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Personaggi

Al Pacino 77 film in 81 anni. Il 25 Aprile il suo compleanno

Il suo volto è diventato la maschera ideale di personaggi controversi e affascinanti

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Al Pacino compie 81 anni. Interprete di ruoli che hanno segnato la storia recente del cinema, ha vinto un Oscar come miglior attore nel 1993 e il Leone d’oro alla carriera nel 1994.

La sua potenza drammaturgica è unica. Il suo volto, maschera ideale di personaggi controversi e affascinanti, è segnato da un ritmo esasperato, folle, ma sempre realista e mai fuori luogo. Dopo mezzo secolo di attività, la sua forza evocativa non è venuta meno, ma si è perfezionata con lo studio e l’esperienza.

Vorrei esser ricordato come l’unico uomo ad aver vissuto fino a 250 anni”

Il teatro e poi il cinema

Nato il 25 aprile 1940 a New York, Al Pacino non ha un’infanzia felice. Il padre abbandona la famiglia e il piccolo Al è cresciuto dai nonni materni, originari di Corleone.

Il futuro attore cresce per strada, inizia a fumare giovanissimo e ha varie esperienze con l’alcol. A scuola non è certo una cima e spesso il suo comportamento è violento.

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I rapporti con sua madre peggiorano e a soli 17 anni decide di andare via da casa. Per mantenersi fa ogni tipo di lavoro. Facchino, operaio e pesino lustrascarpe, ma coltiva sempre la sua grande passione, la recitazione.

Ho commesso molti errori, mi sono svenduto in gioventù. Il cinema e il teatro mi hanno salvato”

Partecipa a vari spettacoli della Living Theatre e nel 1966, viene ammesso all’Actor Studios, del quale diventerà copresidente nel 1982. L’esordio cinematografico avviene con Me, Natalie (1969) di Fred Coe e ottiene il primo ruolo da protagonista in Panico a Needl Park (1971) di Jerry Schatzberg.

Il padrino

Ma il successo internazionale arriva con Il padrino (1972) di Francis Ford Coppola, il primo capitolo della trilogia dedicata alla famiglia Corleone.

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Ambientato a New York in pieno dopoguerra, tra la fine degli anni 1940 e la prima metà degli anni 1950. Il protagonista è don Vito Corleone (Marlon Brando), capo di una famiglia mafiosa divenuta col tempo una delle più potenti organizzazioni criminali della Grande Mela. Quando don Vito rimane vittima di un attentato da parte di un boss rivale, il figlio Michael Corleone (Al Pacino) comincia l’ascesa nell’impero criminale della famiglia, fino a diventare il nuovo “padrino”.

Il film, che ottenne 10 candidature all’ Oscar, non ha certo bisogno di presentazioni. Il padrino ebbe un successo internazionale e le capacità interpretative di Al Pacino furono apprezzate in tutto il mondo.

Ma non tutti sanno che l’attore newyorkese, inizialmente, non voleva accettare il ruolo. Al non si sentiva pronto ad affrontare un personaggio così complesso, ma il regista, fortunatamente, riuscì a convincerlo.

Johny quando era appena agli inizi aveva firmato un impegno di esclusiva con un famoso maestro. Ma dato che la sua carriera andava di bene in meglio se ne voleva liberare e chiese aiuto a mio padre, che è il suo padrino…”

É questa una delle prime battute di Al Pacino, che serve a introdurre il contesto criminale del film. Ma soprattutto segna un percorso ben preciso del personaggio di Michael Corleone.

Inizialmente estraneo alle attività illecite della famiglia, diventa sempre più parte attiva, fino a diventare il nuovo padrino. Questa parabola del personaggio è scritta perfettamente in sede di sceneggiatura e resa visibile dall’eccezionale interpretazione di Al Pacino.

Ogni volta che mi imbatto in Marlon Brando, il mio viso diventa rosso. Avete idea di quello che è stato per me girare una scena con lui? Mi sono seduto al cinema quando ero bambino e l’ho visto in Un tram chiamato desiderio  in Viva Zapata e poi ho recitato con lui”

Marlon Brando era il suo attore preferito e il sogno di Al Pacino era diventare come lui. Fisicamente meno imponete, peraltro timido, davanti alla macchina da presa si trasformava e poteva competere con il suo grande mito. Tenace già all’inizio della sua carriera, non aveva intenzione di fare sconti a nessuno, neanche a Marlon Brando. Non ci fu un vero scontro tra i due, ma un trascinio di polemiche sì.

L’Accademy candidò Al Pacino come miglior attore non protagonista e  Marlon Brando come miglior attore protagonista, ma quest’ultimo decise di non partecipare alla cerimonia di premiazione.

IL PADRINO Trailer ita – YouTube

Il film è disponibile su Netflix Link

Scarface

Un altro personaggio indimenticabile, interpretato da Al Pacino è stato Tony Montana in Scarface (1983), film scritto da Oliver Stone e diretto da Brian De Palma.

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Tony Montana (Al Pacino), profugo cubano negli Stati Uniti, scala i vertici della malavita. Diventa il re del narcotraffico, spalleggiato dall’amico Manny (Stven Bauer). Dopo aver ucciso anche il suo boss, Lopez, ne sposa la donna, Elvira (Michelle Pfeiffer). Raggiunto l’apice, iniziano però per Tony i guai. Il rapporto con Elvira naufraga e per di più la sorella Gina (Mary Mastrantonio), di cui è morbosamente innamorato, va a sposare proprio Manny.

L’interpretazione di Al Pacino in Scarface è talmente incredibile che tanti attori provano, ancora oggi, a imitarlo. Alcune sequenze del film sono state utilizzate come vere e proprie citazioni, basti pensare a Gomorra (2008) di Matteo Garrone.

Martin Bregman, il produttore, ha dichiarato che il film fu scritto su misura per Al Pacino, ogni minimo particolare era stato inserito per esaltare la sua qualità recitativa.

L’attore dà vita a un personaggio davvero affascinante. Sopra le righe, esasperato, ma sempre legato a un contesto criminale reale. Il volto di Al Pacino diventa una maschera capace di esprimere al meglio le ossessioni di Tony Montana. Il suo corpo è al servizio della vicenda, un escalation drammaturgica che sfocia in una tragedia preannunciata.

Non solo Al Pacino è perfetto nel suo ruolo, in Scarface ogni attore dà il meglio. Steven Bauer è davvero cubano e la sua interpretazione è altrettanto eccezionale. Non da meno sono le due attrici, l’algida Michelle Pfeiffer, e la bellissima Mary Mastrantonio.

Scarface Trailer HD (1983) – YouTube

Il film è disponibile su Netflix Link

Donnie Brasco

Nel 1997, Al Pacino, affiancato da Johnny Depp, interpreta Donnie Brasco di Mike Newell.

Nella New York degli anni ‘70, Lefty Ruggiero (Al Pacino), un vecchio criminale, conosce Donnie Brasco (Johnny Depp). Left viene colpito dal modo di agire di Donnie e lo introduce nella malavita organizzata. Ma Donnie Brasco è un agente dell’ FBI sotto copertura e il suo vero nome è Joseph Pistone. Il falso criminale convince il clan a spostare gli affari a Miami e inizia la sua scalata. La polizia locale, però, ferma ogni attività criminale e tutti sono costretti a tornare a New York. La pressione dell’FBI si fa sempre più forte e Donnie vuole convincere Lefty a ritirarsi per salvargli la vita, ma tutto è inutile.

Donnie Brasco | Netflix

Il protagonista del film è senza dubbio Johnny Depp. Da poliziotto infiltrato diventa un vero criminale. La sua famiglia è il clan, Left diventa un vero amico.

Ma è l’interpretazione di Al Pacino a restare davvero impressa nella mente dello spettatore. L’attore dà vita a un criminale segnato dagli anni e dal pericolo. Il suo volto è logorato dalla delusione e Al Pacino riesce a mantenere un perfetto equilibrio tra tono malinconico e cinico.

Che te lo dico a fare..?”

Battuta che continua a ripetere in maniera ossessiva, acquista un valore amaro di sconforto, ma non solo. È un codice decifrabile solo dai “bravi ragazzi”.

Ma che fai? I bravi ragazzi non tengono mai i soldi nel portafogli; i bravi ragazzi li tengono a rotoli, così… con centoni all’esterno.

Donnie Brasco (1997) – Official Trailer – YouTube

Il film è disponibile su Netflix Link

L’avvocato del diavolo

Nel 1997, Al Pacino interpreta L’avvocato del diavolo di Taylor Hackford. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Andrew Neiderman. Altri interpreti sono: Keanu Reeves, Charlize Theron, Judith Ivey e Connie Nielsen.

L'avvocato del diavolo: la potenza della "protrettica della dannazione"

Alla fine del secondo millennio il diavolo è ancora in salute, ama frequentare le aule dei tribunali e non esita a rimettere in scena la vita di Faust. Mefistofele è John Milton (Al Pacino), boss dello studio forense più importante di New York, mentre il ruolo di Faust spetta a Kevin Lomax (Keanu Reevs), giovane e promettente avvocato di provincia. Preceduto da una solida fama di vincente, Lomax viene chiamato a New York da Milton, arrivando ben presto ad occupare un posto di rilievo nello studio.

L’avvocato del diavolo è thriller di ispirazione horror e il romanzo di Neidemarman non è la sola fonte letteraria. Il nome del personaggio di Al Pacino è quello dell’autore del poema Paradiso Perduto.

Di Milton, infatti, sono citati alcuni estratti di opere minori.

meglio regnare all’Inferno che servire in Paradiso”

Inoltre alla fine del film vengono descritti i gironi ardenti concentrici, come nella Divina Commedia di Dante.

Al Pacino ancora una volta riesce a imporsi in un ruolo non da protagonista. Non è lui al centro della storia, ma è lui la Storia. È il suo personaggio che muove i fili della vicenda.

La sua interpretazione è magistrale, le smorfie del suo viso, tra il demoniaco e il beffardo colpiscono e trasportano lo spettatore in un viaggio allucinatorio. E l’ultima inquadratura del film sul suo volto è come una firma all’intero lungometraggio.

L’Avvocato del Diavolo (Trailer Italiano) – YouTube

Il film è disponibile su Netflix Link

Scent of a Woman

Al Pacino conquista l’Oscar come miglior attore con Scent of a Woman (1992) di Martin Brest. Il film è un remake di Profumo di donna (1974) diretto da Dino Risi e interpretato da Vittorio Gassman.

Scent of a Woman - Profumo di donna/ Video, su Rete 4 il film con Al Pacino

Charlie Simms (Chris O’Donnell), di modesta estrazione sociale, frequenta un collegio esclusivo. Rischia però di non ottenere la borsa di studio per Harward. L’amico invece non corre rischi: suo padre è uno dei finanziatori del collegio. Charlie, intanto, accetta di fare da accompagnatore per il fine settimana a Frank Slade (Al Pacino), un colonnello cieco, beone e scorbutico. Questi si porta il ragazzo a New York e con il suo aiuto decide di divertirsi.

Le donne… sai che ti dico? Chi le ha create… Dio deve essere proprio un genio. I capelli, i capelli sono tutto lo sai? Hai mai affondato il naso in una montagna di capelli sognando di addormentarci sopra…Le tette, belle tette, tettone, tettine, capezzoli che ti puntano addosso come baionette innestate…”.

Al Pacino riesce a evocare, a suo modo, la stessa magia espressa anni prima da Vittorio Gassman. E con questo film raggiunge la completa maturazione artistica.

In Scent of a Woman l’attore, come in tante altre occasioni, è capace di far emergere il meglio anche dagli interpreti che lo circondano. È il caso, questa volta, del giovane Chris O’Donnell, che riesce a sostenere il suo personaggio, esprimendo un variegato tono recitativo.

The Irishman e il prossimo film con Lady Gaga

L’ultimo film interpretato da Al Pacino è The Irishman (2019) di Martin Scorsese; altri interpreti sono Robert De Niro e Joe Pesci. Il lungometraggio, della durata di 209 minuti, è tratto dal saggio L’irlandese. Ho ucciso Jimmy Hoffa.

The Irishman: un teatro di Broadway proietterà il film di Scorsese, rifiutato in USA dalle grandi catene - Movieplayer.it

Il film racconta, nel corso dei decenni, uno dei più grandi misteri irrisolti della storia americana, la scomparsa del leggendario sindacalista Jimmy Hoffa (Al Pacino), e ci accompagna in uno straordinario viaggio attraverso i segreti del crimine organizzato: i suoi meccanismi interni, le rivalità e le connessioni con la politica tradizionale.

La forza espressiva di Al Pacino resta immutata anche in questo film, interpretato alle soglie degli ottant’anni. La sua sinergia con Robert De Niro è perfetta e rende la vicenda davvero accattivante, nonostante la lunga durata.

Il prossimo film di Al Pacino sarà diretto da Ridely Scoot, House of Gucci. Ad affiancare l’attore, che interpreterà Aldo Gucci, ci sarà Lady Gaga.

Al Pacino compie 81 anni, mezzo secolo di cinema