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Paul

La coppia Frost/Pegg torna a far ridere il pubblico con un film che garantisce un’ora e mezza di pura evasione e che offre un approccio positivo nei confronti del “diverso”.

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È notte e c’è aria di tempesta. In una casetta sperduta in mezzo al deserto una bambina chiama ripetutamente il suo cane. Il cane smania per uscire. La bambina gli apre la porta e lo segue. Una luce accecante inonda improvvisamente tutto il circondario. La bambina alza gli occhi verso il cielo e rimane sbigottita.

Comincia così Paul, la divertente parodia fantascientifica scritta e interpretata dai comici inglesi Nick Frost e Simon Pegg e diretta dal regista americano Greg Mottola (Suxbad – Tre Menti sopra il Pelo, Adventureland).

Graeme e Clive, due fumettisti britannici, partono per gli Stati Uniti alla volta di una nota Convention per appassionati di fantascienza. Durante il loro viaggio on the road, attraverso il deserto del New Mexico, si imbattono in Paul, un simpatico alieno evaso da una base militare segreta e inseguito da agenti governativi. Superato lo shock del primo impatto, la coppia di nerd decide di aiutare l’extraterrestre a raggiungere l’astronave che lo riporterà sul suo Pianeta. Un’impresa avventurosa che coinvolgerà anche Ruth (Kristen Wiig), una fanatica religiosa repressa e senza l’uso di un occhio.

Piene di humor le caricature dei personaggi di Paul: dall’alieno (doppiato per noi da Elio) in bermuda ed infradito, che fuma, balla la musica pop e parla di sesso, all’agente Zoil (Jason Bateman), bello e glaciale, che fa il verso alle serie tv  americane, alla spietata figura del capo delle operazioni segrete, donna cinica e avida di potere, interpretata a sorpresa da Sigourney Weaver, la cui presenza nel cast funge da ulteriore esilarante richiamo ai grandi cult di fantascienza.

Non mancano pure trovate brillanti. La migliore è senza dubbio la telefonata tra Paul e Steven Spielberg.

La coppia Frost/Pegg (L’Alba dei Morti Dementi, Hot Fuzz) torna a far ridere il pubblico, soprattutto quello adolescente, con un film che garantisce un’ora e mezza di pura evasione e che offre, allo stesso tempo, un approccio positivo nei confronti del “diverso”.

“Diverso” è sicuramente l’alieno Paul, ma lo sono anche Graeme e Clive, che si trovano più a proprio agio tra le maschere e i gadgets dei loro eroi fantastici che nella vita reale, così come lo è Ruth, chiusa nel suo universo bigotto e perbenista.

La storia procede senza intoppi fino all’epilogo, dove rallenta per risolvere un po’ goffamente l’intreccio della trama. A seguire, il gran finale che regala ai protagonisti l’ambito successo editoriale.

Nella versione originale la voce di Paul è di Seth Rogen. Nel cast anche Blythe Danner e John Carroll Lynch.

Ginevra Natale

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