Su Apple TV+ una delle serie più attese del 2021. The Mosquito Coast, disponibile dal 30 aprile, è un racconto che si basa sul best-seller di Paul Theroux, che nel 2021 festeggia i 40 anni dalla sua prima pubblicazione.
Il libro ha già avuto una prima trasposizione cinematografica, diretta dal regista Peter Weir e con protagonista il grande Harrison Ford. 35 anni più tardi è riadattato su piccolo schermo, con la firma di Neil Cross e i volti in questo caso di. Justin Theroux, Melissa George, Logan Polish e Gabriel Bateman.
The Mosquito Coast: i personaggi principali
Al centro di questa serie ci sarà Justin Theroux, conosciuto in film come Miami Vice di Michael Mann, e Inland Empire di David Lynch. Qui interpreterà il ruolo di protagonista, il visionario Allie Fox, dove ritroverà l’attrice Melissa George dopo aver girato insieme Mulholland Drive. Lei sarà la moglie di Allie, Margot Fox, che lo accompagnerà in questa avventura insieme ai figli Dina (Logan Polish) e Charlie, interpretato da Gabriel Bateman, che si è già presentato al pubblico in film come Lights Out, La bambola assassina e Il giorno sbagliato.
La trama di The Mosquito Coast
The Mosquito Coast è un lungo percorso su vari livelli narrativi. C’è l’azione, che non mancherà, ma anche il dramma di una famiglia che non deve mai fermarsi dopo le scelte compiute da Allie Fox. Il personaggio è brillante, dalle ampie vedute, forse troppo a giudicare dalle conseguenze che subiranno i suoi familiari nel momento in cui le sue idee anticonformiste si scontreranno con quelle solide e invalicabili del governo degli Stati Uniti, che cercherà in tutti i modi di fermarlo. Il viaggio comincia da qui, e le varie tappe del racconto li porteranno fino ai confini del Messico, dove si aprirà un nuovo capitolo.
La serie, composta da sette episodi, è disponibile dal 30 aprile con le prime due puntate, per poi uscire ogni settimana con un solo episodio. The Mosquito Coast, creata e prodotta da Neil Cross, avrà diversi registi a bordo di questo progetto. Tra questi, Rupert Wyatt, che ha diretto i primi due episodi, oltre a ricoprire il ruolo di produttore esecutivo insieme all’autore Paul Theroux, a Justin Theroux e a Edward L. McDonnell, e a Alan Gasmer, Peter Jaysen e Bob Bookman per Veritas Entertainment Group. Creato da Neil Cross e Tom Bissell, The Mosquito Coast è una produzione Fremantle per Apple TV +.
La recensione
The Mosquito Coast si presenta al pubblico con un grande enigma. Nessun Sacro Graal, sia chiaro. Ma certe questioni per Neil Cross, Tom Bissell e Rupert Wyatt, che ha diretto i primi due episodi, non si possono mica svelare con le prime scene. Un vero problema per il pubblico, che sarà costretto a vivere questa avventura con la stessa tensione percepita dai protagonisti. Non che sia un male, sono questi dettagli a rendere un thriller particolarmente riuscito. Ma la serie di Apple TV+ tratta dal libro best-seller di Paul Theroux si è lasciata trasportare dalla forza del visionario Allie Fox. A questo personaggio è bastata una sola sequenza per mostrare il suo smisurato intelletto, capace di creare un macchinario che riesce a trasformare il fuoco in ghiaccio. Allora è fantascienza? Non esattamente.The Mosquito Coast è una serie che sfrutta il linguaggio dei generi per raccontare una sfida che non è solo familiare, ma riguarda il mondo nel suo complesso. Le lunghe inquadrature dall’altro riprendono un paesaggio che dai colori riprende l’iconologia western, un mondo sconfinato ancora da scoprire.
Si può cambiare il capitalismo?
Attorno a questo scenario bucolico e di grandi suggestioni si sta giocando una partita di cui non si conoscono ne le squadre, e nemmeno le regole. Gli stessi figli di Allie sono ignari dei guai in cui la loro famiglia si è cacciata. Ma il tempo in questo caso è talmente risicato da non permettere a loro (e allo spettatore) di spiegare il motivo della loro vita sotto copertura, distante anni luce dalla società del progresso su cui l’America ha costruito il proprio nome. Ed è proprio su questo aspetto che nasce forse uno degli scambi più interessanti che la serie concede nei primi episodi. Un’analisi lucida su quelle che sono le contraddizioni del sistema capitalistico americano che guarda più al consumo sfrenato rispetto alle possibilità di aggiustare le cose che non vanno, persone comprese. Il loro peccato più grave è di aver smesso di consumare, e per questo «le buttiamo via» come oggetti. La vita, in realtà, è molto più complicata della retorica, ma per il personaggio interpretato da Justin Theroux non esiste situazione che non si possa aggiustare, rimediando magari agli errori commessi in passato, anche se questo spesso provoca degli attriti, impedendo alla famiglia di crearsi un futuro più stabile, come tutti gli altri. Ma come già scritto, questi pensieri vanno immediatamente in secondo piano, essendo in gioco qualcosa di più grande che è la loro sopravvivenza. L’ultima carta ha l’immagine del Messico, ed è da qui che ricomincerà una lunga corsa contro il tempo, dove il pubblico può solo guardare immobile, inconsapevole di tutto ciò che avverrà.
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