Clarice la serie: horror e thriller senza il dottor Lecter
Dal cult Il Silenzio degli Innocenti, Clarice è una serie thriller horror psicologica che soffre però dell'assenza di Hannibal Lecter. Su Rai 2 e In streaming su Raiplay
Clarice la serie tv statunitense è ideata da Alex Kurtzman e Jenny Lumet. La serie si basa sul romanzo best seller Il silenzio degli innocenti di Thomas Harris. Clarice, in onda sulla CBS, ha debuttato il 9 Aprile su Rai2 e gli episodi sono disponibili in streaming anche su Raiplay.
Dal romanzo di Harris sono stati tratti vari film: Il silenzio degli innocenti del 2001 di Jonathan Demme con Anthony Hopkins e Jodie Foster è proprio il punto di partenza del serial.
Hannibal è invece la serie televisiva statunitense trasmessa dal 2013 al 2015.
Clarice la serie tv: le dichiarazioni
“Ricordo il momento in cui Clarice Starling è diventata la mia eroina”, ha ricordato Jenny Lumet, co-creatrice e produttrice esecutiva della serie.
“In qualche modo è stata in grado di andare nell’oscurità e trovare l’umano nei mostri e tirare fuori la luce. .. Ho pensato: “Questa è una donna con molti segreti”. E poi è rimasta in silenzio, e non potevo lasciarlo andare “.
Lumet ha parlato durante un panel virtuale per la Television Critics Association, con la partecipazione del cast e dei colleghi produttori. Ha spiegato come ha contattato Harris e i due e “ha parlato della luce negli occhi di Clarice.”
“Una delle cose che il movimento #MeToo ci ha mostrato è che hai difficoltà a trovare una donna che non abbia un disturbo da stress post-traumatico di qualche tipo”, ha osservato la showrunner e produttrice esecutiva Elizabeth Klaviter. “Una delle cose che amo davvero di Clarice è che sta avendo successo nel suo posto di lavoro da giovane e deve risolvere la sua salute mentale mentre lo fa”.
Il silenzio degli Innocenti: eredità difficile da sostenere
Ne Il silenzio degli innocenti l’agente dell’FBI Clarice/Jodie Foster, aiutata dal Dottor Lecter/ Anthony Hopkins, riusciva ad incastrare il terribile serial killer Buffalo Bill, in un vortice di tensione che mixava il genere Noir al thriller psicologico e all’horror puro. Tra i due si stabiliva quasi “una corrispondenza di amorosi sensi” e nasceva un’affinità intellettuale che travalicava il puro rapporto poliziotto-detenuto. I loro duetti “terapeutici” sono da antologia e hanno creato ormai un precedente. Merito della pellicola di Demme è di aver saputo creare la giusta tensione narrativa di una storia cruda e terrificante riuscendo a utilizzare un personaggio temibile come Lecter in una sorta di eccezione quasi positiva. Hannibal Lecter è un mostro che viene contrapposto ad un altro tipo di mostruosità (quella di Buffalo Bill ) e che ha come contraltare la purezza dell’agnello Clarice.
Un triangolo che ha fatto del film un capolavoro di analisi psicologica senza risultare pedante, ma anzi mantenendo sempre un certo distacco dai protagonisti, quasi si stesse assistendo esternamente ad una rappresentazione teatrale.
L’ambientazione poliziesca è solo accessoria. L’orrore mostrato da Demme è mentale ed espresso fisicamente da Bill attraverso il suo trucco eccessivo e il suo scimmiottarsi allo specchio, mentre per il Dottor Lecter è “il non contatto ” a cui è condannato, dietro una parete di vetro attraverso cui ispeziona i pensieri altrui. E Il fascino del Dottor Lecter e del rapporto che si crea con Sterling è proprio ciò che manca purtroppo alla serie Clarice.
Clarice la serie : Dove eravamo rimasti
La storia inizia là dove finisce il film di Demme ed è ambientata nel 1993, un anno dopo gli eventi de Il silenzio degli innocenti. Il serial analizza la vita inedita di Clarice Starling, indagando sulle scene del crimine a Washington D.C. Dopo la cattura di Buffalo Clarice si è guadagnata la stima del corpo FBI e viene inserita in un gruppo speciale dedicato ai crimini violenti. Vi è un rilevatore di bugie, un cecchino e un analista. Il capo è Paul Krendler, (Michael Cudlitz) personaggio presente anche nel film di Demme. A lui Clarice aveva “rubato” la cattura di Buffalo. L’uomo è freddo e razionale e molto scettico nei riguardi di Clarice e del suo equilibrio psicologico.
Nel primo episodio l’atmosfera sembra essere quella giusta: angoscia palpabile alla “silence of lamb”, luce opaca, omicidi raccapriccianti e una psiche da analizzare: quella di Clarice.
Sono ancora i suoi di traumi al centro della scena ed è sempre lei la protagonista assoluta.
Clarice è timida e riservata, tormentata ora non solo dai suoi traumi infantili ma anche dagli angoscianti ricordi di Buffalo Bill.
Disturbata da continue allucinazioni e incubi, Clarice è perseguitata di notte da visioni che non le consentono di riprendere a vivere con serenità. Le falene la inseguono e vanno a scavare aldilà di ciò che è tangibile.
Clarice la serie tv: Rebecca Breeds unica protagonista
Che sia solo Rebecca Breedes la protagonista del serial appare evidente fin dai primi episodi. Un duro compito quello dell’attrice australiana che deve fronteggiare il fantasma di Jodie Foster, ineguagliabile Sterling. Il fatto di doverlo fare senza il sostegno di un secondo personaggio carismatico rende il suo compito ancora più arduo.
L’assenza di Hannibal Lecter si fa sentire duramente nel serial che soffre della mancanza di un contraltare potente a Clarice.
L’anima del serial, come quella del film, resta comunque lo spessore psicologico, l’analisi e l’indagine nei meandri della mente di Clarice, ma anche di Catherine Martin, sopravvissuta alla follia di Buffalo Bill. Catherine è sull’orlo della follia; la senatrice Martin si è inventata una carriera dopo il rapimento della figlia ed entrambe convivono con il traumatico ricordo del serial killer. Catherine Martin, un personaggio familiare che il pubblico potrebbe ricordare è stato rapito da Buffalo Bill, ritorna ed è interpretato da Marnee Carpenter.
Il serial sembra funzionare solo sulla linea del telefilm “procedurale” mancando di ardire nell’evoluzione visiva che aveva invece il film. Già nel secondo episodio infatti la narrazione si allontana dalla linea seguita nel primo puntando di più sull’oscuro Crimine e sull’atmosfera gotica, passando poi di nuovo allo schema del giudiziario e tornando infine sul thriller. Un mélange che da l’impressione di cercare una direzione stabile senza riuscirvi pienamente.
Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers