuramente un’aperta denuncia  che accomuna le due serie. Qui però non c’è traccia alcuna di conflitti religiosi, a rendere la vicenda di Fatma ancora più universale.

Dice Burcu Biricik, che la interpreta: “La storia di Fatma potrebbe riguardare qualsiasi donna in tutto il mondo. Perché in un mondo governato dall’egemonia maschile, credo che molte donne vedranno una parte di se stesse nella storia di Fatma. Ho visto questa storia come una donna che lotta per la propria esistenza e per sopravvivere in un mondo dominato dagli uomini. Vedo anche la storia di Fatma come un modo metaforico per spiegare le nostre lotte interiori come donne”.

Fatma come Meryem e come Gȕlseren di Have You Ever Seen Fireflies?

Che finalmente i registi turchi dedichino attenzione alle donne è una grande cosa. Donne impegnate nella consapevolezza dei loro diritti, e della loro unicità.

Come Meyerem in Ethos; ma anche come Gȕlseren nel recente Have You Ever Seen Fireflies?: il racconto femminile di una vita originale e anticonformista, la cui solitudine  si è potuta  tollerare solo grazie all’ironia della sua intelligenza.

Ecem Erkek è Gȕlseren in Have you ever seen fireflies?

Ozgur Onurme, Berkun Oya e Andaç Haznedaroglu, tre registi, maschi, che hanno diretto storie di donne con estrema attenzione, con garbo,  poesia e ironia. A Fatma si può aggiungere, come elemento tutto suo, quello dell’intensità, resa dalla recitazione singolare di Burcu Biricik,  decisamente non inosservata come il personaggio che interpreta.

Dopo la visione di Fatma, ciò che più resta nella mente è il suo viso, quell’espressione che cerca l’invisibilità e ci riesce solo per la stoltezza degli uomini, perché è talmente espressiva che basterebbe un minimo di sensibilità per accorgersene.

Burcu Biricik è in scena dal primo frammento all’ultimo, come del resto Ecem Erkek in Have you ever seen fireflies? e Öykü Karayel per Ethos. Tre attrici che condividono la stessa età, poco più dei trent’anni, e un notevole talento.

Fatma la conclusione dei sei episodi

La serie finisce in maniera spiazzante. Se le prime cinque puntante terminano sempre con un omicidio e quelle successive iniziano con brevi scene a ricordarcelo, il sesto ci lascia veramente senza parole. Pensavamo che di rivelazioni non potessero essercene più, che al massimo emergessero alla consapevolezza di Fatma passati che l’autore ci aveva già fatto intuire.

E invece, prima è una vaga incredula intuizione, poi una certezza che arriva contemporaneamente alla sua coscienza e alla nostra. Dolorosamente insostenibile.  Sconvolgente. Tanto da rendere l’idea di una possibile, seconda, stagione una  forzatura assurda.

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Dal 27 aprile la Serie turca originale Netflix

Fatma

  • Anno: 2021
  • Durata: sei episodi da quaranta minuti
  • Distribuzione: Netflix
  • Genere: thriller
  • Nazionalita: Turchia
  • Regia: Ozgur Onurme e Ozer Feyzioglu
  • Data di uscita: 27-April-2021