Disponibile su Prime Video Alice e Peter (qui per leggere altre informazioni e per vedere il trailer) tenta di mettere sullo schermo due grandi classici. Insieme. L’intento è quello di creare novità e interesse intorno a due figure note e ormai sviscerate. Ma il risultato si allontana da ciò.
Alice e Peter: la trama
Immaginato e impostato come un prequel, Alice e Peter descrive l’infanzia di due iconici personaggi considerati fratelli in questa versione. Alice è la protagonista di Alice nel paese delle meraviglie e Peter il famoso Peter Pan. Nella versione diretta da Brenda Chapman (la stessa regista di Ribelle – The Brave), i due sono, appunto, fratelli. Ma non sono soli. Insieme a loro c’è anche David, il fratello maggiore. Questi, però, muore in un incidente lasciando loro e soprattutto i genitori nello sconforto più totale. I due genitori, sopraffatti dalla disperazione, sembrano dimenticare tutto. Per questo Alice e Peter decidono di aiutarli, approdando rispettivamente nel Paese delle meraviglie e sull’Isola che non c’è.
Una storia nella storia con Alice e Peter
Ad introdurre lo spettatore in questo ipotetico mondo è la stessa Alice che, ormai adulta e con famiglia, racconta ai propri figli la favola in questione. In quanto voce fuoricampo, ma allo stesso tempo parte integrante della storia, Alice guida lo spettatore, lo aiuta e lo prepara alla visione. Una visione che, però, non convince mai completamente. Una visione che manca di alcuni dettagli necessari, trattando classici quali quelli scelti, in questo esordio alla regia per la Chapman.

A mancare è un immaginario fantasy
Il grande assente in questa storia ben diretta e ben interpretata, anche dai più piccoli, è sicuramente quel guizzo in più. Quel qualcosa che rende un fantasy tale. Il pizzico di magia di cui lo spettatore di un film del genere ha bisogno. I luoghi e l’ambientazione magica del Paese delle meraviglie e dell’Isola che non c’è trapelano dalle parole dei giovanissimi protagonisti e si intravedono solo in alcuni frangenti. Ma non sono sufficienti a far decollare una narrazione improntata più alla riflessione che alla storia. Così come la scelta dei colori, bui e cupi, che non aiuta ad andare nella direzione sperata.
Alice e Peter: due fratelli alla ricerca del proprio destino
L’aspetto interessante della storia è aver optato per una rappresentazione il più possibile universale. Nel mondo ipotetico descritto dalla Chapman i due protagonisti sono eroi neri, a differenza dei classici ai quali sono ispirati. Un elemento che suscita sicuramente interesse, anche e soprattutto considerando il periodo storico nel quale la vicenda è ambientata. Ma che non viene adeguatamente sviluppato. Ed è un peccato, perché avrebbe dato luogo a situazioni nuove e mai considerate da questo punto di vista.
Un’operazione da leggere tra le righe
Non è la prima volta (e non sarà l’ultima) che i grandi classici vengono utilizzati per provare a cambiare le carte in tavola. Soggetti a varie interpretazioni, remake e altro. Dalla serie Once upon a Time a tutti i live action incentrati su determinati personaggi. Ormai analizzati, studiati, sviscerati nei più piccoli particolari. Il tentativo di Alice e Peter era probabilmente quello di mescolare due storie che potevano legarsi tra loro e influenzarsi. Ma anche quello di far riflettere il pubblico, guidandolo verso la contemporaneità e quello che ci circonda. Tra le righe ci sono vari riferimenti a questo. Ma, purtroppo, tutto resta fin troppo in superficie.

Il cast di Alice e Peter
Al centro della storia Jordan Nash, Keira Chansa e Reece Yates, i tre giovanissimi, ma al tempo stesso convincenti e autentici eroi protagonisti. Accanto a loro David Oyelowo, nel ruolo del padre e Angelina Jolie in quello della madre. Considerati quasi personaggi secondari che hanno l’obiettivo iniziale di mantenere l’equilibrio della famiglia, diventano poi il problema attorno al quale ruota la disperazione e la solitudine dei più piccoli. Degna di nota a tal proposito è la capacità della Jolie di far notare questa differenza di sguardi e di comportamenti nel suo personaggio.
Insomma un film per vedere dei classici da un punto di vista diverso. Uno sguardo alternativo su due realtà che vanno a coincidere. Ma che alla fine non si toccano mai veramente.
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Sono Veronica e qui puoi trovare altri miei articoli