George Romero, morto nel 2017 all’età di 77 anni, ci ha lasciati un suo inedito lavoro dal titolo “Twilight of the Dead” che verrà girato e sarà il suo ultimo film di una “saga” zombie iniziata con il cult “La notte dei morti viventi” nel 1968.
La vedova Romero, Suzanne, sta cercando il regista più adatto per fare il film dopo aver vigilato sulla sua scrittura “affinché rimanesse fedele alla visione di George”, spiega.
Taxidrivers aveva intervistato George Romero in occasione del Lucca Film Festival del 2016.
Romero era giunto a scrivere un trattamento insieme a Paolo Zelati che ora continuerà a lavorare sul film con altri due sceneggiatori: Joe Knetter e Robert L. Lucas. “Gli ho dato la mia piena benedizione […] posso dire al 100% che George sarebbe stato incredibilmente felice di vederlo andare avanti. Voleva che questo fosse il suo marchio finale sul genere degli zombie“, aggiunge Suzanne Romero.
Cosa sappiamo di Twilight of the Dead
“La storia è ambientata in un mondo decimato. La vita è quasi scomparsa. Ma potrebbe esserci ancora speranza per l’umanità“.
Così Suzanne Romero sintetizza la storia del film. In sostanza si riparte dalla fine del film “La terra dei morti viventi” del 2005. Lì era stato introdotto il personaggio di Big Daddy, uno zombie intelligente che avevamo lasciato al suo destino e che aveva posto una domanda rimasta irrisolta: “dove vanno gli zombi alla fine?”, si domanda Zelati. Twilight of the Dead è la risposta a questa domanda.
Il genere creato da Romero
Twilight of the Dead si inserisce all’interno del moderno genere hollywoodiano dei film zombie. Tutto è iniziato con “La notte dei morti viventi”. Il successivo film è del 1978 e si intitola “Zombi” nel mercato italiano, dall’originale inglese “Dawn of the Dead” che letteralmente sarebbe l’alba dei morti viventi. L’interessamento di Dario Argento porta il film a chiamarsi “Zombi” e a diventare un successo.
Nel 1985 esce poi “Il giorno degli zombi” che sembra essere il capitolo finale a chiudere una trilogia, ma dopo vent’anni, nel 2005, esce “La terra dei morti viventi” a formare una quadrilogia. Nel film recita Asia Argento, la figlia di Dario.
Poi ci sono due film, “Diary of the Dead” (“Le cronache dei morti viventi”) e “Survival of the Dead – L’isola dei sopravvissuti” che lo stesso Romero non ha mai considerato parte della saga, ma come un dittico a sé stante.
Romero non era stato il primo a fare film di questo genere, c’era già stato nel 1932 “L’Isola degli zombies” di Victor Halperin. Romero canonizzò, però, il genere zombie tanto che numerosi furono i remake dei suoi film: Tom Savini nel 1990 realizza “La notte dei morti viventi”, nel 2004 “L’alba dei morti viventi” di Zack Snyder, nel 2008 “Day of the Dead” (“Il giorno degli zombi”) di Steve Miner e infine nel 2006 una versione 3D de “La notte dei morti viventi” firmata da Jeff Broadstreet ispirata al primo film di Romero.
Twilight of the Dead è l’ultimo tassello posto al genere che raggiunge il punto più elevato e da qui in poi c’è solo il futuro di un genere reso celebre da Romero. Futuro affidato alla stessa Suzanne Romero che gestisce la George A. Romero Foundation con l’intento di preservare il lavoro di George e responsabilizzare i registi indipendenti.
“Vedevo quanto fosse felice George”, ricorda Knetter. “Questo ci ha fatto concentrare ancora di più per fare tutto ciò come lui avrebbe voluto”.
Lucas invece parla di sogno che si realizza, potendo “sviluppare il pezzo finale del puzzle dell’universo zombie”.
“Questo è il film che avrebbe voluto fare. E anche se il testimone sarà raccolto da un altro regista resta un film di George Andrew Romero”, conclude Suzanne parlando del regista, suo marito.
Dove guardare alcuni film di George Romero
In attesa di poter vedere Twilight of the Dead, possiamo rivedere alcuni suoi film sulle principali piattaforme streaming. Su Amazon Prime sono disponibili “La notte dei morti viventi”, “Diary of the Dead” (“Le cronache dei morti viventi”), “Zombi” e “Survival of the Dead”.
Su Netflix “L’alba dei morti viventi”, il remake del 2004.
“Zombi” è recentemente uscito in home video.