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Compagni di scuola: il capolavoro di Carlo Verdone in blu-ray

Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco Lomuscio

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All’interno della collana La cineteca di Gianni Canova Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it) rende finalmente disponibile in formato blu-ray Compagni di scuola di Carlo Verdone. Datata 1988, la prima commedia corale realizzata dal bravo regista e attore romano, un anno dopo Io e mia sorella. Commedia corale dalla semplice idea di base: una rimpatriata tra ex compagni di liceo, a quindici anni di distanza dall’esame di maturità. Rimpatriata tra trentenni, dunque, organizzata da Nancy Brilli nella sua villa nei pressi del mare.

Rimpatriata che strappa risate fin dal prologo, in cui il “povero” Fabio Traversa , reso irriconoscibile dal tempo trascorso, incontra il rozzo e sbruffone Angelo Bernabucci.

Quest’ultimo qui al suo debutto sullo schermo, destinato a diventare il memorabile caratterista romanesco consacrato in seguito da Fratelli d’Italia di Neri Prenti. Mentre tutti gli altri componenti del cast riempiono la scena occupando ciascuno il giusto spazio. Da una Athina Cenci psicologa ad un Massimo Ghini onorevole. Passando per un Giovanni Vettorazzo divenuto uomo affascinante, una Luisa Maneri con neonato al seguito, Silvio Vannucci e un Luigi Petrucci logorroico in maniera esilarante. Senza contare una Eleonora Giorgi giornalista che, affiancata da IsaBorotalcoGallinelli, rivede alla festa l’ex marito Piero Natoli, ora vignettista satirico. E, ancora, un viscidissimo Christian De Sica cantante fallito e sommerso di debiti (il mitico Tony Brando!) in una delle migliori performance della sua carriera. Costretto anche a subire umiliazioni da un Alessandro Benvenuti che, in aria di scherzo proto-Amici miei, si finge handicappato spalleggiato dal complice Maurizio Ferrini.

Perché, come da tradizione della Grande Commedia all’italiana, atta a miscelare comicità e cinismo, il tenore di Compagni di scuola è perennemente sospeso tra ironia e amarezza. Con i diversi personaggi che si trovano ad effettuare fotogramma dopo fotogramma i molto poco rosei bilanci delle loro vite. Tanto che Natasha Hovey, qui allieva di un Verdone professore estroverso, imbranato e ansioso innamorato di lei, si rivela fondamentale nel suo piccolo ruolo. In quanto incarna l’età delle speranze e dei sogni che va a scontrarsi con quella delle delusioni e delle illusioni infrante degli adulti. Come fondamentale e profondamente significativa è la citazione verbale da Lorenzo il Magnifico da parte di un anziano cameriere della lussuosa casa. “Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza”.

Del resto, pur appartenendo ai positivi e ottimisti anni Ottanta, le circa due ore di visione sembrano distaccarsi dalla spensieratezza cinematografica tipica di allora.

Non vi è spazio per soleggiate vacanze vanziniane o Rimini a episodi dei fratelli Corbucci. Sebbene non manchino situazioni altamente divertenti come quella in cui il Carlo nazionale si confronta con il suocero Gianni Musy. Al servizio un’operazione che, in una filmografia costituita da oltre trenta regie, rimane il suo capolavoro. Un capolavoro che non stanca mai neppure dopo innumerevoli fruizioni, complice oltretutto una ricca, nostalgica colonna sonora trasudante vecchie hit. Colonna sonora che parte con Sugar sugar degli Archies per culminare nei titoli di coda sulle note della Dream a little dream of me di Mama Cass. Man mano che tira in ballo Troggs, Bee Gees, Wilson Pickett e Procol Harum. Dieci minuti di introduzione del critico Canova al film e ventitré di Verdone racconta Compagni di scuola occupano la sezione extra del disco. Insieme ad una breve clip in cui il cineasta parla dell’edizione home video della pellicola.

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