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Star Wars, guida completa di tutti i film e serie
Tutto, ma proprio tutto, sull'universo filmico di Star Wars, dai film alle serie animate fino al Mandaloriano: la prima guida critica sull'universo creato da George Lucas
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4 anni fail
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Gianlorenzo FranzìStar Wars (Guerre Stellari per boomer e nostalgici) è un franchise creato da George Lucas e sviluppato a partire dal film omonimo del 1977: ecco la guida completa.
Attualmente, dopo l’acquisto da parte della Walt Disney Company della Lucasfilm e il conseguente passaggio di tutti i diritti, tutti i prodotti del franchise sono disponibili sulla piattaforma streaming Disney Plus, in un apposito canale dedicato.
Dal 4 maggio 2021 è disponibile sulla piattaforma la nuova serie Star Wars: The Bad Batch. Lo stesso giorno è lo Star Wars Day.
L’universo di Star Wars è una cosa seria.
Creato quasi per gioco nel 1977 da un’idea di George Lucas, Star Wars sembra essere lievitato contro ogni previsione e anche contro ogni logica. Non che la prima trilogia (a breve spiegheremo il senso e la cronologia…) fosse stata un flop: ma sicuramente, in quel periodo aureo a cavallo tra gli anni Settanta e gli Ottanta, pure con Hollywood nel pieno della fioritura, nessuno avrebbe previsto che il brand Star Wars sarebbe diventato di lì a qualche anno un vero e proprio universo condiviso, un epos moderno (al quale solo ultimamente si è affiancato quello della Marvel in termini di riconoscibilità e diffusione), un canone addirittura.
Nel 1977, quando sugli schermi uscì Star Wars, nessuno pensava che un film su cui non si scommetteva una lira sarebbe diventato uno degli appuntamenti culturali e sociali più importanti del nuovo secolo: per questo, visto il successo, furono messi in cantiere due seguiti (L’Impero Colpisce Ancora nel 1980 e Il Ritorno Dello Jedi nel 1983).
L’ideatore della saga nonché regista dell’opera del 1977 ha sempre detto di aver avuto in mente uno sviluppo molto più ampio della storia, sviluppato in tre trilogie: e solo all’alba del Duemila Lucas riuscì a mettere in cantiere un altro film, ovvero La Minaccia Fantasma, che pur essendo il quarto in ordine di uscita era narrativamente il primo, ovvero primo film della trilogia da dove la storia aveva inizio.
Il successo crescente (nonostante Phantom Menace fu un flop di critica e ancora oggi viene trattato male anche dagli irriducibili) fece sì che la produzione andò avanti, finendo la “prima trilogia” con L’Attacco Dei Cloni e La Vendetta Dei Sith, ma che si andasse avanti a produrre cartoni animati, libri e fumetti che implementavano la mitologia ma insieme sbrindellavano il senso logico, scorrazzando in lungo e in largo per la Galassia della Repubblica preoccupandosi -poco- della coerenza narrativa.
Tutti i film e le serie dell’universo di Star Wars sono disponibili in streaming su Disney Plus: solo in tempi relativamente recenti si è cercato di dare un ordine e un senso al marasma di produzioni: alla fine, farsi prendere da Star Wars è piuttosto facile, accettarlo tutto nella sua interezza un po’ meno, comprenderlo in tutte le sue diramazioni narrative oggi più che mai richiede invece uno sforzo sovrumano, e richiede una guida alla lettura che forse si trova nei prodotti “collaterali” alla saga principale che vediamo sul grande schermo.
Basti sapere, prima di partire, che Star Wars è la storia di un uomo, Anakin Skywalker, e della sua discendenza, interna ad una battaglia galattica per il dominio dei pianeti.
Iniziamo il viaggio.
1 -EPISODIO I: LA MINACCIA FANTASMA Scritto e diretto da George Lucas
(Star Wars Episode I: The Phantom Menace, di George Lucas, 1999)
Il film è il primo capitolo, in ordine cronologico, da dove ha inizio tutto.
È anche il primo capitolo della “seconda trilogia”, o “trilogia prequel”, in quanto uscita in sala dopo la prima trilogia.
Scritto e diretto da George Lucas.
Nell’universo di un futuro non troppo lontano, la Repubblica Galattica è un governo democratico e costituzionale che regna da millenni. È benevola e tollerante, ma negli ultimi tempi diventa sempre meno efficiente, corrotta e burocratizzata.
È amministrata dal Senato Galattico e dal Cancelliere Supremo (che nel momento in cui la storia inizia è Palpatine). Il Senato si riunisce sul pianeta Coruscant. Non si conoscono le forze della Repubblica nella sua fase più antica, ma da circa mille anni (nel primo film) non ha un esercito fisso, affidandosi a piccoli gruppi di forze armate e ai Jedi.
I Jedi sono un ordine monastico-militare di individui sensibili ad una forma di energia cosmica nota come La Forza: da essa traggono poteri come la telecinesi, la precognizione e un generale aumento delle abilità fisiche. L’ordine è dedito allo studio e alla pratica della Forza, ma si occupa anche di mantenere la pace e la giustizia nella Repubblica Galattica con la loro arma caratteristica, la spada laser.
I Jedi utilizzano solo il lato chiaro della Forza, e perseguono ideali di purezza e armonia e rispetto per tutte le forme di vita. Per questo seguono un rigido ordine di condotta, che regola la loro vita comunitaria. I loro nemici giurati sono i Sith.
I Sith sono esseri sensibili alla Forza come i Jedi, ma ne utilizzano il lato oscuro, perseguendo un obiettivo di dominio sulla Galassia e di vendetta nei confronti dei loro nemici Jedi. I Sith ebbero origine quando un gruppo di Jedi iniziò a praticare e a studiare il lato oscuro della Forza, e per questo venne radiato ed esiliato.
Gli scontri con i loro nemici indebolirono l’ordine, che fu sconfitto definitivamente dai Jedi un millennio prima degli eventi di La Minaccia Fantasma: a loro insaputa però il Sith Darth Bane sopravvisse e istituì la “regola dei due”, secondo cui da allora sarebbero potuti co-esistere solo due Sith, un maestro e un apprendista, perpetuando così la setta nell’ombra attraversi i secoli.
La Federazione dei Mercanti, per protesta contro la tassazione sulle rotte commerciali decisa dalla Repubblica Galattica, organizza un blocco navale spaziale contro il pianeta Naboo, con il quale da tempo esistevano attriti economici.
Il cancelliere supremo, Finis Valorum, invia il maestro Jedi, Qui-Gon Jinn, e il suo apprendista, Obi-Wan Kenobi, a negoziare con la leadership della Federazione per porre fine all’embargo, ma sotto l’apparenza di una disputa commerciale si nascondono oscure trame. Darth Sidious, signore dei Sith e consigliere segreto della Federazione, ordina al viceré della Federazione, Nute Gunray, di uccidere i Jedi e invadere Naboo con un esercito di droidi da battaglia.
I due inviati Jedi riescono a fuggire dalla nave della Federazione e ad atterrare su Naboo, dove Qui-Gon salva Jar Jar Binks, un gungan, che conduce lui e Obi-Wan alla città sottomarina di Otoh Gunga; lì, i due Jedi cercano, senza successo, di convincere il capo dei gungan, Boss Nass, ad aiutare il popolo di Naboo, ma tutto ciò che ottengono è di venire condotti a Theed, la capitale sulla superficie. Essendo riusciti a impedire che la regina Amidala, sovrana del popolo di Naboo, fosse fatta prigioniera dalla Federazione dei Mercanti, i Jedi si uniscono al gruppo che fugge dal pianeta a bordo dell’astronave reale, con l’intenzione di dirigersi su Coruscant e sollecitare un intervento più incisivo da parte della Repubblica.
La nave viene però colpita e danneggiata dalle stazioni da battaglia della Federazione in orbita attorno al pianeta.
Con la nave che non è più in grado di sostenere l’iperguida, i fuggitivi atterrano sul pianeta desertico Tatooine per eseguire le riparazioni necessarie. Qui-Gon, Jar Jar, il droide astromeccanico R2-D2 e l’ancella di Amidala, Padmé, visitano l’insediamento di Mos Espa per acquistare dei pezzi di ricambio, rivolgendosi a Watto, proprietario di un negozio di oggetti usati.
Qui, conoscono lo schiavo Anakin Skywalker, che a nove anni è già un talentuoso pilota di sguscio e ingegnere, tanto da aver creato un droide protocollare chiamato C-3PO. Qui-Gon intuisce una forte presenza della Forza all’interno di Anakin ed è convinto che egli sia il “prescelto” della profezia Jedi, colui che porterà equilibrio nella Forza. Qui-Gon riesce a ottenere la libertà di Anakin attraverso una scommessa con Watto sull’esito di una corsa di sgusci, nella quale Anakin gareggia risultando vincitore.
Il bambino si unisce così al gruppo per essere addestrato come Jedi, lasciando indietro sua madre Shmi. Al ritorno verso la nave stellare riparata, Qui-Gon ingaggia un breve duello di spada laser con Darth Maul, lo spietato apprendista di Darth Sidious, che è stato inviato a rintracciare e catturare Amidala. Qui-Gon non lo sconfigge, ma riesce all’ultimo momento a salire sull’astronave in partenza, lasciandosi l’avversario alle spalle.
I Jedi riescono così a condurre Amidala su Coruscant, capitale della Repubblica, affinché lei possa perorare il caso del suo popolo al cancelliere Valorum, durante una seduta del Senato galattico; nonostante gli sforzi di Amidala, però, Valorum è impotente e il senatore di Naboo Palpatine convince Amidala a proporre un voto di sfiducia nei confronti di Valorum per eleggere un cancelliere più energico e capace di risolvere la crisi su Naboo.
Nel frattempo, Qui–Gon e Obi-Wan fanno rapporto al consiglio Jedi, riportando dell’attacco da parte di Darth Maul, che i Jedi sospettano essere un Sith, un gruppo di guerrieri votati al male per aver scelto il lato oscuro della Forza, che avevano sconfitto circa mille anni prima e che da allora erano ritenuti estinti. Qui-Gon chiede che Anakin sia addestrato come Jedi, ma il consiglio è preoccupato che il bambino possa essere vulnerabile al lato oscuro e rifiuta la propria autorizzazione; frustrato, Qui-Gon si ripromette di addestrare Anakin personalmente. Pur accettando il suggerimento di Palpatine, Amidala decide di non partecipare alla votazione per il nuovo cancelliere ma di tornare su Naboo con Qui-Gon e Obi-Wan a scortarla, frustrata dalla corruzione che imperversa nel Senato.
Su Naboo, Padmé si rivela ai gungan come la vera regina Amidala e li convince a stringere un’alleanza contro la Federazione dei Mercanti. Jar Jar guida il suo popolo in battaglia contro l’esercito di droidi, mentre Padmé dà la caccia al viceré Gunray a Theed. In un hangar di navi stellari, Anakin entra in un caccia stellare vuoto e innesca involontariamente il suo pilota automatico, programmato per condurlo all’attacco della nave che controlla i droidi della Federazione dei Mercanti che combattono sul pianeta.
Anakin si avventura nella nave e la distrugge dall’interno, disattivando l’esercito di droidi. Nel frattempo, Qui-Gon e Obi-Wan combattono contro Darth Maul, che ferisce mortalmente Qui-Gon prima di essere a sua volta tagliato in due da Obi–Wan. Morente, Qui-Gon fa promettere a Obi-Wan che addestrerà Anakin. Successivamente, Palpatine viene eletto nuovo cancelliere supremo mentre Gunray viene arrestato. Il maestro Yoda promuove Obi-Wan al rango di cavaliere Jedi e di malavoglia accetta Anakin come apprendista di Obi-Wan. A una cerimonia festosa, Padmé presenta un regalo di apprezzamento e di amicizia ai gungan.
È in questo film che appare per la prima volta Jar Jar Binks. Nonostante il risultato sia deludente (è scontato che il film paga lo scotto di essere la prima produzione di lungometraggio dopo i tre film storici, in un confronto perso in partenza), alcune cose sono da ricordare, come la presenza di Obi Wan Kenobi interpretato da Ewan McGregor, ad esempio, che sarà protagonista di un serial tutto per sé in pre-produzione nel 2021. Peccato che Lucas si fece prendere la mano dalla computer grafica che al tempo si stava affinando e si stava proiettando nell’epoca moderna, finendo per dare troppo poco peso al nucleo emotivo e alla storia.
Un effetto speciale è uno strumento che si usa per raccontare storie. Un effetto speciale senza una storia è piuttosto noioso.
bastano queste parole, paradossalmente proprio di George Lucas, a suggellare il pensiero critico sul film!
2- EPISODIO II: L’ATTACCO DEI CLONI
(Star Wars Episode II: Attack Of The Clones, 2002)
(Inevitabile e programmato seguito di Phantom Menace, L’Attacco Dei Cloni esce al cinema tre anni dopo e racconta eventi successivi di dieci anni. È il secondo in ordine cronologico e il quinto prodotto e uscito.)
Scritto da George Lucas e Jonathan Hales, diretto da George Lucas.
Dieci anni dopo l’invasione di Naboo da parte della Federazione dei Mercanti, la Repubblica Galattica è minacciata da un movimento separatista organizzato da un ex Maestro Jedi, il Conte Dooku. La senatrice Padmé Amidala, ex regina di Naboo, arriva a Coruscant con lo scopo di votare una mozione per creare un esercito che aiuti i Jedi contro questa minaccia. Dopo aver evitato un attentato al momento dell’arrivo, viene posta sotto la protezione del Cavaliere Jedi Obi-Wan Kenobi e il suo apprendista Anakin Skywalker.
I due Jedi contrastano un secondo attentato alla sua vita e catturano la responsabile, una mutaforma che viene subito uccisa dal un misterioso cacciatore di taglie per cui lavora prima che possa rivelare la sua identità. Il Consiglio Jedi assegna a Obi-Wan l’incarico di identificare e catturare il cacciatore di taglie, mentre ad Anakin viene dato il compito di scortare Padmé durante il suo ritorno a Naboo.
Le indagini di Obi-Wan lo portano su un remoto pianeta dove scopre che si sta producendo un esercito di cloni per la Repubblica il cui modello genetico è il cacciatore di taglie Jango Fett. Obi-Wan deduce che Jango è il cacciatore di taglie che sta cercando, e segue lui e suo figlio clone Boba.
Il maestro Jedi Mace Windu uccide Jango.
Nel frattempo, su Naboo, Anakin e Padmé cominciano lentamente ad innamorarsi, ma il ragazzo viene turbato da premonizioni che vedono sua madre Shmi sofferente e viaggia su Tatooine: determinato a salvarla, la trova nel villaggio dei Tusken in fin di vita a causa di torture subite. Furioso, scatena la sua rabbia sui suoi carcerieri massacrando l’intera tribù (incluse donne e bambini).
Intano su Geonosis, Obi-Wan scopre un raduno separatista guidato dal Conte Dooku, che aveva organizzato l’assassinio di Padmé e che sta sviluppando un esercito di droidi da battaglia con il viceré della Federazione: trasmette le sue scoperte al compagno Anakin mentre lui insieme a Padmé, R2-D2 e C-3PO stanno per arrivare a dargli man forte, ma viene catturato mentre il Senato assegna al Cancelliere Supremo Palpatine poteri speciali con lo scopo di inviare i Cloni in battaglia.
Il gruppo di Anakin viene però catturato, ma viene anche salvato da un battaglione Jedi guidato da Yoda. Obi Wan e Anakin intercettano allora Dooku e i tre si sfidano con le spade laser. Quest’ultimo sconfigge Obi Wan, amputa un braccio ad Anakin ma viene alla fine battuto da Yoda, e fugge. Arrivato quindi su Coruscant, Dooku si rivolge al suo maestro Sith, Darth Sidious: questi gli conferma che sta andando tutto come previsto, perché la guerra sta per iniziare e loro hanno appena iniziato la costruzione di una super arma, la Morte Nera.
Mentre allora i Jedi devono riconoscere che è iniziata la Guerra dei Cloni, Anakin (dotato ormai di un braccio robotico) sposa in segreto Padme.
(L’Attacco Dei Cloni riesce a recuperare buona parte dell’epica della prima trilogia: forte di un cast affiatato (ottimo Hayden Christensen nel ruolo forse più importante della vita di un attore; efficace Cristopher Lee come conte Dooku; felice la scelta di Natalie Portman per Padmé), Lucas cerca di restaurare il feeling perso a causa del capitolo precedente con il fandom. Peccato che non tutto funzioni: la storia d’amore tragica e maledetta per eccellenza, su cui grava un destino oscuro già conosciuto, è una parte del progetto schiacciata ancora una volta dalla rincorsa agli effetti speciali. Una “corsa agli armamenti” che Star Wars fa in lotta contro l’altro kolossal a lui coevo, quel Signore Degli Anelli di Jackson che contemporaneamente lo sfidava in sala. Fa qualche passo avanti anche la parte action, che evita l’effetto “gioco interattivo” nel quale era caduto Phantom Menace.
Meglio di prima, ma (ancora) peggio di dopo.)
3- STAR WARS LA GUERRA DEI CLONI (THE CLONE WARS, 2002)
(Prova che la perfezione raggiunta dalla “prima trilogia” non è un miraggio è la serie animate Star Wars The Clone Wars, sette stagioni prodotte dalla Lucasfilm dal 2008 al 2020, per un totale di 133 episodi, e che cronologicamente si colloca a cavallo tra Star Wars L’Attacco Dei Cloni e Star Wars La Vendetta Dei Sith.
La serie raggiunge livelli drammatici ed effetti cinematografici straordinari, lasciando sette stagioni non solo perfette ma anche indispensabili per la comprensione della storia.
Star Wars: The Clone Wars è una serie animata realizzata in computer grafica, e ad oggi è la serie più seguita di sempre su Cartoon Network).
Obi-Wan Kenobi, Anakin Skywalker e la sua padawan (un padawan è un iniziato che passato l’addestramento base può passare al livello di educazione individuale sotto la tutela di un maestro o cavaliere Jedi) Ahsoka Tano sono impegnati nella battaglia contro i separatisti, guidati dal conte Dooku. Nella prima stagione, i separatisti tentano di ampliare i loro domini invadendo diversi pianeti, come Naboo.
Sperimentano anche nuove armi micidiali : ma la Repubblica Galattica ottiene un’importante vittoria quando Anakin e Obi-Wan riescono a far schiantare la nave di Grievous, la Malevolence, su una luna.
Nella seconda stagione, la guerra del cloni prosegue e si sposta su nuovi pianeti. Cad Bane, per conto di Darth Sidious, ruberà un olocrone e il cristallo Kyber, contenente la lista di tutti i bambini sensibili alla Forza, ma sarà fermato da Obi-Wan e Anakin sul pianeta Mustafar. Intanto su Geonosis il leader separatista Poggie il Minore crea migliaia di nuovi micidiali droidi pronti a muovere contro l’esercito dei cloni, inconsapevole che i Jedi, sempre decisi a riportare l’ordine nella Repubblica, organizzano una massiccia invasione per riprendere Geonosis e distruggere le fabbriche una volta per tutte.
Boba Feet si infiltra tra i cloni e si allea con un gruppo di cacciatori di taglie per avere vendetta contro Mace Windu.
Nella terza stagione, vengono rivelati dei segreti riguardanti la Forza e la profezia del Prescelto. Si introducono le Sorelle della Notte di Dathomir, con a capo Madre Talzin, cui si unisce Asajj Ventress. Quest’ultima era stata lasciata dal suo padrone, il Conte Dooku, costretto da Darth Sidious che temeva la crescente abilità di Ventress.
Tornata su Dathomir, l’ex sicaria sceglie come nuovo allievo Savage Opress, un guerriero della stessa razza di Darth Maul, ma questi, coinvolto in un letale gioco di vendette tra Asajj e Dooku, fugge via per andare alla ricerca di Maul.
Obi-Wan, Anakin e Ahsoka vengono attirati con la loro astronave su un pianeta che rappresenta la forza, Mortis. Il pianeta è abitato dal Padre, che vuole assicurarsi che Anakin sia il Prescelto, secondo la profezia, destinato a riportare equilibrio nella Forza. Skywalker deve affrontare le tentazioni del Figlio (il quale rappresenta il Lato Oscuro), che gli farà vedere il suo futuro e ciò che diventerà per far sì che il Jedi si unisca a lui, fino a quando il Padre non fa dimenticare tutto ad Anakin sacrificandosi per fermare i piani del Figlio.
Questo ciclo di storie su Mortis è considerato uno dei più rivoluzionari e una delle storie più controverse interne a The Clone Wars.
Nell’ultima puntata della stagione, fa la sua prima e unica comparsa nella serie lo wookiee Chewbecca.
Nella quarta stagione, la Repubblica è impegnata nel risolvere numerose questioni tra cui l’attentato che i separatisti tentano di compiere ai danni del cancelliere Palpatine. Dooku, desideroso di vendetta contro la sua ex allieva Ventress, invia Grievious su Dathomir per eliminare le streghe ma sia Talzin sia Ventress riescono a sopravvivere.
Dopo la distruzione delle Sorelle della Notte, Ventress si unisce ai cacciatori di taglie sotto le direttive di Boba Fett, prendendo in breve tempo il suo posto.
Nella penultima puntata della quarta stagione, fa la sua prima apparizione lo spietato Darth Maul (dopo l’apparente morte nel film La Minaccia Fantasma) che viene trovato da suo fratello Savage su Lotho Minor. Questi, rimasto senza gambe, è impazzito ed è ossessionato dalla vendetta nei confronti di Obi–Wan Kenobi che lo ha ridotto in questo stato.
Grazie all’aiuto di Madre Talzin, Maul recupera i ricordi e gli vengono ricostruite le gambe con delle protesi meccaniche. Il redivivo Darth Maul, insieme a Savage, iniziano a seminare il terrore nella galassia per attirare l’attenzione dei Jedi. Obi–Wan, deciso ad affrontarlo ancora una volta, si scontra in duello con l’ex Sith ma viene imprigionato e torturato. Infine però il maestro Jedi viene incredibilmente tratto in salvo da Ventress e i due riescono a fuggire.
La quinta stagione è incentrata principalmente su Ahsoka, intenta nelle prime quattro puntate ad addestrare un piccolo gruppo di ribelli, guidati da Steela Gerrera e da suo fratello Saw.. Questa stagione vede Maul, insieme al suo apprendista Savage, in breve tempo costruirsi un esercito e conquistare Mandalore. Vizsla riuscirà quindi a spodestare la duchessa Satine, ma verrà ucciso da Maul che riuscirà a prendere il controllo del pianeta.
La duchessa verrà uccisa dal Sith davanti a Obi-Wan, riuscendo ad avere finalmente la sua vendetta. Attirato dal comportamento dei due Sith, Sidious sbarca su Mandalore dove ucciderà Savage ma risparmierà Darth Maul.
Ahsoka è ricercata per aver commissionato un attentato al tempio dei Jedi. In fuga dalla Repubblica, la padawan verrà scagionata da Skywalker che trova la vera responsabile in Barriss. Dopo essersi scusati con Ahsoka, il consiglio Jedi le propone di riprendere il suo posto nell’ordine, ma la padawan rifiuta e decide di andarsene.
Nella sesta stagione le guerre dei cloni entrano in una fase cruciale, mentre cominciano a nascere i sospetti di molti complotti all’interno del Senato.
Il clone Fives scopre l’esistenza di una costruzione organica per scopi sconosciuti nascosta nel cervello di tutti i cloni, ma verrà ucciso senza riuscire a rivelare la sua scoperta. Nelle ultime puntate il saggio maestro Yoda, guidato dalla voce del defunto Qui-Gon Jinn, viaggia attraverso i pianeti più remoti della galassia per cercare di comprendere come mantenere il proprio spirito dopo la morte, attraverso numerose prove che lo metteranno alla prova.
La settima e ultima stagione vede le guerre dei cloni ormai vicine alla conclusione. Nel primo arco narrativo Anakin Skywalker e Rex, con l’aiuto di una squadra di cloni commando modificati nota come “Bad Batch”, si infiltrano in una base separatista su Anaxes per capire come mai i loro avversari conoscono tutte le loro mosse in anticipo. Su Skako Minor scoprono che la Tecno Unione usa Echo, clone creduto morto sulla Cittadella, come computer per scopi strategici. Il secondo arco narrativo mostra le vicende di Ahsoka Tano che, dopo aver lasciato l’ordine Jedi, cerca di rifarsi una vita nei bassifondi di Coruscant.
Il terzo e ultimo arco narrativo si svolge in concomitanza con gli eventi de La Vendetta Dei Sith: i primi due episodi si concentrano sulla riconquista di Mandalore da parte di Ahsoka e sulla conseguente sconfitta di Maul, mentre gli ultimi due mostrano come Ahsoka e Rex riescono a sfuggire all’Ordine 66, emanato da Darth Sidious e che segna la caduta dei Jedi e la nascita del malvagio Impero Galattico.
4- EPISODIO III: LA VENDETTA DEI SITH
(Star Wars Episode III: Revenge Of The Sith, 2005) Scritto e diretto da George Lucas.
(Sesta in ordine di produzione, e terza in cronologia interna della serie. La Vendetta Dei Sith è l’ultimo episodio della cosiddetta trilogia prequel, nonché l’ultimo film live action della saga curato dal solo Lucas prima dell’acquisizione della Lucasfilm da parte della Walt Disney Company nel 2021. E si vede.)
Scritto e diretto da George Lucas.
Tre anni dopo lo scoppio delle guerre dei cloni tra la Repubblica Galattica e la Confederazione dei Sistemi Indipendenti, i capi dei separatisti, il Conte Dooku e il Generale Grievous, giungono a rapire il cancelliere supremo Palpatine e a sfidare le forze della Repubblica sui cieli di Coruscant: i Jedi Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker penetrano quindi nella nave ammiraglia dei separatisti, la Invisible Hand, per liberarlo. Qui si ritrovano a combattere contro il Conte Dooku, che Anakin sconfigge e decapita a sangue freddo, sotto gli incitamenti del cancelliere.
La nave, frattanto, ha subito gravi danni e sta per precipitare su Coruscant; Grievous ne approfitta per scappare attraverso un guscio di salvataggio, mentre Anakin esegue un pericoloso atterraggio di fortuna sul pianeta. Mentre Palpatine ritorna al Senato galattico e Obi-Wan al consiglio Jedi, il giovane Jedi ritrova in segretezza la moglie Padmé Amidala, che gli rivela di essere incinta.
Nonostante l’iniziale gioia per la notizia, Anakin è in seguito tormentato da incubi in cui vede Padmé morire a causa del parto. Palpatine inserisce Anakin come suo rappresentante al consiglio Jedi. Il consiglio, però, a sua volta gli ordina di sorvegliare il cancelliere e gli nega il rango di maestro nonostante le imprese compiute.
Frustrato dagli avvenimenti e turbato dal pensiero di perdere Padmé, Anakin inizia a perdere fiducia nei Jedi. Intanto, Yoda si reca su Kashyyyk per combattere i separatisti al fianco dei suoi amici Wookiee, mentre Obi–Wan si dirige verso Utapau, dove i cloni hanno localizzato il rifugio personale di Grievous: dopo un lungo duello, il maestro Jedi riesce a eliminarlo.
Palpatine approfitta delle lunghe frequentazioni con Anakin per manipolarlo al suo volere e si offre di insegnargli come prevenire la morte con il Lato Oscuro, gettando infine la maschera e rivelando al giovane che egli è il Signore Oscuro dei Sith, Darth Sidious.
Anakin vorrebbe subito assicurare il nemico alla giustizia ma, ancora preoccupato per la sorte di Padmé e tentato dalla possibilità di riuscire a prevenirne la morte tramite l’apprendimento delle tecniche del lato oscuro, si limita a riportare la scoperta a Mace Windu. Quest’ultimo tenta di arrestare il cancelliere, che ingaggia un duello con lui.
Sidious prova a uccidere Windu con i suoi fulmini di Forza, ma quest’ultimo li reindirizza contro di lui con la sua spada laser, deformandogli orribilmente il volto e riuscendo a sopraffarlo. Proprio quando il maestro Jedi sta per dare il colpo di grazia, Anakin si intromette mozzandogli la mano destra e consentendo a Sidious di eliminarlo. Sidious sottomette quindi Anakin al lato oscuro, ribattezzandolo Dart Vader, poi emana l’Ordine 66 su tutta la galassia: i cloni iniziano allora a rivoltarsi contro i loro comandanti Jedi, sterminandoli tutti.
In una seduta speciale del Senato, Palpatine accusa i Jedi di alto tradimento e annuncia la trasformazione della Repubblica nell’Impero Galattico, autoproclamandosene imperatore.
Vader, intanto, si reca al Tempio Jedi e compie una strage uccidendo tutti i cavalieri e i padawan rimasti, quindi si trasferisce sul pianeta vulcanico Mustafar, per assassinare in una trappola i leader separatisti, che hanno ormai svolto il loro compito.
Gli unici Jedi sopravvissuti al massacro, Yoda e Obi–Wan, tornano a Coruscant e apprendono del tradimento del loro compagno. Yoda chiede quindi a Obi–Wan di occuparsi di Vader mentre lui affronta Sidious.
Il duello nel Senato galattico tra i due massimi maestri nell’uso della Forza raggiunge una situazione di stallo e Yoda è costretto infine a scappare a causa dell’arrivo delle guardie dell’Imperatore.
Su Mustafar, intanto, Anakin viene raggiunto dalla sconvolta Padmé, la quale ha scoperto da Obi–Wan che il marito è passato al lato oscuro e pertanto tenta di farlo ragionare, ma quando Anakin vede il suo maestro, che si era nascosto sulla nave, crede che la moglie l’abbia portato con sé per ucciderlo e arriva addirittura a strangolarla, facendola svenire.
Obi–Wan ingaggia un feroce duello col suo allievo e, alla fine, gli taglia le gambe e il braccio sinistro. Anakin viene a contatto con un fiume di lava vicino, che lo arde vivo. Obi–Wan raccoglie la spada laser dell’allievo e si allontana dalla scena, distrutto dal dolore e convinto che ormai il giovane sia morto.
Yoda e Obi–Wan si ritrovano sull’asteroide Polis Massa, dove Padmé dà alla luce due gemelli: Luke e Leila. Nonostante il successo del parto, Padmé muore, sopraffatta dal dolore per la perdita del marito.
I Jedi discutono allora del loro destino, in modo da nascondere la loro presenza e quella dei gemelli all’Impero.
Yoda decide di andare in esilio su Dagobah, il senatore Bail Organa adotta Leila portandola con sé su Alderaan, R2-D2 e C-3PO, al quale viene cancellata la memoria, vengono ceduti al capitano Raymus Antilles, mentre Kenobi torna su Tatooine e affida Luke agli zii acquisiti Owen Lars e Beru Whitesun. Nel frattempo, l’Imperatore giunge su Mustafar e, scoperto che Vader è sopravvissuto, lo trasporta su Coruscant, dove il suo corpo viene medicato, dotato di protesi e rivestito di un’armatura nera per controllarne le attività fisiologiche. L’Imperatore, Vader e il Governatore Tarkin osservano quindi la costruzione della Morte Nera.
(Sarà che le parole sono importanti; sarà che la storia non perdona; sarà che La Vendetta Dei Sith si riallaccia in maniera perfetta e senza nemmeno una sbavatura al primo Star Wars del 1977: sarà quel che si vuole, ma il terzo film della cronologia raggiunge il suo traguardo raggiungendo anche a pieno la sua dimensione epica e tragica, uguale ai primi tre film.
Va detto che si sa, in un racconto l’eroe è appassionante e grande quando grande e appassionante è il villain: e qui non solo c’è un grandissimo cattivo, ma addirittura assistiamo alla sua nascita, che avviene -letteralmente- tra lacrime e sangue, bagnata dal dolore e dalla tragedia. Il film, nonostante la presenza ingombrante di Lucas, è l’unico episodio della trilogia prequel ad essere girato interamente in teatri di posa, eppure è l’unico a raggiungere una grandezza emotiva magniloquente e straordinaria, perché è il film incredibilmente più umano, con una sceneggiatura solida e interpretazioni di livello altissimo.
Oltretutto, Revenge Of The Sith contiene alcune tra le sequenze più convincenti e iconiche dell’intera saga, tra cui quella nel Senato. “E’ così che muore la democrazia: sotto scroscianti applausi”, dice Padmé Amidala in una scena che sa combinare l’allegoria del nazismo, presente in tutti i film fin dalle uniformi, con l’atmosfera tragicamente avventurosa che caratterizza Star Wars. È una conclusione inevitabile, quella della nascita di Darth Vader, inevitabile ma perfetta, simbolo di una redenzione artistica di un progetto partito malissimo che però raggiunge una meta spettacolare e toccante. E non è probabilmente un caso se le guerre stellari che aveva in mente Lucas negli anni Settanta, le sue guerre stellari, inizino e finiscano qui, in un paesaggio desertico, asciutto ma rassicurante, che attende silenzioso una nuova speranza.)
5- SOLO: A STAR WARS STORY
(Solo: a Star Wars Story, di Ron Howard, 2018)
(Nel 2013 la Disney annuncia la produzione di una serie di film spin-off della saga, ognuno incentrato su uno specifico personaggio, con l’idea di far uscire un nuovo film targato Star Wars all’anno, alternando trilogia sequel e spin-off. I film avrebbero dovuto esplorare l’universo in cui è ambientata la saga variando generi e stile. Il secondo film prodotto, Solo: A Star Wars Story, è stato diretto da Phil Lord e Christopher Miller, che poi hanno lasciato il posto per divergenze creative e sono stati sostituiti da Ron Howard. È il nono film prodotto, e il quarto nella cronologia interna, ambientato dopo La Vendetta Dei Sith e dieci anni prima de Una Nuova Speranza)
Scritto da Jon Kasdan e Lawrence Kasdan, diretto da Ron Howard.
Agli albori dell’Impero Galattico (nato, come abbiamo visto, nel film La Vendetta Dei Sith, trasformazione da Palpatine dalla Repubblica), milioni di persone sono ridotte in miseria e schiavitù su moltissimi sistemi nella galassia a causa dei Sindacati del Crimine, che spadroneggiano attraverso il contrabbando di profughi, schiavi e preziosissimo ipercombustibile, con l’appoggio dell’Impero che in segreto sfrutta la situazione per opprimere ancor di più le popolazioni.
In questo contesto il giovane Han sopravvive per le strade del pianeta cantieristico Corellia, commettendo furti di vario genere per poter comprare per sè e la sua amata Qi’ra la libertà dalla Signora del Crimine Lady Proxima.
Dopo un colpo fallito, i due vengono scoperti da Lady Proxima a rubare del coassio (materiale molto prezioso e altamente esplosivo), e per questo fuggono dai criminali corrompendo una guardia doganale per poter lasciare Corellia. Tuttavia Qi’ra viene catturata dai criminali, mentre Han per fuggire è costretto ad arruolarsi nell’accademia di volo imperiale per diventare pilota, promettendo di tornare successivamente a salvare Qi’ra.
L’ufficiale addetto al reclutamento, dato che Han non ha nessuno al mondo e in assenza di un cognome, lo arruola col nome di Han Solo.
Tre anni più tardi, Han è al fronte sul pianeta Mimban nella fanteria imperiale, perché cacciato dall’accademia di volo per insubordinazione. Denunciato e messo in cella come disertore, incontra in prigione un Wookiee di nome Chewbecca. I due fuggono insieme uccidendo le guardie.
Con un equipaggio formato da Beckett, Val e Durant, Han e Chewbecca si trovano quindi ad attuare il piano per impossessarsi di coassio raffinato. Tutto va bene, fino a quando il recupero del prezioso materiale non viene interrotto da Enfys Nest, un misterioso nemico di Beckett che lo attacca insieme al suo gruppo. Durant viene ucciso, e Val si sacrifica per aiutare Beckett, ma nonostante tutto alla fine il coassio viene distrutto da Han, che durante una manovra molto difficile decide di non rischiare la vita e lascia andare il carico contro una montagna, facendolo esplodere.
Beckett spiega a Han che senza quel carico, l’Alba Cremisi lo avrebbe ucciso, e Han decide di aiutarlo. Si recano alla base dove Han incontra nuovamente Qi’ra, la quale gli racconta di essere stata salvata dal suo attuale comandante, Dryden Vos, membro dell’Alba Cremisi.
I due si fanno accompagnare da quest’ultimo, e vengono minacciati di essere uccisi se non troveranno un altro modo di recuperare del coassio: Han propone di rubarne un ingente carico in stato grezzo dalle miniere di Kessel, per poi farlo raffinare successivamente. Dryden Vos accetta e manda Qi’ra per controllare il loro operato; Beckett più volte intima ad Han di non fidarsi di lei ma il giovane è troppo felice di aver ritrovato la sua amata e si rifiuta di ascoltarlo.
Per affrontare la missione c’è bisogno di una nave molto veloce, pertanto la squadra si rivolge all’ex contrabbandiere Lando CalrissHanche, dopo aver ingannato Han a una partita a sabacc, in cui il ragazzo voleva vincere la sua nave, decide di aiutarli (insieme alla sua fedele droide L3–37) mettendo a disposizione il suo mercantile, il Millennium Falcon. Una volta rubata la merce, dovranno raffinarla prima possibile sul pianeta Savareen prima che il combustibile grezzo, e per questo poco stabile, si surriscaldi ed esploda.
L’equipaggio atterra su Kessel con non poche difficoltà, dal momento che esiste solo un varco disponibile per atterrare poiché il pianeta è circondato da una impenetrabile nebulosa, con anomalie gravitazionali, mostri e detriti spaziali. Giunti su Kessel, eludendo i controlli delle guardie e scatenando una rivolta che libera gli schiavi di Kessel, l’equipaggio ruba la merce e sale sul Falcon, ma L3-37 viene colpita a morte e Lando ne conserva solo la testa, contenente il “cervello” elettronico.
Han pilota il Falcon poiché Lando è ferito; tracciati da uno Star Destroyer imperiale che taglia loro l’unica via di fuga, decidono di attraversare la nebulosa provocando ingenti danni alla nave. Ritrovatisi in prossimità di un pozzo gravitazionale e ostacolati da una colossale piovra spaziale, installano la memoria del droide L3–37 sul Falcon come navigatore e usano una goccia di coassio che hanno rubato per spingere la nave lontano dal pozzo e scattare a velocità luce.
Giunti sul pianeta Savareen il gruppo viene catturato dai predoni di Enfys Nest, la quale si rivela in realtà essere a capo di una cellula della nascente Alleanza Ribelle a cui il coassio servirebbe per combattere l’oppressione dell’Impero e dei sindacati criminali suoi alleati, mentre l’Alba Cremisi lo avrebbe venduto agli imperiali.
Han si schiera dunque con Enfys Nest, Lando fugge con il Falcon e Beckett se ne va, non volendo subire la vendetta dell’Alba Cremisi. Dryden Vos raggiunge Savareen e Han escogita un piano per ingannarlo rifilandogli del falso coassio, ma viene tradito e smascherato da Beckett, il quale gli ricorda di aver ribadito più volte di non fidarsi di nessuno, nemmeno di chi ama. Han tuttavia ha capito che Beckett l’avrebbe tradito e con l’aiuto di Qi’ra e dei ribelli aveva teso una trappola ai due. Qi’ra uccide Vos in duello e manda Han a salvare Chewbecca, preso in ostaggio da Beckett, che nel caos era fuggito col carburante, rivelandogli che in quegli anni era sopravvissuta grazie al ricordo del suo amore per lui.
Rimasta sola, Qi’ra contatta il leader supremo dell’Alba Cremisi e incolpa Beckett della morte di Vos e del furto del coassio, senza menzionare Han. Il leader si rivela essere Darth Maul (sopravvissuto al combattimento con Obi–Wan Kenobi), il quale le intima di raggiungerlo subito su Dathomir.
Nel frattempo Han raggiunge Beckett, che gli dice che Qi’ra lo ha tradito e ha preso il posto di Vos, perché lei è una sopravvissuta che lo ha sempre sfruttato. Han non gli crede e, anticipando la sua mossa, lo uccide sparandogli, ma si ricrede quando vede Qi’ra fuggire con la nave di Vos. A questo punto Solo capisce di averla persa per sempre e cede quasi tutto il carico di coassio all’Alleanza Ribelle, pur rifiutando la proposta di entrare a farne parte.
Più tardi Han rintraccia e sfida nuovamente Lando a una partita a sabacc, riuscendo a evitare che Lando trucchi la partita come nell’occasione precedente e quindi vincendo: diventa così il legittimo proprietario del Millennium Falcon, con cui riparte assieme a Chewbecca per Tatooine, pianeta su cui Beckett aveva detto esserci un boss interessato ad arruolare abili piloti/contrabbandieri.
(Solo dimostra quanto sia importante, in un film, la sceneggiatura e la mano del regista: infatti ha solo giovato l’arrivo di Howard dietro la macchina da presa, e in questo modo la seconda Star Wars Story fa sentire tutto l’universo di Kasdan -presente infatti in fase di scrittura-. Un cinema meno concettuale di quanto avrebbero voluto essere, in maniera forzata e quindi artificiosa, le due trilogie “moderne”, che sembra tornare alla preistoria del blockbuster, a quella New Hollywood degli anni ’70 e a quello spirito pionieristico e spensierato che riacquista una dimensione di gioco, di divertimento, di intrattenimento, che i film di Lucas sembravano aver perso. Solo avverte l’essenzialità classica del cinema di Ron Howard e gioca con i generi senza appartenere specificatamente a nessuno: un viaggio di iniziazione, ma anche un heist movie, un poliziesco con tocchi di commedia sofisticata, insomma tutto quello che serve per raccontare una storia e catturare lo spettatore. )
6- STAR WARS REBEL (Star Wars Rebel, 2005)
(Ambientata quattordici anni dopo La Vendetta Dei Sith e cinque anni prima de Una Nuova Speranza, Star Wars Rebels è una serie animata in tre stagioni e 75 episodi, realizzata in computer grafica e prodotta da Lucasfilm, produttori esecutivi sono invece Dave Filoni, Simon Kinberg e Greg Weisman.)
La serie si svolge durante il periodo in cui il tirannico Impero Galattico domina nella galassia e dà la caccia agli ultimi Cavalieri Jedi, mentre una nascente Ribellione contro l’Impero sta prendendo forma.
La prima stagione, ambientata quattordici anni dopo gli eventi de La vendetta dei Sith e dopo la fondazione del malvagio Impero Galattico, vede un gruppo eterogeneo di ribelli intenti a sabotare il tirannico regime e l’occupazione di Lothal, gettando le fondamenta della futura Alleanza Ribelle.Il gruppo è composto da Ezra Bridger, un ragazzo quattordicenne di Lothal sensibile alla Forza, Kanan Jarrus, ex padawan Jedi e leader del gruppo, Sabine Wren, una mandaloriana esperta in esplosivi, Hera Syndulla, pilota dell’astronave cargo detta Spettro, Garazeb “Zeb” Orrelios, un lasat arrabbiato con l’Impero per il genocidio della sua razza e C1–10P “Chopper” un droide astromeccanico vecchio modello. L’antagonista principale della prima stagione è il Grande Inquisitore, che da la caccia ai protagonisti, ai Jedi e ai ribelli in generale.
I protagonisti si scontrano anche con l’Agente Kallus, esponente dell’Impero che aveva sterminato i lasat. Con il passare del tempo i legami tra i componenti della cellula ribelle si consolidano e il gruppo diventa molto più affiatato.
Nella seconda stagione fanno ritorno numerosi volti noti della saga: Dart Vader, chiamato dall’Imperatore a fermare i ribelli di Lothal dopo la morte del Grande Inquisitore, Ahsoka Tano, ex padawan Jedi di Anakin Skywalker che ha lasciato l’ordine durante le guerre dei cloni, il capitano Rex, uno dei pochi cloni ad aver disubbidito all’Ordine 66 rimuovendo il chip, Hondo Ohnaka, ex pirata negli anni delle guerre dei cloni e Maul, un tempo apprendista Sith di Palpatine e che ora cerca di fare di Ezra il suo allievo.
In questa stagione l’equipaggio riesce a scappare da Lothal, ma da questo momento non hanno più a disposizione una base, fino a quando non ne trovano una sul p
ianeta Atollon. Intraprendono comunque missioni di supporto alla popolazione locale di alcuni pianeti e recuperano munizioni per la flotta ribelle. I protagonisti fanno la conoscenza di Ryder Azadi, vecchio amico dei genitori di Ezra, e devono affrontare il Quinto Fratello e la Settima Sorella, inquisitori incaricati da Vader di cacciare i Jedi rimasti. Nel finale di serie, su consiglio di Yoda, Ezra, Kanan ed Ashoka si recano su Malachor per capire come sconfiggere i Sith. Sul pianeta Ezra incontra Maul, il quale convince il giovane a prendere un holocron Sith, situato in cima ad un tempio. Maul, dopo aver sconfitto i due inquisitori – giunti sul pianeta per trovare e uccidere l’ex Sith – acceca Kanan e fugge via con un’astronave. Intanto Vader, arrivato su Malachor per impedire ad Ezra di portare via l’holocron, finisce per scontrarsi con Ahsoka, la quale permette a Kanan ed Ezra di fuggire dal tempio prima che questo esploda.
Nella terza stagione i protagonisti, ormai stabiliti su Atollon, portano a termine delle missioni di reclutamento di ribelli e di recupero di armi. Entra in scena il grand’ammiraglio Thrawn che è determinato a scovare la base ribelle e la spia all’interno delle file imperiali che si fa chiamare Fulcrum.
Si fa di nuovo vivo Maul che, aprendo gli holocron Jedi e Sith con l’aiuto di Ezra, cerca informazioni per vendicarsi di Obi–Wan Kenobi e dei signori dei Sith. Ezra, in seguito, prende a Maul la spada oscura che appartiene di diritto al guerriero più forte di Mandalore. Sabine è quindi costretta a fare i conti col proprio passato e, una volta imparata a maneggiarla, ritorna da sua madre.
Qui, dopo alcune incomprensioni iniziali, viene accolta e cerca di riunire sotto di se tutte le tribù mandaloriane per poi appoggiare la ribellione. Alla fine sia Maul che Thrawn raggiungono i propri obbiettivi: il primo trova Kenobi, ma dopo un breve scontro, muore ucciso dallo Jedi su Tatooine e Thrawn smaschera Fulcrum che si scopre essere il redento Agente Kallus e identificando le sue trasmissioni verso i ribelli localizza la loro base e l’attacca.
Nella battaglia i ribelli subiscono numerosissime perdite, tra cui anche il Comandante Sato, ma i superstiti riescono a forzare il blocco imperiale grazie all’aiuto di Bendu, un essere sensibile alla Forza indigeno che scaccia dal pianeta sia gli imperiali sia i ribelli, e delle navi di supporto inviate da Sabine.
Nell’ultima stagione l’equipaggio dello Spettro si è stabilito su Yavin IV, sede della più grande cellula ribelle della galassia. I protagonisti dovranno vedersela nuovamente con Thrawn, il governatore Pryce di Lothal e Rukh, guerriero e assassino incaricato da Thrawn di cacciare i ribelli. Dopo che l’Impero è riuscito a sequestrare Hera Syndulla, Kanan Jarrus si lancerà al suo salvataggio ma si sacrificherà per permettere ai suoi amici di fuggire dopo l’esplosione di un reattore di una fabbrica di caccia TIE.
Negli episodi conclusivi, Ezra, entrato nella dimensione spazio-tempo del mondo tra i mondi, riesce a salvare Ahsoka prima che questa venga uccisa da Vader nel tempio di Malachor. Negli ultimi episodi, i ribelli, grazie all’aiuto di numerosi alleati – tra cui Rex, Wolffe, Gregor e Ryder Azadi – cercano di liberare definitivamente Lothal dalla morsa dell’Impero. Ezra, salito su uno Star Destroyer per affrontare Thrawn, ottiene l’aiuto dei purrgil per sconfiggere la guarnigione imperiale, i quali però trascinano nell’iperspazio Ezra e il Grand’ammiraglio.
Dopo la caduta dell’Impero nella battaglia di Endor, su Lothal e in tutta la galassia è tornata la pace, mentre Sabine e Ahsoka partono in missione per riportare Ezra a casa.
(Uno degli aspetti più affascinanti è il quadro che si viene a formare relativamente all’Impero: con la visione dei film ci si poteva essere fatta l’idea che il passaggio dalla Vecchia Repubblica al regime dittatoriale imperiale si fosse compiuto in tempi relativamente brevi dopo la fine di La vendetta dei Sith, ma Rebels ci mostra che le cose sono -realisticamente- andate in modo diverso, con una trasformazione del clima sui pianeti della ex-Repubblica avvenuta gradualmente, silenziosamente, sfruttando la distanza, la paura e, soprattutto, la propaganda. Una dinamica che spiega meglio, tra l’altro, il motivo per cui il Senato viene sciolto solo agli inizi di Una Nuova Speranza. Quando ci vengono introdotti i personaggi, Lothal è un pianeta in cui l’oppressione è presente ma non ancora al suo culmine, dove non si sa nulla di ciò che l’Impero ha fatto su altri pianeti e in cui gli unici messaggi che arrivano dalle zone centrali sono soggetti alla pulizia imperiale. Prima della crudeltà c’era la manipolazione, sottolinea la serie.
Non a caso le quattro stagioni ci mostrano un progressivo inasprimento degli attacchi imperiali e degli scontri, una volta che i piani di Palpatine si fanno sempre più cupi e le voci contrarie ogni giorno più percettibili e numerose. Nel corso di quattro stagioni tutti i protagonisti e molti comprimari evolvono con l’avanzare delle storie, crescono, soffrono, fanno errori e imparano da essi o, quanto meno, ci provano. Di certo ognuno di loro giungerà alla fine ben diverso da com’era stato introdotto. Dave Filoni si dimostra abile nel gioco di incastri e citazioni, e utilizza loro e altri personaggi conosciuti solo nella misura in cui questi siano funzionali alla storia, non contraddicano le vicende raccontate altrove e, soprattutto, vengano a loro volta arricchiti e resi più completi..)
7- A STAR WARS STORY: ROGUE ONE
(A Star Wars Story: Rogue One, di Gareth Edwards. 2016)
(E’ il primo film della serie Star Wars Anthology, quinto nella cronologia ufficiale perchè ambientato poco prima di Una Nuova Speranza.)
Scritto da Chris Weltz e Tony Gilroy e diretto da Gareth Edwirds
Lo scienziato Galen Erso, dopo aver lavorato per anni per l’Impero Galattico, si è ritirato sul pianeta Lah’mu, dove vive insieme alla moglie Lyra e alla figlia Jyn Erso. Galen viene raggiunto dal Direttore imperiale Orson Krennic, che uccide Lyra e costringe lo scienziato a completare la progettazione della Morte Nera, una grande stazione spaziale capace di distruggere interi pianeti.
Jyn riesce a fuggire e viene salvata dal ribelle Saw Gerrera. Tredici anni dopo, Galen Erso convince Bodhi Rook, un pilota imperiale, a portare a Saw Gerrera un messaggio per informarli dell’esistenza della Morte Nera. Jyn, ormai adulta, viene fatta evadere da una prigione imperiale dai ribelli, che vogliono usarla per rintracciare Galen e ucciderlo, impedendo così che l’arma venga completata.
Jyn, insieme all’ufficiale ribelle CassHanAndor e al droide K–2SO, si reca sul pianeta Jedha per incontrare Gerrera, che le mostra il messaggio inviato da Galen; nel messaggio lo scienziato rivela di aver deliberatamente inserito una vulnerabilità nel reattore centrale della Morte Nera che, se colpito, provocherebbe la distruzione dell’intera stazione.
Nel frattempo il Governatore Tarkin incontra Krennic a bordo della Morte Nera ed esprime i suoi dubbi sull’effettiva potenzialità dell’arma. Krennic dimostra il potere della Morte Nera distruggendo Jedha City; Jyn e il suo gruppo, a cui si sono aggiunti il monaco cieco Chirrut Îmwe e il guerriero Baze Malbus, sono costretti a fuggire, mentre Saw, stanco di una vita di battaglie, si lascia morire nella distruzione. Tarkin decide di prendere lui stesso il controllo della stazione, usando come scusa le falle nella sicurezza avvenute sotto il comando di Krennic.
Rook conduce Jyn sul pianeta Eadu, dove si trova un centro di ricerca imperiale in cui lavora Galen. Contemporaneamente Krennic si incontra con Galen, che rivela di aver tradito l’Impero. I ribelli attaccano il centro di ricerca, provocando la morte di Galen fra le braccia della figlia, la quale poi fugge col gruppo. Krennic si reca su Mustafar per informare Darth Vader, per poi andare su Scarif ordinando di analizzare tutte le informazioni raccolte da Galen negli anni, per scoprire cosa egli abbia inviato all’Alleanza Ribelle e riabilitare in tal modo il proprio nome.
Jyn, nella base ribelle su Yavin 4, propone all’Alleanza Ribelle di sottrarre i piani di progettazione della Morte Nera ai database imperiali su Scarif, ma il comando ribelle, in assenza di vere prove per verificare il racconto di Jyn, respinge il piano. Jyn raduna un gruppo di volontari per recarsi segretamente su Scarif; utilizzando il nome in codice “Rogue One”, il gruppo riesce a eludere i controlli e a fuggire a bordo di un’astronave rubata.
Arrivati su Scarif, Jyn, CassHane K-2SO si infiltrano nel complesso e rubano i piani, mentre gli altri ribelli, guidati da Baze e Chirrut, attaccano le truppe imperiali come diversivo. Saputo del piano di Jyn, l’Alleanza Ribelle decide di correre in suo aiuto e fornirle supporto.
Mentre Jyn e CassHantrovano i piani, K-2SO deve sostenere l’attacco delle forze di sicurezza della base, allertate dell’intrusione: per salvare gli amici, il droide si sacrifica e chiude fuori gli imperiali. Deciso a prendere in mano la situazione, Krennic si reca con due soldati per un’entrata alternativa, scatenando una sparatoria al termine della quale CassHanviene ferito gravemente e Jyn è costretta ad abbandonarlo per arrivare alla cima della base per trasmettere i dati.
Anche sul resto del pianeta e nello spazio le cose non vanno meglio, in quanto i ribelli, inizialmente in vantaggio grazie al fattore sorpresa, cadono uno dopo l’altro. Per riuscire a inviare i piani dalla navetta in cui si trova, Bodhi deve riuscire a collegarsi con le forze ribelli nello spazio tramite un trasmettitore, che però deve essere attivato dall’esterno. Essendo il più vicino, Chirrut va ad attivare il trasmettitore, nonostante le proteste di Baze: l’operazione riesce, ma poco dopo, viene colpito da una esplosione provocata dallo squadrone della morte di Krennic, sceso nel frattempo in battaglia.
Grazie al suo sacrificio, Bodhi riesce a collegarsi con l’ammiraglio Raddius della flotta stellare, ordinandogli di aprire un varco per permettere a Jyn di trasmettere i dati: la trasmissione riesce, ma in quel momento una granata entra nella navetta uccidendo il pilota. Assistendo da lontano all’esplosione e vedendosi morire fra le braccia Chirrut, un infuriato Baze, stermina lo squadrone di Krennic, ma venendo a sua volta ucciso dai soldati.
Mentre Raddius con un’astuta manovra militare riesce ad aprire il varco richiesto, Jyn raggiunge la sommità della base militare, su cui si trova l’antenna necessaria per trasmettere i piani. In quel momento però le si para davanti Krennic, deciso a ucciderla e a impedire la trasmissione dei piani: inaspettatamente però viene ferito da Cassian, sopraggiunto in quel momento. Sconfitto l’avversario, i due trasmettono i dati.
Venuto a conoscenza dell’attacco ribelle, Tarkin decide di utilizzare la Morte Nera per distruggere il complesso su Scarif ed eliminare in tal modo qualsiasi minaccia, cancellando ogni traccia dell’errore. Il raggio mortale uccide Krennic e qualsiasi soldato imperiale o ribelle sopravvissuto ai tremendi scontri. Raggiunta la spiaggia, Jyn e CassHanosservano la tremenda esplosione e, consapevoli di aver contribuito alla futura sconfitta dell’Impero, si abbracciano lasciandosi travolgere dall’esplosione che distrugge il pianeta.
Dallo spazio, Raddius assiste impotente all’esplosione e, elogiando i soldati caduti, ordina la ritirata. La sua nave ribelle viene però assaltata dai soldati imperiali guidati da Darth Vader. Un gruppo di ribelli riesce a fuggire a bordo di una corvetta corelliana, portando con loro i piani rubati.
I piani vengono affidati alla Principessa Leila di Alderaan, convinta che tali informazioni daranno una nuova speranza all’Alleanza Ribelle.
(Gareth Edwards –coadiuvato da Gilroy- riesce a rifunzionalizzare i ridondanti riferimenti alla prima trilogia. Rogue One è un episodio indipendente che riporta in superficie il piacere dell’invenzione, un po’ come il -produttivamente successivo, cronologicamente precedente – Solo: e prosegue il controverso accerchiamento del film del 1977 come testo sacro da rivenire alla stregua di una reliquia, con le auratiche apparizioni dei personaggi principali che da sole ricreano l’esperienza di quella galassia lontana lontana che tutti amano. Un film che dimostra l’incredibile forza di quei luoghi immaginari: quelle atmosfere, quella musica, quelle astronavi, quei tramonti, quei deserti e quei costumi significano ancora molto e tendono a fare di ogni oggetto o situazione un feticcio da idolatrare e un riferimento da interpolare. Ma c’è anche altro, perché Edwards tenta di forzare questo dispositivo nostalgico attraverso le sacrosante armi del genere, come il war e l’heist movie.)
8- EPISODIO IV, UNA NUOVA SPERANZA
(Star Wars, di George Lucas, 1977)
(Guerre Stellari, in originale Star Wars, successivamente rinominato Star Wars Episodio IV, Una Nuova Speranza, è il primo film della fortunata saga ideata da Lucas. Il film compone la prima parte della trilogia originale con gli episodi IV, V e VI, alla quale è seguita la trilogia prequel con gli episodi I, II e II, e in seguito dalla trilogia sequel con gli episodi VII, VIII e IX. È il primo film prodotto e girato, e il sesto seguendo l’ordine cronologico.)
Scritto e diretto da George Lucas.
Sono trascorsi diciannove anni dalla fondazione dell’Impero Galattico. Dal palazzo del Centro Imperiale, il malvagio Imperatore ha rafforzato il suo potere sulla Galassia nelle vesti di monarca assoluto, e il suo allievo, Dart Vader, Signore dei Sith (la cui vera identità è celata a tutti) seguace del lato oscuro della Forza e capo della Flotta Stellare Imperiale, è impegnato a spezzare le ultime resistenze.
L’Impero ha però trovato un tenace nemico nell’Alleanza Ribelle, composta dai senatori, dai governi e dalle forze armate planetarie dei mondi rimasti fedeli alla Repubblica Galattica, che si sta rinforzando sempre di più grazie anche ai successi diplomatici della giovane Principessa Leila. Scoperta l’astronave della principessa, la Tantive IV, i soldati imperiali irrompono al suo interno in cui scoppia una battaglia con i ribelli che vengono trucidati e successivamente, dal fumo della battaglia Vader fa la sua prima apparizione e la Principessa Leila viene catturata dalle forze imperiali. Prima che i soldati dell’esercito imperiale conquistino la sua astronave, però, Leila riesce a trasmettere un messaggio nella memoria del piccolo droide astromeccanico C1–P8 che, accompagnato dal droide protocollare D–3BO, sale su un guscio di salvataggio e giunge sul torrido e desertico pianeta Tatooine alla ricerca di Obi–Wan Kenobi, un cavaliere Jedi.
I due droidi vengono tuttavia catturati dai jawa, piccoli umanoidi rottamai, e venduti a Owen Lars, un agricoltore che vive insieme alla moglie Beru e al giovane nipote Luke Skywalker, il quale scopre la loro provenienza e la loro necessità di incontrare il vecchio Obi–Wan Kenobi, che conosce da molti anni col nome di Ben, un vecchio ritenuto da tutti solo uno stregone pazzo che vive da eremita.
Quando C1-P8 fugge per cercare da solo Obi–Wan, Luke e D–3BO lo inseguono a bordo di un landspeeder e durante l’attacco dei Sabbipodi vengono salvati proprio dall’anziano Cavaliere Jedi, che riceve il messaggio di aiuto della principessa rapita e i piani rubati dai ribelli della Morte Nera, una stazione spaziale da combattimento grande come una luna e con una potenza di fuoco tale da distruggere un intero pianeta.
Luke apprende dal vecchio Obi–Wan di suo padre, un allievo esemplare, un grande amico, un ottimo guerriero e pilota che era stato ucciso da Dart Vader. Questi, che era stato allievo di Kenobi prima di volgersi al male, aiutò l’Impero a dare la caccia ai cavalieri Jedi e a distruggerli. In seguito Obi–Wan dona a Luke la spada laser (l’arma degli Jedi) appartenuta a suo padre, dicendogli che lui stesso avrebbe voluto che la prendesse non appena avesse raggiunto l’età giusta. Tornando a casa il ragazzo scopre che le truppe d’assalto imperiali hanno inseguito i droidi e, non trovandoli, hanno bruciato vivi Owen e Beru nella loro fattoria, ridotta in cenere. Luke, ormai privo di ogni motivo per restare su Tatooine, accetta di seguire Obi–Wan alla volta di Alderaan e di apprendere la dottrina Jedi.
I fuggitivi giungono al porto spaziale di Mos Eisley alla ricerca di un’astronave su cui imbarcarsi per raggiungere Alderaan e riuscendo a entrare grazie ai poteri di Kenobi che convince le guardie imperiali a farli passare. Poco dopo raggiungono una taverna piena di alieni e umanoidi provenienti da diversi pianeti della Galassia; due di questi, i balordi Cornelius Evazan e Ponda Baba, provocano e aggrediscono Luke che viene salvato da Ben che mozza un braccio a Baba con la spada laser, dimostrando la sua maestria nell’uso di tale arma. Finalmente i due sembrano aver trovato l’aiuto necessario in Han Solo, che è pilota del Millennium Falcon e col suo amico e copilota Chewbecca, uno wookiee alto più di due metri, lavora come contrabbandiere al soldo del potente gangster Jabba the Hutt, col quale è pesantemente indebitato e che ha messo una taglia su di lui. Infatti, prima di andarsene, s’imbatte nel cacciatore di taglie Rodiano Greedo, il quale gli punta un blaster chiedendogli i soldi che doveva a Jabba. Han gli spara da sotto il tavolo uccidendolo, per poi pagare il barista Wuher e scusandosi “per aver sporcato”. Han quindi esce dal locale per raggiungere l’hangar in cui è ormeggiata l’astronave e partire insieme al gruppo con il Falcon, riuscendo a seminare sia le guardie imperiali inviate a catturarli sia due cacciatorpedinieri stellari che tentano di intercettarli appena fuori dal pianeta.
Sulla Morte Nera, frattanto, lo spietato Governatore Tarkin minaccia la Principessa Leila, condotta prigioniera sulla stazione: se lei non rivelerà la posizione della base da cui l’attacco alla flotta imperiale ha avuto luogo, lui impartirà l’ordine di distruggere il pianeta Alderaan, nel cui sistema sono già giunti da poche ore. Leila rivela così la notizia (poi rivelatasi falsa) secondo cui la base è sul pianeta Dantooine, situato nell’Orlo Esterno della Galassia (dove in realtà si trovano le rovine di una base abbandonata da tempo). Tarkin, con efferata spietatezza, impartisce ugualmente l’ordine di distruggere Alderaan, dato che Dantooine è troppo lontano perché la notizia della sua distruzione possa seminare il terrore tra i ribelli.
Subito dopo la distruzione del pianeta, il Millennium Falcon raggiunge il campo di asteroidi da essa creato, venendo catturato con un raggio traente dalla Morte Nera. La nave viene condotta in un hangar e per evitare di essere scoperti Obi–Wan, Luke, Han, Chewbecca e i droidi si nascondono nei compartimenti segreti della nave usati per il contrabbando. Mentre il Maestro Jedi è impegnato a disattivare il generatore del raggio traente al fine di consentire la fuga al Falcon, Luke e Han scoprono che la Principessa Leila è prigioniera in una cella a bordo della nave. Travestitisi da assaltatori imperiali e fingendo di dover trasferire un prigioniero (Chewbecca), si dirigono nell’area di detenzione. I tre si ritrovano a combattere contro i soldati di guardia nella sala comunicazioni che non credono alla confusa spiegazione data da Han Solo. Han cerca di dialogare con la sala controllo, messa in allarme dagli spari, ma alla fine, non sapendo che dire, spara al comunicatore pronunciando la celebre frase: “conversazione noiosa comunque”. Poco dopo Luke trova Leila e riescono a liberarla per poi essere intrappolati in una fossa con dei rifiuti (in cui si sono gettati per sfuggire ai soldati intervenuti per catturarli), perseguitati da un mostro tentacolare (una Dianoga). I quattro sembrano essere spacciati per via della pressa per lo schiacciamento dei rifiuti della fossa che si attiva e che viene bloccata da C1-P8 che riesce a forzare il computer che controlla i sistemi di bordo della Morte Nera. I tre ne escono indenni, ma raggiunti dai soldati imperiali devono dividersi. Luke e Leila si ritrovano rinchiusi dietro una porta (poiché dietro di essa si trova una truppa imperiale) con di fronte un pozzo di servizio che porta direttamente al centro della Morte Nera. Luke uccide alcuni soldati alla porta di fronte per poi raggiungerla con un rampino prima che la porta si riapra. Han e Chewbecca si trovano inseguiti da una truppa imperiale da loro attirata per far scappare Luke e Leila.
Intanto, per la prima volta dopo molti anni, Obi–Wan e Dart Vader si incontrano nuovamente, affrontandosi in un duello nel quale il vecchio maestro soccombe (per consentire a Luke e gli altri di fuggire), scomparendo dinanzi ai suoi occhi per divenire un tutt’uno con la Forza, lasciando solo la sua spada laser e la sua tunica sul pavimento. Luke vede la scena e, disperato per la perdita del Maestro, uccide alcuni dei soldati imperiali che assistevano allo scontro, ma inizia a percepire la voce di Obi–Wan che gli dice di correre verso il Falcon per fuggire.
Han, Luke, Leila, Chewbecca, C1–P8 e D-3BO fuggono a bordo del Millennium Falcon dopo aver affrontato alcuni caccia imperiali, ma sono coscienti di essere stati lasciati andare perché l’Impero possa identificare una base da attaccare. Giunti sulla quarta luna del pianeta Yavin, si riuniscono agli altri soldati ribelli e si preparano ad attaccare la Morte Nera, il cui reattore principale è abbastanza poco protetto da poter essere distrutto in un’azione audace di un piccolo caccia, causando una reazione a catena che farà esplodere l’intera stazione spaziale. Appena la Morte Nera giunge presso il sistema del pianeta, viene attaccata dai piloti ribelli a bordo dei loro caccia stellari Ala-X e Ala-Y che, abbastanza piccoli per sfuggire ai turbolaser e alle doppie torrette incorporate della Morte Nera, vengono abbattuti dalle pattuglie di caccia stellari TIE comandate personalmente da Dart Vader; tra le vittime figura anche Biggs Darklighter, amico d’infanzia di Luke. Ora quest’ultimo, tra i pochi piloti ribelli superstiti, è l’unico pilota che si trovi nella condizione di attaccare il reattore. Nel corso di una disperata corsa nel canalone equatoriale della Morte Nera il suo caccia viene individuato da Dart Vader che decide di intervenire personalmente.
Luke all’ultimo momento ode la voce del defunto Obi–Wan che lo convince ad attaccare usando come guida solo la Forza e non il computer d’attacco dell’astronave. Vader capisce che la Forza è potente nel ragazzo, ma un istante prima che possa abbattere il caccia di Luke, il suo TIE viene danneggiato dal Millennium Falcon pilotato da Han Solo, ritornato ad aiutare l’amico. Vader perde il controllo della sua navicella, che va alla deriva nello spazio. Luke può fare fuoco e i suoi siluri finiscono direttamente nel reattore innescando una reazione a catena: la Morte Nera esplode nel momento in cui sta per fare fuoco sulla quarta luna di Yavin. Delle forze Imperiali che ospitava si salva solo Dart Vader, che con il suo caccia sfugge nell’oscurità dello spazio. Tornati sulla quarta luna di Yavin, i ribelli celebrano la vittoria con Leila che premia Luke e Han con una medaglia per il loro coraggio, mentre C1–P8 (danneggiato durante la battaglia di Yavin) viene completamente riparato.
Anche se hanno ottenuto una vittoria importante, la battaglia dei ribelli contro il potente e temuto Impero è appena cominciata.
(Quello che affascina nell’epopea fantascientifica ideata da Lucas, merito tuttora ineguagliato all’interno del cinema popolare contemporaneo, è la straordinaria capacità di rimescolare generi innumerevoli, senza far pesare influenze e citazioni, ma riuscendo anzi a creare qualcosa che pur essendo reminescente del passato, suoni come fresco e originale. Così il codice d’onore dei samurai dei capolavori di Kurosawa, regista prediletto di Lucas, che arriverà a produrre il suo Kagemusha nel 1980, diventa anche quello dei cavalieri Jedi protagonisti della saga spaziale, così come i loro combattimenti con le spade laser richiamano nemmeno troppo lontanamente La sfida del samurai. Ancora: la coppia di droidi C-3PO (modellato sul dorato robot femmina di Metropolis di Lang) e C1-P8 si rifà ai due servi de La fortezza nascosta (sempre di Kurosawa), il percorso di crescita del protagonista Luke Skywalker, così come la sua desertica terra natia, il pianeta Tatooine, è quello classicamente formativo del cinema fordiano (così come arriva da Sentieri Selvaggi la sequenza della scoperta della casa bruciata degli zii) o di molti capisaldi del cinema western).
9- EPISODIO V: L’IMPERO COLPISCE ANCORA
(The Empire Strikes Back, di Irvin Kersher, 1980)
(L’Impero Colpisce Ancora, anche noto come Star Wars Episodio V: L’Impero Colpisce Ancora, è il secondo film prodotto e il settimo nella cronologia interna, solo prodotto da George Lucas. È ambientato tre anni dopo le vicende raccontate nel precedente Guerre Stellari: Una Nuova Speranza. Lucas decise di non dirigere il film perché vessato dalla supervisione del suo impero in costante crescita e dalla riorganizzazione della Lucasfilm, affidando la regia a Kersher e tenendo per sé la supervisione della sceneggiatura, del casting, del set, delle scenografie e degli effetti speciali. Kersher era il professore di Lucas alla USC School of Cinematic Arts, e all’inizio rifiutò l’incarico pensando di non poter girare un’opera migliore di Guerre Stellari.)
Diretto da Irvin Kersher, scritto da Lawrence Kasdan e Leigh Brackett
Sono trascorsi tre anni dalla battaglia di Yavin e le forze dell’Alleanza Ribelle, capeggiate da Luke Skywalker, Leila Organa, Han Solo, Chewbecca, D-3BO e C1-P8 sono costrette a rifugiarsi sul gelido pianeta Hoth per sfuggire alla persecuzione da parte delle armate imperiali. Queste, guidate dal malvagio Dart Vader, sono decise a stroncare una volta per tutte i focolai di ribellione, soprattutto dopo la distruzione della Morte Nera. Pur di catturare i suoi nemici, Vader ha inviato ai più remoti confini dello spazio dei droidi-sonda e ha preso al proprio servizio un drappello di cacciatori di taglie, tra cui spicca l’abile Boba Fett, desiderosi soprattutto di catturare Han, sul quale il perfido criminale Jabba the Hutt ha posto una taglia. Durante una ricognizione Luke viene attaccato da un wampa, un pericoloso animale alieno delle nevi, ma riesce a sfuggirgli tagliandogli un braccio con la vecchia spada laser di suo padre, donatagli dal suo defunto maestro Obi–Wan Kenobi, che, in forma spirituale, gli compare poco dopo per dirgli di andare sul pianeta Dagobah per farsi addestrare dal misterioso maestro Yoda.
Alla base, Leila e Han non fanno che battibeccare tra di loro e, quando Luke viene riportato alla base, Leila lo bacia per infastidire Han, che malcela la gelosia. Poco dopo, le basi ribelli vengono individuate da un droide-sonda imperiale atterrato sul pianeta. Dart Vader, ricevute le informazioni dal droide, invia un nucleo di truppe per sferrare l’attacco. Scoppia la battaglia di Hoth: assaliti in forze, i ribelli tentano di opporre resistenza e riescono a distruggere alcuni AT-AT imperiali ma, di fronte alla potenza del loro attacco, sono costretti a lasciare il pianeta a bordo delle loro astronavi, con l’obiettivo di riunirsi. Leila, Han, Chewbecca e D-3BO scappano a bordo del Millennium Falcon, mentre Luke e C1-P8, anziché recarsi al rendez-vous ribelle, fanno rotta a bordo di un Ala-X verso Dagobah, pianeta sul quale Luke viene istruito dall’anziano Yoda, inizialmente restio, ma infine convinto da Obi-Wan. Il maestro Jedi insegna a Luke le vie della Forza ma capisce che il ragazzo è impaziente e non abbastanza convinto dei propri mezzi.
Durante il viaggio, Leila e Han continuano a bisticciare e, in un momento d’intimità, si scambiano un bacio fugace. Il gruppo arriva alla Città delle nuvole, la capitale volante del pianeta Bespin e grosso centro industriale amministrato da Lando Calrissian, un amico di vecchia data di Han. Essi però ignorano di essere spiati da Boba Fett. Subito dopo il loro arrivo, Lando li consegna a Vader che ha deciso di utilizzarli come esca per tendere una trappola a Luke. Lando cerca di spiegare a Han e Leila di essere stato costretto a tradirli per evitare che l’Impero occupasse la sua città. Su Dagobah, Luke, diventato sensibile ai richiami della Forza, avverte che i suoi amici sono in pericolo e parte a salvarli nonostante l’ammonimento di Yoda, che gli aveva consigliato di terminare l’addestramento. Una volta catturato, Vader ha intenzione di tenere Luke in ibernazione nella grafite e sceglie Han per testare il processo. Prima che venga ibernato, Leila gli confessa il suo amore. Han viene così ibernato in una lastra di grafite e Vader lo cede a Boba Fett, che vuole portarlo da Jabba the Hutt per riscuoterne la taglia. Lando, pentito del proprio tradimento, aiuta Leila e gli altri a scappare.
Nel frattempo Luke arriva alla Città delle Nuvole, cadendo nella trappola tesagli da Vader; i due ingaggiano quindi un duello con le spade laser. Al termine del duello, Vader riesce a mozzare la mano destra a Luke, ma anziché ucciderlo gli offre di governare la galassia insieme a lui ma Luke rifiuta, e Vader per convincerlo gli rivela di essere suo padre. Incredulo, Luke urla di dolore e rabbia. Non avendo altra scelta, si lancia giù nel condotto d’aria, verso quella che crede sia una morte certa, fino a raggiungere un sistema di tubi che lo espelle all’esterno. Ormai privo di forze, indolenzito, pieno di lividi, graffi e ferite, riesce soltanto ad aggrapparsi con le gambe a delle antenne poste sotto la pancia della Città delle Nuvole, per poi lanciare un appello telepatico che viene sentito da Leila, la quale convince Chewbecca, in quel momento al comando del Millennium Falcon, a tornare indietro a raccoglierlo. Ormai fuori pericolo, Luke viene preso a bordo di una fregata medica ribelle dove gli viene impiantata una mano artificiale. Mentre Luke, Leila, C1–P8 e D-3BO guardano fuori dal centro medico verso la galassia, Lando e Chewbecca partono alla volta del pianeta Tatooine per trovare il palazzo di Jabba the Hutt dove viene tenuto Han.
(Il film, pur essendo un sequel, non è affatto un’opera interlocutoria, ma un vero e proprio inizio dopo che il film precedente concludeva la sua storia -seppure in modo parziale e velato. Iniziai quindi la mitologia della “lotta all’Impero Galattico”, i protagonisti si separano e parte un nuovo “viaggio dell’eroe”, centrandosi non tanto sulla storia ma sulla creazione delle basi per il finale che era ormai previsto per l’opera successiva, Il Ritorno Dello Jedi. Viene poi introdotto un personaggio chiave dell’intera saga, Yoda, e lo spettro visivo dell’intera narrazione si amplia grazie a Kasdan e all’inserimento di nuove ambientazioni. Il film, lavorando sulla complessità narrativa dell’epica lucasiana, ne conferma la caratteristica principale, ovvero quella di epopea visiva per raccontare i personaggi a partire dai luoghi. Tutto questo senza dire che il finale contiene una delle scene più archetipiche del cinema e della narrativa moderna: “I’m your father” suona allora come un proclamo, perché L’Impero Colpisce Ancora diventa il padre di tutti fi sequel. )
10- EPISODE VI: IL RITORNO DELLO JEDI
(Return Of The Jedi, di Richard Marquand, 1983)
(Il Ritorno Dello Jedi, conosciuto anche come Star Wars Episodio VI: Il Ritorno Dello Jedi, è il terzo film ad essere girato e prodotto, ma l’ottavo nell’ordine cronologico interno. È l’ultimo film della trilogia originale, alla quale è seguita a livello produttivo la trilogia prequel -episodi I, II, III- e la trilogia sequel -episodi VII, VIII e IX-.)
Diretto da Richard Marquand, scritto da George Lucas e Lawrence Kasdan.
Circa sei mesi dopo la cattura di uno dei comandanti dell’Alleanza Ribelle Han Solo, la principessa Leila Organa, Luke Skywalker (che ha ormai quasi concluso il suo apprendistato come Cavaliere Jedi), Chewbecca, Lando Carlissian, C1-P8 e D-3BO si recano sul pianeta Tatooine per salvare Han, tenuto prigioniero in una lastra di grafite dal potente e malvagio criminale Jabba the Hutt nel suo palazzo.
I primi a entrare nell’edificio sono C1-P8 e D-3BO, che informano Jabba che Luke ha intenzione di venire per contrattare il rilascio di Han (che il gangster però non intende affatto concedere), e vengono dati in regalo al gangster da Luke, quale “segno di buona volontà”. Poco dopo Leila, travestita da cacciatore di taglie sotto il nome Boushh, si reca nel palazzo con la scusa di consegnare Chewbecca a Jabba. Durante la notte, sgancia dalla parete della sala del trono del malvivente il blocco di grafite e libera il suo amato Han. Jabba sorprende i due amanti, fa imprigionare Han insieme a Chewbecca e aggiunge Leila al suo harem di schiave.
Il giorno seguente Luke viene a parlamentare con Jabba, che però tenta di darlo in pasto al terrificante rancor che abita nelle grotte sotto al palazzo. Luke riesce, con uno stratagemma, ad uccidere il mostro e Jabba, infuriato, fa allora portare nel deserto i prigionieri per farli divorare dal Sarlacc, una creatura delle sabbie che si dice impieghi migliaia di anni per digerire le sue vittime. Luke tuttavia, avendo previsto questa possibilità, ha approntato un piano d’emergenza; C1 infatti custodisce dentro di sé la nuova spada laser dell’aspirante Jedi, mentre il loro amico Lando Carlissian si è infiltrato tra gli scagnozzi di Jabba. Quando sta per essere gettato nel pozzo del Sarlacc, Luke si libera prendendo al volo la spada e insieme a Lando libera Han e Chewbecca sconfigge gli uomini dell’Hutt. Mentre Luke sale sul galeone a vela di Jabba per salvare Leila, il cacciatore di taglie Boba Fett tenta di fermare i prigionieri, ma Han, con un colpo casuale (è infatti ancora cieco per via del congelamento nella grafite), colpisce il suo jetpack, facendolo precipitare nelle fauci del Sarlacc. Approfittando della confusione, Leila usa la catena con cui Jabba la lega a sé per strangolarlo a morte, per poi fuggire insieme ai suoi amici prima che il galeone a vela salti in aria.
Mentre i suoi compagni partono alla volta della base delle truppe ribelli, Luke si reca sul pianeta Dagobah per concludere i suoi studi sotto la guida del Maestro Jedi Yoda. Questi però è giunto quasi alla fine della sua esistenza (ha la veneranda età di 900 anni) e poco dopo aver informato Luke di avergli trasmesso tutte le fondamentali conoscenze Jedi, muore. Un Luke addolorato e scoraggiato incontra subito dopo lo spirito del suo primo maestro Obi-Wan Kenobi, il quale gli rivela il segreto sulla famiglia Skywalker cui Yoda accennava: egli non è il solo figlio dello Jedi rinnegato Anakin Skywalker, ovvero il Signore Oscuro dei Sith Dart Vader, ma ha una sorella gemella, che altri non è che Leila. Obi-Wan lo informa anche che non potrà sfuggire a un nuovo duello col padre e che deve fare attenzione ai suoi sentimenti verso Leila, nobili ma anche sfruttabili dall’Imperatore.
Lasciato Dagobah, Luke partecipa insieme ai suoi compagni a una riunione dell’Alleanza Ribelle, durante la quale la senatrice Mon Mothma e l’ammiraglio Ackbar rivelano di avere scoperto che l’Impero ha iniziato la costruzione di una seconda Morte Nera, ancora più potente della prima che, se completata, assicurerebbe all’esercito imperiale la vittoria sulla Ribellione. Perché la flotta ribelle possa distruggere la stazione occorre però disattivarne lo scudo spaziale di protezione, la cui fonte d’energia si trova sulla luna boscosa di Endor (nel film indicato spesso come “pianeta rifugio”).
L’attacco al generatore di energia dello scudo viene condotto da un commando guidato da Han e comprendente anche Luke e Leila. Appena giunti sulla luna boscosa, che si rivelerà abitata dai pacifici ewok, i soldati ribelli si scontrano con alcune truppe imperiali, che Luke e Leila inseguono a bordo di alcuni speeder rubati. Durante lo scontro Leila cade dal veicolo e viene catturata da un guerriero ewok, che insieme ad alcuni suoi compagni intercetta l’intero commando. Gli ewok tuttavia scambiano D-3BO per una loro divinità e ben presto accettano di collaborare con l’Alleanza Ribelle. Quella sera stessa Luke rivela a Leila di essere suo fratello e che entrambi sono figli di Dart Vader.
Il giorno seguente Luke si consegna a Vader, che lo conduce a bordo della Morte Nera, per consentire all’Imperatore, suo spietato maestro, di convertire il ragazzo al Lato Oscuro della Forza. Mentre la flotta ribelle guidata dall’ammiraglio Ackbar e da Lando (per l’occasione alla guida del Millennium Falcon, sua ex nave) attacca la Morte Nera e i soldati di Solo assaltano il generatore energetico, facendo scoppiare la battaglia finale su Endor, l’Imperatore tenta di evocare in Luke rabbia sufficiente da portarlo nel Lato Oscuro, rivelandogli che in realtà le armi della Morte Nera sono già operative e che il generatore è protetto da una grossa squadra di truppe scelte. È stato infatti lo stesso Imperatore a permettere che la Ribellione scoprisse le informazioni sulla nuova Morte Nera, in modo che l’attacco dei ribelli si trasformasse in una trappola letale per questi ultimi. La battaglia difatti inizia molto presto a volgere al peggio per l’Alleanza, duramente attaccata nello spazio e in inferiorità numerica sulla luna boscosa. L’Imperatore riesce a indurre Luke ad assalirlo con la spada laser, facendogli ingaggiare un duello mortale con Vader. Luke tiene testa al padre, riuscendo a scalciarlo dalla scalinata del trono dell’Imperatore. Luke dice di non voler combattere ma Vader lo attacca comunque. Il ragazzo salta su una passerella ribadendo di avvertire il bene che è in suo padre ma Vader lo avverte di non sottovalutare il potere del lato oscuro della forza e lancia la spada, dividendo in due la passerella. Luke si nasconde sotto la piattaforma del trono. Vader, mentre lo cerca, legge nella mente del figlio e, dopo avere scoperto che Leila è sua figlia, medita di convertirla al Lato Oscuro, qualora Luke non decidesse di unirsi ai Sith. Furioso, Luke aggredisce il padre, costringendolo a indietreggiare fino alla passerella che porta all’ascensore. I colpi di spada di Luke mettono in difficoltà Vader, che infine si accascia sul corrimano della passerella. Luke alla fine ha la meglio e riesce a mozzargli la mano destra. Allora l’imperatore incita Luke a uccidere Vader e a prendere il suo posto. Prima di dargli il colpo di grazia Luke vede le braccia robotiche di suo padre e riprende il controllo di sé e smette di combattere, proprio mentre i soldati ribelli, aiutati dagli ewok, distruggono il generatore lasciando la Morte Nera parzialmente indifesa.
Luke dichiara di non voler cedere alle lusinghe del Lato Oscuro, frustrando i piani dell’Imperatore che decide quindi di ucciderlo colpendolo con dei Fulmini di Forza. L’agonia di Luke, però, non lascia indifferente Dart Vader che con un ultimo sforzo riesce a salvare Luke e a uccidere l’Imperatore gettandolo nel pozzo del reattore. Anakin Skywalker, ormai ritornato al Lato Chiaro, è stato mortalmente ferito, avendo subito le scariche destinate al figlio che hanno danneggiato il supporto vitale inserito nella sua armatura. Luke vuole fuggire col padre, ma Vader/Anakin Skywalker, ormai allo stremo e impossibilitato a muoversi, chiede al figlio di togliergli la maschera per poterlo vedere solo una volta con i suoi veri occhi, morendo poco dopo tra le sue braccia, mentre la stazione orbitante è sotto l’attacco di Lando e del capitano Wedge Antilles. Lando e Antilles riescono nel loro intento, distruggendo il reattore principale della stazione e riuscendo a fuggire in tempo dalla struttura. La seconda Morte Nera esplode nel cielo illuminandolo per qualche minuto. Anche Luke, fuggito con un’astronave imperiale pochi attimi prima dell’esplosione, si ricongiunge con i suoi compagni, poco dopo che Leila ha rivelato a Han di essere la sorella dello Jedi.
Mentre le truppe ribelli festeggiano la loro definitiva vittoria sull’Impero a Endor come nel resto della Galassia, Luke brucia il corpo di Anakin, che si trasforma in un Fantasma di Forza e si riunisce con gli spiriti di Obi-Wan Kenobi e di Yoda nella scena finale.
(Per molti il film più debole della prima trilogia, per tanti altri un finale più che degno. Il Ritorno Dello Jedi è in realtà un solidissimo blockbuster, lontano dall’idea di cinema indipendente del primo film ma con un grande approfondimento dell’idea spirituale alla base della saga. Il risultato è un film molto più asciutto e ragionato dei precedenti, rendendo chiara la struttura ideologica che contrappone ma alla fine fonde insieme il manicheismo occidentale -con la sua divisione netta tra Bene e Male- e l’animismo orientale -una forza che permea ogni essere vivente-. Da sottolineare l’importanza sempre più vasta assunta da Leila, che di film in film conquista uno statuto e un’autonomia che difficilmente verrà replicata nel cinema mainstream. Curiosità: la scena finale, nella quale appare lo spirito di Anakin Skywalker, fu leggermente modificata nella versione che fece lo stesso Lucas negli anni ’90, dove cambiò le fattezze dell’attore originale di Darth Vader, Sebastian Shaw, con quelle di Hayden Christensen.)
11- IL MANDALORIANO
(The Mandalorian, 2020)
(Nel 2019, il regista Jon Favreau crea per la Lucasfilm The Mandalorian, una serie televisiva live-action, che tenta di riprendere il pubblico perso con la terza trilogia che ha avuto responsi non esaltanti soprattutto dal fandom più duro e puro. La prima serie tv in live-action dell’universo di Star Wars è un successo inaspettato ma dovuto, con vicende che si svolgono circa cinque anni dopo quelle narrate in Il Ritorno Dello Jedi e 25 anni prima di Il Risveglio Della Forza.)
Pochi anni dopo la caduta dell’Impero Galattico, nelle remote regioni ai confini della Nuova Repubblica, un solitario cacciatore di taglie chiamato il Mandaloriano svolge il proprio “mestiere” sotto l’egida di una gilda guidata da Greef Karga con sede sul pianeta Nevarro. Il Mandaloriano (chiamato anche col diminutivo “Mando“) fa parte di un gruppo di mandaloriani noto come “la Tribù”, seguaci devoti del Credo di Mandalore, che vive nei bassifondi del pianeta in una quasi completa autosegregazione ed è guidato da una mandaloriana chiamata “l’Armaiola”, la quale si occupa tra le altre cose di creare e riparare armi e corazze dei membri della Tribù.
Mando accetta l’incarico di recuperare per conto di un cliente sconosciuto una creatura, il Bambino, appartenente alla stessa specie di Yoda e capace anch’egli di controllare la Forza, in cambio di un’ingente quantità del prezioso acciaio Beskar. Con l’aiuto dello ugnaught Kuiil, il Mandaloriano trova il Bambino su Arvala-7 e lo sottrae al droide cacciatore di taglie IG-11 (giunto anch’egli per recuperare la taglia sul piccolo). Mentre ritorna alla propria nave Mando scopre che la stessa è stata smembrata dai Jawa per rivenderne i pezzi: con la mediazione di Kuiil essi propongono a Mando di restituirli in cambio di un uovo di mudhorn, una possente e aggressiva bestia cornuta. Durante il combattimento con questa Mando resta quasi ucciso, venendo salvato all’ultimo secondo dal Bambino il quale rivela straordinari poteri telecinetici che gli permettono di sollevare e immobilizzare la bestia, consentendo finalmente a Mando di ucciderla.
Tornato su Nevarro, Mando consegna il Bambino al cliente, che scopre essere un ex ufficiale imperiale a capo di una guarnigione di stormtrooper; poco dopo tuttavia si pente del proprio gesto e torna a recuperarlo, inimicandosi così il suo ex cliente che rimette una taglia sul Bambino.
Il pistolero finisce così braccato dagli altri cacciatori di taglie della sua gilda, i quali iniziano a cercare il Bambino per ottenere la ricompensa, ma riesce a sfuggire grazie all’intervento degli altri mandaloriani della Tribù. Mando, perso il suo posto nella gilda di cacciatori di taglie, si reca su Sorgan, dove intende lasciare in custodia il Bambino in un villaggio sperduto per permettergli una vita tranquilla e al sicuro. Dopo essersi unito alla mercenaria Cara Dune per difendere il villaggio da un’invasione di predoni klatooiniani, Mando è pronto a ripartire, ma il Bambino viene trovato da un cacciatore di taglie e quasi ucciso. Il Mandaloriano decide dunque di portarlo con sé per proteggerlo.
Dopo alcune avventure su Tatooine e su una nave prigione della Nuova Repubblica, Mando torna su Nevarro, dove Greef Karga gli chiede di usare il Bambino come esca per uccidere l’ex ufficiale imperiale, che ha preso possesso della città. Mando decide di lasciare il Bambino con Kuiil e usare la sua culla chiusa come esca durante l’incontro con il vecchio cliente. Dopo il confronto, in cui quest’ultimo perde la vita, Dune, Karga e il Mandaloriano vengono circondati dagli stormtrooper del Moff Gideon, un ex alto ufficiale dell’Impero, vero mandante dell’incarico. Kuiil viene ucciso e il Bambino catturato, ma viene salvato poco dopo da IG-11, che lo stesso Kuiil aveva riprogrammato per proteggerlo. IG-11 riporta il Bambino dal Mandaloriano, il quale viene ferito da Gideon ma grazie al Bambino che usa la Forza per proteggerlo non viene ucciso.
Il gruppo riesce a scappare nei sotterranei e l’Armaiola suggerisce a Mando di riportare il Bambino dai propri simili, e che i suoi poteri sono legati a quelli di un antico ordine di stregoni chiamati Jedi, suggerendo quindi di rivolgersi a loro; nel frattempo, secondo la Via di Mandalore, dovrà occuparsi del Bambino come un padre. All’uscita dei sotterranei il gruppo cade in un’imboscata tesa da un gruppo di assaltatori: allo scopo di salvare gli altri, IG-11 li elimina autodistruggendosi. Dopo uno scontro con Gideon, il cui TIE viene abbattuto da Mando, quest’ultimo riguadagna il suo posto nella gilda di cacciatori di taglie e lascia il pianeta con il Bambino. Gideon, però, è sopravvissuto all’impatto ed esce dai rottami del caccia aprendosi un varco con la spada oscura.
Nella seconda stagione, il Mandaloriano è alla ricerca di altri mandaloriani per ottenere informazioni su dove trovare i simili del Bambino. Torna così su Tatooine dove è stato avvistato un mandaloriano nella cittadina mineraria di Mos Pelgo. Qui incontra lo sceriffo Cobb Vanth che indossa l’armatura appartenuta a Boba Fett: Mando gli chiede quindi di consegnargli l’armatura, non essendo Vanth un mandaloriano. Dopo un rifiuto iniziale, Vanth cede l’armatura a Mando in cambio del suo aiuto per sconfiggere un drago Krayt che attacca la città da parecchio tempo.
Mando, sempre alla ricerca di altri mandaloriani, parte da Tatooine con un passeggero, una madre di una strana specie che trasporta un contenitore con le sue uova e che deve ricongiungersi al marito, il quale sa dove trovare altri mandaloriani. Durante il tragitto, la nave di Mando è attaccata da due X-wing della Nuova Repubblica, visto che Mando è ricercato per aver fatto evadere un prigioniero da una nave della Nuova Repubblica. Mando riesce a sfuggire agli X-wing atterrando su Ilum, ma la sua nave nella fuga viene danneggiata. Mentre ripara la Razor Crest, viene attaccato da ragni giganti, che però vengono uccisi dai due piloti degli X-wing che decidono di lasciare andare Mando visto che lui ha aiutato a catturare altri criminali e salvato la vita ad un membro della nave carceraria.
Mando accompagna il Passeggero dal marito che gli indica la locanda cittadina dove può trovare qualcuno a cui chiedere dove trovare altri Mandaloriani. Un marinaio si offre di aiutarlo ma lo tradisce durante il percorso per rubargli il Beskar; Mando e il Bambino vengono aiutati da tre Mandaloriani tra cui c’è anche Bo–Katan Kryze, che sa dove trovare un Jedi. Lei promette di rivelarglielo se Mando aiuterà i tre Mandaloriani a recuperare delle armi da una nave imperiale. Il gruppo riesce a prendere il controllo della nave: il capitano, prima di suicidarsi, conferma a Bo–Katan che la darksaber di quest’ultima è ancora posseduta da Moff Gideon. Infine, Bo–Katan rivela a Mando dove trovare Ahsoka Tano; Mando e il Bambino partono quindi con la Razor Crest.
Mando torna su Nevarro per fare delle riparazioni alla Razor Crest e aiuta Greef Carga e Cara Dune a far esplodere una vecchia base imperiale ancora in funzione. Dopo aver disattivato il raffreddamento del reattore, si dirigono verso l’uscita ma nella fuga per caso entrano in una stanza dove ci sono dei corpi immersi in un liquido scoprendo così che la base è in realtà un laboratorio. Da un ologramma il Dottore, che in passato aveva fatto degli esperimenti sul Bambino per conto del Cliente, rivela che gli esperimenti con il sangue del Bambino (che tra i donatori ha il livello di midi-chlorian più alto) sui volontari (presumibilmente per renderli sensibili alla Forza) sono falliti; infine il Dottore conclude il messaggio congedandosi da Moff Gideon. Mentre Mando torna in città per riprendere il Bambino e la Razor Crest, Greef Carga e Cara Dune rubano un mezzo di trasporto e fuggono ma vengono inseguiti da dei caccia imperiali. Vengono però salvati da Mando che a bordo della Razor Crest distrugge i caccia. Mando parte con la nave e il Bambino per andare da Ahsoka Tano, ma durante le riparazioni su Nevarro uno dei meccanici fedeli a Moff Gideon ha attaccato un radiofaro sulla Razor Crest per permettere a Gideon di localizzarla.
Mando raggiunge il pianeta Corvus, dove l’ex Jedi Ahsoka Tano è intenta a liberare la città di Calodan, soggiogata dal magistrato Morgan Elsbeth e dalla sua guarnigione. Mando aiuta quindi Ahsoka a riconquistare la città e liberare la popolazione: Ahsoka duella infine con Elsbeth, la quale è armata di una lancia in puro Beskar; vinto il duello, Ahsoka interroga la magistrata domandandole dove si trovi il suo capo, il Grand’ammiraglio Thrawn. Liberata la città, Ahsoka dice a Mando di non poter tenere il Bambino e addestrarlo, ma gli suggerisce di portarlo sul pianeta Tython e di porlo su una roccia al centro di un antico tempio Jedi: lì il Bambino potrà “espandersi” nella Forza e verosimilmente essere percepito da altri Jedi, che potrebbero prenderlo con loro e addestrarlo. Dopo essere entrata in contatto mentale con il Bambino, Ashoka rivela a Mando che il nome del piccolo è Grogu.
Mando porta il Bambino su Tython per farlo “espandere” nella Forza sopra una roccia veggente al centro di una struttura megalitica. Dopo l’arrivo di Boba Fett (accompagnato dalla rediviva Fennec Shand salvata su Tatooine da Fett) per riprendersi la sua vecchia armatura, arrivano sul Pianeta anche due gruppi di Stormtroopers Imperiali mandati da Moff Gideon per prendere il Bambino. Mando, Fett e Shand riescono a sconfiggerli ma poi Gideon dalla sua nave ammiraglia fa sparare alla Razor Crest di Mando che viene così distrutta, poi invia quattro Soldati Oscuri che si impossessano del Bambino. Mando poi restituisce a Fett la sua vecchia armatura quindi Boba e Fennec assicurano a Mando di aiutarlo a ritrovare Grogu come pattuito.
Mando torna su Nevarro dove chiede a Cara Dune -nel frattempo nominata sceriffo del luogo- di aiutarlo a recuperare Migs Mayfeld, condannato ai lavori forzati su un pianeta prigione della Nuova Repubblica, in quale essendo un ex imperiale probabilmente era a conoscenza di un modo per recuperare le coordinate della nave di Moff Gideon. Mayfeld conduce Mando, Dune, Fett e Shand sul pianeta minerario di Morak: Mando e Mayfeld si travestono da piloti imperiali, riescono entrare nel complesso e a ottenere le coordinate. Il gruppo riesce a fuggire, e Mayfeld viene lasciato libero.
Il gruppo riesce a impadronirsi della navetta imperiale con a bordo il dottor Pershing, lo scienziato incaricato di fare ricerche su Grogu. I quattro contattano quindi Bo–Katan Kryze, che si offre di aiutarli a liberare Grogu in cambio della Spada Oscura e dell’incrociatore di Gideon, che intende impiegare per riconquistare Mandalore. Penetrati all’interno dell’incrociatore, riescono a catturare Gideon e a liberare Grogu, ma vengono attaccati dai Soldati Oscuri attivati dal Moff. Mentre il gruppo si trova assediato dai droidi nella plancia dell’incrociatore, le telecamere di sicurezza inquadrano un caccia X-Wing atterrare nell’hangar principale. Un misterioso Jedi si fa largo attraverso i corridoi sterminando i droidi a colpi di spada laser: questi raggiunge la plancia e si rivela essere Luke Skywalker, il quale aveva percepito Grogu che si espandeva da Tython. Si offre quindi di portare il piccolo con sè per addestrarlo; Mando allora si toglie l’elmo e saluta Grogu, promettendogli che prima o poi si incontreranno di nuovo.
Dopo i titoli di coda, su Tatooine, vediamo il vecchio Palazzo di Jabba the Hutt, preso in possesso dai suoi vecchi seguaci sopravvissuti, incluso Bib Fortuna che è ora a capo dell’organizzazione criminale. Sopraggiungono Fennec Shand e Boba Fett che uccidono tutti i presenti e Fett siede sul vecchio trono di Jabba.
(Mandalorian è un road movie spaziale che è anche una ricca antologia di pop culture; e la regia di alcuni episodi affidata a Taika Waititi e Robert Rodriguez si avvicina consapevolmente, senza per questo tradire il loro background artistico, più alle esperienze televisive del brand -come Clone Wars– che ai film delle trilogie moderne, essendo loro stessi figli del Canone di SW avvicinandosi allo spirito della saga originaria, arrivando allo scopo di restituire una dinamica coerente e spontanea. Se co la prima stagione di Mandalorian Favreau e la Disney hanno voluto coscientemente porre le basi per un prodotto solido, non autoreferenziale pur inserito in un solco già noto, ed essere sicuri di avere in mano qualcosa di poco pretenzioso ma affascinante; con la seconda sono andati oltre, mescolando le carte e riplasmato la mitologia fondante. Perché solo dopo aver capito il meccanismo lo si può cambiare senza tradirlo. Dal primo episodio della seconda serie, si mette in chiaro che lo scopo è scavare a fondo nella mitologia di Lucas. Riferimenti alla trilogia letteraria di Aftermath, incursioni da Knights Of The Old Republic, personaggi come Ahsoka Tano e Bo-Katan: Favreau maneggia con disinvoltura la materia, esibendo la sua padronanza con richiami sottili e intelligenti a questo meraviglioso universo espanso, così come è chiaro l’immenso valore produttivo dell’opera che non diminuisce anche quando si strizza l’occhio ad un fan service che però non è mai fine a sé stesso.
N.B: dopo l’ultima apparizione di Grogu, non è ancora chiaro il rapporto che il personaggio abbia con Yoda. Pur avendone le stesse fattezze, non si è mai parlato, né prima né dopo, della razza a cui appartiene il cavaliere Jedi maestro di Han Solo, solo nel Mandaloriano si è accennato ad un popolo a cui dovrebbe appartenere Grogu)
12- STAR WARS RESISTENCE
(The Mandalorian, 2020)
(Resistence è la serie animata creata dallo stesso Dave Filoni di Rebels, ambientata durante gli eventi della trilogia sequel, composta da 40 episodi in due stagioni.)
La serie animata inizia sei mesi prima degli eventi de Il Risveglio Della Forza, salvo poi incrociarsi con gli eventi del film al termine della prima stagione. La seconda ed ultima stagione riprende subito dopo, attraversando Gli Ultimi Jedi e portando fino a L’ascesa Di Skywalker. Resistance ruota intorno a Kazuda Xiono, un giovane pilota che viene reclutato da Poe Dameron nella coraggiosa Resistenza della Nuova Repubblica, sotto la guida del Generale Organa, per spiare la crescente minaccia del sinistro Primo Ordine.
Siamo nello spazio al fianco di Kazuda Xiono un giovane pilota della marina della Nuova Repubblica. Il pilota, insieme ad altri due personaggi, deve consegnare un messaggio alla ribellione ma durante la loro missione sono braccati dal Primo Ordine con a capo il maggiore Elrik Vonreg. I compagni di Kazuda fanno il salto nell’iperspazio mentre lui continua a lottare contro le nuove forze imperiali, venendo salvato da Poe Dameron ( doppiato nella versione originale da Oscar Isaac) che lo condurrà dentro la stessa ribellione capeggiata ancora una volta dalla Principessa Leila Organa.
Kazuda Xiono è originario di Hosnian Prime, sede della Nuova Repubblica, e discende da una famiglia di senatori molti illustri che vorrebbero che il giovane seguisse le loro orme in una carriera illustre nella politica, mentre lui sogna di divenire un pilota. La sua vita cambierà completamente accettando di collaborare con la feccia ribelle alla ricerca di una spia del primo ordine a Castillon, in una piattaforma perduta nell’oceano: Il Colosso sotto il controllo del comandante Doza. Il luogo è famoso per la presenza dei più grandi piloti di tutti i tempi e per le gare aeree tra gli assi assumendo subito grande fascino per il giovane. Per aiutare il ragazzo Poe gli affida il suo Droide Bb–8 e lo fa assumere dall’amico Jarek Yeager nella sua squadra di meccanici composta da Neeku e Tam Ryvora, ma Xiono dovrà impegnarsi molto per diventare un meccanico credibile non sapendo niente di meccanica. Durante la sua esperienza al Colosso il giovane farà nuove amicizie ma incontrerà anche molti ostacoli e difficoltà nella sua missione.
(Attraverso uno stile visivo inedito e differente da tutti i prodotti targati Star wars che sfrutta maggiormente il disegno a tinte pastello invece del classico 2D-3D della computer grafica delle altre serie animate, che rendeva i personaggi alquanto meccanici, lo spettatore è immerso all’interno di lotte aeree piene di pathos in cui assistiamo a scontri tra flotte pirate, navi del primo ordine e guide spericolate. Le lotte, prive di ogni componente Jedi e Sith, sono quasi del tutto ambientate nello spazio riuscendo a mantenere vivida tutta l’emozione della saga originale supportata da immagini spettacolari sotto le note della colonna sonora realizzata per la prima volta da Dylan McGill.)
13- EPISODIO VII: IL RISVEGLIO DELLA FORZA
(Star Wars Episode VII: The Force Awakens, di J. J. Abrams, 2015)
(E’ il primo film della cosiddetta “trilogia sequel”, la terza ad essere prodotta e girata e la terza in ordine cronologico, annunciata in seguito all’acquisto della Lucasfilm da parte di The Walt Disney Company nel 2012, con un notevole successo di critica e pubblico. È il settimo film prodotto, ma la nona opera nell’ordine cronologico interno, ambientato trent’anni dopo de Il Ritorno Dello Jedi. )
Diretto da J. J. Abrams, scritto da Lawrence Kasdan e lo stesso Abrams.
Trent’anni dopo la battaglia di Endor, Luke Skywalker, l’ultimo Jedi, è scomparso. Sia la Resistenza, sostenuta dalla Nuova Repubblica e guidata dal generale Leia Organa, sia il Primo Ordine, nato dalle ceneri dell’Impero Galattico, perlustrano la galassia nel tentativo di trovarlo. Poe Dameron, il miglior pilota della Resistenza, viene mandato su Jakku per recuperare una mappa che si crede conduca a Luke.
Ma anche il Primo Ordine sta cercando di recuperarla; Kylo Ren atterra su Jakku e attacca il villaggio in cui si trova Poe. Quest’ultimo nasconde la mappa nel suo droide, BB-8, e lo manda via. Kylo cattura Poe e ordina agli assaltatori di massacrare gli abitanti del villaggio. Uno degli assaltatori, FN-2187, incredulo di fronte alla brutalità del Primo Ordine, aiuta Poe a fuggire; i due rubano un caccia TIE ma vengono abbattuti e precipitano su Jakku. FN-2187, ribattezzato “Finn” da Poe, sembra essere l’unico sopravvissuto.
Nel frattempo BB-8 viene trovato da Rey, una ragazza che sopravvive vendendo rottami trovati nel deserto e che è in attesa dei suoi genitori. Finn incontra Rey e BB-8, ma i tre vengono attaccati dal Primo Ordine e fuggono a bordo di una vecchia nave abbandonata, il Millennium Falcon.
Han Solo e Chewbecca catturano il Falcon, che era stato rubato loro anni prima. Han rivela che Luke scomparve dopo che uno dei suoi apprendisti passò al lato oscuro. Alla Base Starkiller, un pianeta convertito in una super-arma capace di distruggere interi sistemi stellari, Kylo Ren viene informato dal Leader Supremo Snoke, suo maestro, che l’unico modo per resistere al richiamo del lato chiaro è uccidere suo padre, Han Solo. L’equipaggio del Falcon si reca sul pianeta Takodana per incontrare Maz Kanata, che può aiutare BB-8 a raggiungere la Resistenza.
Nei sotterranei del castello di Maz, Rey trova la spada laser appartenuta a Luke e a Dart Vader e ha una visione indotta dalla Forza. Maz spiega che è prescelta a possedere l’arma ma Rey, spaventata, si rifiuta di toccarla. Maz consegna la spada a Finn, in modo che possa consegnarla alla ragazza quando sarà pronta.
La Base Starkiller, su ordine del generale Hux, distrugge il sistema stellare di Hosnian, sede della Nuova Repubblica. Nel frattempo il Primo Ordine attacca il castello di Maz. La Resistenza, guidata da Poe Dameron, sopravvissuto all’impatto su Jakku, giunge in soccorso, ma Rey viene catturata da Ren e portata a bordo della Base Starkiller.
Kylo tortura mentalmente Rey per cercare di ottenere i dettagli della mappa, ma la ragazza riesce a resistergli. Approfittando dell’assenza di Kylo, Rey fugge usando un trucco mentale Jedi. Intanto Han, Chewbecca, Finn e BB-8 si recano su D’Qar, la base della Resistenza, per ideare un piano per fermare il Primo Ordine, il quale punta la Base Starkiller contro D’Qar. Finn, Han e Chewbecca vengono mandati in missione per sabotare l’arma e permettere agli X-wing della Resistenza di distruggerla.
Il gruppo trova Rey e piazza numerosi esplosivi nella Base Starkiller. Han si confronta con Kylo Ren chiamandolo con il suo vero nome, Ben, e cerca di convincerlo ad abbandonare il lato oscuro, ma Kylo lo uccide con la spada laser. Infuriato, Chewbecca colpisce Ren con la sua balestra laser e innesca gli esplosivi.
I piloti della Resistenza superano le difese del Primo Ordine e attaccano la Base Starkiller, innescando una reazione a catena che fa collassare l’arma. Nel frattempo Kylo insegue Rey e Finn, che lo affronta usando la spada laser di Luke. Finn viene colpito, ma Rey recupera la spada laser e combatte contro Kylo. La ragazza riesce a sopraffare Kylo grazie alla Forza, ma i due vengono separati da una voragine che si apre nel terreno. Snoke ordina al generale Hux di evacuare il pianeta e portare Kylo con sé; Rey, Finn e Chewbecca fuggono invece a bordo del Falcon.
Il gruppo fa ritorno su D’Qar, dove il droide R2-D2, spentosi dal giorno della partenza di Luke, si riattiva e rivela il resto della mappa. Mentre gli infermieri della Resistenza si occupano di Finn gravemente ferito, Rey parte insieme a Chewbecca e R2-D2 a bordo del Falcon per raggiungere Luke su un’isola dello sperduto pianeta Ahch-To, e gli porge la sua spada laser.
(Qualsiasi parola o recensione su Il Risveglio Della forza è un terreno scivoloso. Il film apre la nuova trilogia, attesissima al varco, ed è la prima che non vede un coinvolgimento diretto di George Lucas. In cabina di regia troviamo J. J. Abrams, all’epoca molto in voga dopo l’exploit di LOST, autore discusso e non sempre amato.
Ma il risultato è un film degno del suo complicatissimo compito, quello cioè di intaccare un universo narrativo esaustivo e che ha ormai i contorni di una vera e propria religione pagana. Quello che fa Abrams è a metà strada tra un reboot, un remake e un sequel, e l’ibrido che viene fuori è una sintesi nella quale le prospettive della saga per il futuro trovano un punto d’incontro con le basi del passato, cosa niente affatto scontata.)
14- EPISODIO VIII: GLI ULTIMI JEDI
(Star Wars Episode VIII: The Last Jedi, di Rian Jhonson, 2017)
(Gli Ultimi Jedi, noto anche come Star Wars Episodio VIII: Gli Ultimi Jedi, è il secondo film della terza trilogia: l’ottavo film prodotto e la decima opera nella cronologia ufficiale. )
Scritto e diretto da Rian Jhonson.
La Resistenza, rintracciata dal Primo Ordine, sta evacuando la propria base su D’Qar: Poe Dameron, per guadagnare tempo, decide di distruggere un incrociatore stellare nemico, sacrificando però tutti i bombardieri e venendo degradato dal generale Leia Organa. Su Ahch-To, Rey consegna la spada laser a Luke Skywalker, ma questi la getta via. Dopo avergli rivelato della morte di Han Solo, la ragazza riesce a convincerlo ad addestrarla, ma, seppur estremamente potente, si dimostra insicura e sembra non respingere il lato oscuro.
Nel frattempo l’ammiraglia della Resistenza si ritrova con poco carburante a disposizione; il Primo Ordine riesce a rintracciarla un’altra volta, quindi la Resistenza capisce che i nemici sono dotati di un potente localizzatore a lungo raggio che può essere disattivato soltanto salendo a bordo della loro nave ammiraglia.
Intanto il Leader Supremo Snoke convoca Kylo Ren, confessandosi profondamente deluso per la sua precedente umiliazione e deridendolo per la maschera che porta: accecato dall’ira, il giovane parte per annientare il nemico.
Non appena raggiunge l’incrociatore dove si trova sua madre decide di non far fuoco, ma un altro caccia colpisce la plancia e uccide l’ammiraglio Ackbar e apparentemente anche Leia, che riprende i sensi grazie alla Forza e riesce a tornare sul vascello.
Finn, ripresosi dal coma per il trauma subito, parte alla ricerca dei codici di disattivazione degli scudi della nave di Snoke, per mettere fuori uso il localizzatore del Primo Ordine, accompagnato dal droide BB-8 e dall’addetta alle tubazioni Rose Tico, recandosi sul pianeta Cantonica alla ricerca di un uomo che potrebbe aiutarli, indicato loro da Maz Kanata; i due vengono però arrestati e messi in una cella, nella quale trovano un hacker di nome DJ che dice di essere in grado di decriptare i codici in cambio di una ricompensa; dopodiché riescono a fuggire dalla prigione e dal pianeta, aiutati anche da alcuni bambini.
Nel mentre, Rey scopre di poter comunicare telepaticamente con Kylo Ren, il quale cerca di convincerla a passare al lato oscuro e consegnargli Luke; inoltre le rivela di come quest’ultimo avesse tentato di ucciderlo anni prima, ragion per cui Ren aveva distrutto il tempio e ucciso gli altri padawan.
La giovane decide quindi di affrontare Skywalker, che le confessa di aver avuto l’impulso di uccidere Kylo, spaventato dalla potenza del lato oscuro che cresceva in lui, ma di essersi immediatamente pentito e vergognato; per questo motivo era fuggito e si era nascosto. Grazie a una visione, la ragazza si convince che l’unico modo per sistemare le cose sia riconvertire Ren, per cui torna a bordo del Millennium Falcon assieme a Chewbecca e decide di consegnarsi al Primo Ordine; nel frattempo a Luke appare il fantasma di Forza di Yoda che gli consiglia di tramandare ciò che ha imparato.
Una volta catturata, Rey prova a dialogare con Kylo supplicandolo di redimersi, ma lui risponde che sarà lei a doversi convertire al lato oscuro. La giovane viene condotta da Snoke, che le sottrae la spada laser e prova a convincerla con la Forza a svelargli l’ubicazione di Skywalker, ma, accortosi che la ragazza gli resiste, decide di torturarla e ordina al suo discepolo di ucciderla.
Ma Ren ruota di soppiatto la spada vicino a Snoke e lo trafigge, uccidendolo. I due sconfiggono quindi le guardie del Leader Supremo e a Rey viene rivelato di essere stata venduta da piccola e che i suoi genitori, ormai morti, non erano altro che dei mercanti di rottami. Lei gli chiede di far cessare il fuoco, ma Kylo prova a convincerla a unirsi a lui in un nuovo governo della galassia. La giovane rifiuta, cercando di attrarre a sé la sua spada laser mentre Ren tenta di sottrargliela, e di conseguenza l’arma si spezza in due.
Intanto Finn, Rose e BB-8 entrano nel vascello del Primo Ordine, ma vengono traditi da DJ. In procinto di essere giustiziati, vengono salvati dal vice-ammiraglio Holdo: quest’ultima, dopo aver fatto evacuare dal suo incrociatore tutto l’equipaggio, e per proteggerne l’approdo sul vicino pianeta Crait, effettua il salto nell’iperspazio rivolta contro l’ammiraglia nemica, tranciandola in due, salvando quello che resta della flotta.
Il Primo Ordine, però, localizza facilmente il luogo dove la Resistenza si è rintanata. Grazie a un potente cannone da sfondamento creano una breccia nel portellone principale del rifugio, nonostante i tentativi da parte di Poe, Finn e altri di distruggerlo, durante i quali Rose rimane gravemente ferita. A quel punto compare Luke, il quale si mostra a Kylo Ren, che dà l’ordine di sparargli.
Dopo svariate raffiche di colpi, però, Skywalker è illeso. Furibondo, il giovane sbarca e affronta il suo vecchio maestro, il quale, dopo aver schivato alcuni fendenti, non oppone resistenza. Ma l’affondo con la spada laser di Ren lo attraversa senza colpirlo, dal momento che quello che sta combattendo è solo una proiezione realizzata da Luke con la Forza. Kylo capisce che è stato solo un diversivo, con la Resistenza che ha già trovato una via di fuga grazie a Rey. La ragazza, padroneggiando ormai la Forza, fa levitare i massi che ostruivano il varco d’uscita e, con l’aiuto di Chewbecca, fugge assieme ai suoi compagni sul Millennium Falcon.
Nel mentre Skywalker, rimasto su Ahch-To e stremato per lo sforzo, entra in contemplazione e spira, svanendo come Obi-Wan Kenobi e Yoda. Su Cantonica, uno dei bambini che ha aiutato Finn e Rose a fuggire afferra una scopa con la Forza e scruta speranzoso nello spazio.
(The Last Jedi compie un passo ulteriore nell’affrancamento dal mondo narrativo di Lucas, anche se il regista mantiene la tensione dei suoi conflitti e i suoi tempi del racconto. Il film di Jhonson abbandona la creazione in coppia tra il tutore originario Kasdan e quello nuovo Abrams, lasciando tutto nelle mani di quest’ultimo, e fa una scommessa ardita: ovvero quella di pensare che il segreto del successo di Star Wars, del suo culto e della sua forza, non stia tanto nei personaggi, quanto nell’efficacia del meccanismo narrativo. Episode VIII è quindi un lungo e incalzante last minute rescue che si dilata e si moltiplica cercando di dilatare e moltiplicare la tensione. Dicono nel film che l’unico modo per non morire e continuare ad andare avanti è quello di “bruciare gli inutili feticci dopo che li hai imparati a memoria”: mai concetto fu espresso in maniera più chiara.)
15- EPISODIO IX: L’ASCESA DI SKYWALKER
(Star Wars Episode IX: Rise Of Skywalker, di J. J. Abrams, 2019)
(L’Ascesa di Skywalker, conosciuto anche come Star Wars Episodio IX: L’Ascesa Di Skywalker, è il nono film prodotto e l’undicesima opera di lungometraggio della cronologia ufficiale, ambientato un anno dopo gli eventi di Gli Ultimi Jedi. Ad oggi è l’ultimo film girato.)
Scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, è diretto da J. J. Abrams.
Circa un anno dopo gli eventi de Gli ultimi Jedi, Rey si sta allenando sotto la guida del generale Leia Organa, per completare la sua istruzione di Jedi. Nel frattempo, su Mustafar, il nuovo Leader Supremo Kylo Ren ottiene un dispositivo che gli consente di raggiungere Exegol, un pianeta nascosto nelle Regioni Ignote dove da tempo si nasconde l’Imperatore Palpatine, ritornato grazie al lato oscuro della Forza.
Costui, che rivela essere il creatore del personaggio di Snoke, ha preparato un’immensa flotta di incrociatori stellari, ciascuno dotato di un’arma in grado di distruggere un pianeta, con la quale intende invadere la galassia e ripristinare il defunto Impero Galattico. Palpatine promette a Ren di fornirgli la flotta per farlo diventare il nuovo Imperatore, ma a condizione che uccida Rey.
Nel frattempo Rey, Poe Dameron, Finn, C-3PO, BB-8 e Chewbecca partono alla ricerca del dispositivo gemello di quello rinvenuto da Kylo Ren. Dopo che al gruppo si è unito il droide D-O e aver ricevuto aiuto da Lando Calrissian, il dispositivo viene trovato da Rey a bordo dei rottami della distrutta seconda Morte Nera. Ma Kylo Ren, sopraggiunto nel frattempo, se ne impossessa e lo distrugge.
Rey combatte con la spada laser contro Ren, che le rivela la verità sulle proprie origini e da dove trae la propria Forza: Rey è la nipote di Palpatine, abbandonata all’età di 6 anni su Jakku dai suoi genitori, che sono stati uccisi per averla protetta. Durante il duello tra i due, Leia chiama il figlio per farlo tornare al lato chiaro, morendo subito dopo, e in quel momento Rey ferisce Kylo trafiggendolo con la spada, per poi guarirlo subito dopo.
Ciò spinge Ben a riflettere, in un dialogo con il padre defunto (un ricordo nella sua mente), finendo per gettare la sua spada laser in mare. Rey sottrae il TIE Silencer di Ren e si reca sul pianeta Ahch-To, dove distrugge il mezzo e intende isolarsi per non portare a compimento la profezia del nonno, che la vorrebbe regnare sul nuovo Impero Galattico.
Qui però il fantasma di Forza di Luke Skywalker la convince a recarsi su Exegol ad affrontare Palpatine, per poi donarle la spada laser di Leia. Usando il vecchio X-wing di Luke e il dispositivo gemello rimasto sui rottami del mezzo di Ren, Rey invia le coordinate di Exegol anche alla Resistenza.
Tutta la flotta della Resistenza raggiunge Exegol, avendo escogitato un piano per distruggere gli incrociatori stellari. Qui Palpatine cerca di convincere la nipote a diventare un Sith per farne l’Imperatrice del nuovo Impero, ma solo dopo che lei lo avrà ucciso.
Ben Solo, ritornato al lato chiaro della Forza e arrivato anch’egli sul pianeta, prima sconfigge i suoi ex compagni d’armi, i Cavalieri di Ren, e poi si unisce a Rey per combattere l’Imperatore, che, però, riesce a sopraffare i due e a prelevarne l’energia vitale, con cui si rigenera e, usando i suoi poteri, attacca le astronavi della Resistenza, che stanno combattendo contro la flotta di Palpatine. Rey si concentra per percepire le voci di tutti i precedenti Jedi esistiti, che si uniscono a lei attraverso il potere della Forza, permettendole di contrastare l’attacco dell’Imperatore.
Unendo le spade laser degli Skywalker per farsi da scudo, rigira contro il nonno i suoi stessi fulmini, uccidendolo definitivamente. A causa dell’immane sforzo Rey muore, ma Ben, arrampicatosi dal burrone dove era stato sbalzato dall’Imperatore, riesce a salvarla cedendole la propria forza vitale.
Felice che Ben sia tornato al lato chiaro della Forza, Rey lo bacia, ma poco dopo lui muore e scompare nella Forza, assieme al cadavere della madre che si trova nella base della Resistenza.
Successivamente, dopo aver festeggiato la vittoria della Resistenza, Rey si reca su Tatooine nella vecchia casa degli Skywalker, dove seppellisce le spade laser appartenute alla famiglia Skywalker, per poi accendere temporaneamente la sua nuova spada dal colore giallo, e, dopo aver visto i fantasmi di Forza di Luke e Leia e aver ottenuto la loro approvazione, decide di assumere il cognome di “Skywalker“.
(Strutturalmente e narrativamente meno coraggioso degli Ultimi Jedi ma emotivamente più ricco, Rise Of Skywalker è il gran finale -ad oggi- della saga più popolare della storia del cinema, e saluta i suoi adoratori con affetto rendendo giustizia al loro senso pagano di appartenenza. Il film diretto da Abrams ha tutti gli elementi al posto giusto, sa come declinarli e come colpire al cuore: e solo chi non capisce quanto sia immenso e stratificato l’universo starwarsiano può pensare che sia una cosa facile da ottenere. Il regista deve assemblare i codici di tutto il cinema per uscire dalle trappole del brand: Abrams di suo ci mette la furbizia e la cinefilia, riuscendo a dare un tocco di contemporaneità alla saga. L’undicesimo film della saga allora imbastisce un finale potente e nostalgico, come dire addio -o ritrovare- un vecchio amico che non si è mai dimenticato.)
In un futuro non troppo (?) lontano…
Ad oggi, il prossimo passo nell’universo di George Lucas è Star Wars: Bad Batch, serie animata in computer grafica disponibile sulla piattaforma Disney Plus dal 4 maggio, giorno dello Star Wars Day, ambientata dopo gli eventi della stagione finale di The Clone Wars e del film La Vendetta dei Sith, seguendo le vicende di un gruppo di cloni geneticamente modificati chiamati appunto bad batch (seme cattivo).
Per il resto, il futuro della saga pare sarà affidato sempre al mondo seriale, dallo sguardo dato durante l’Investor Day di dicembre 2020.
In programma: una serie live action attesissima su Obi-Wan Kenobi, interpretato da Ewan McGregor, di 6 episodi di un’ora ciascuno, nella quale pare tornerà anche Hayden Christensen nei panni di Anakin Skywalker; un’altra serie live action però con protagonista l’amatissima Ashoka Tano, progetto narrativamente cruciale in quanto dovrebbe essere l’apice delle vicende intessute da Dave Filoni: Rosario Dawson sarà della partita.
Altro spin-off di The Mandalorian si chiama invece Rangers Of The New Republic e in breve riprenderà alcune tematiche intraviste nella storyline di Cara Dune, facendo forse un po’ di luce su come la Nuova Repubblica fu così fallimentare.
Justin Simien, creatore di Dear White People, sarà chiamato ad occuparsi di Lando, una serie live-action di cui al momento è certo solo il protagonista. Probabilmente, sarà post-Ascesa di Skywalker con il ritorno di Billy Dee Williams o un sequel di Solo e quindi interpretato da Donald Glover.
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