Disponibile su NetflixLo spietato, ottavo lungometraggio a soggetto del regista Renato De Maria, con Riccardo Scamarcio, Sara Serraiocco, Alessio Praticò e Marie-Ange Casta. Prodotto da Angelo e MariaBarbagallo per Bibi Film e distributo da Nexo Digital, il film è uscito nelle sale l’8, 9 e 10 aprile 2019 e dal 19 aprile 2019 sul servizio di streaming online.
A metà anni ‘60 l’adolescente Santo Russo (Lorenzo Di Iulio) si trasferisce insieme a tutta la sua famiglia dalla Calabria all’hinterland milanese. Il padre (Angelo Libri) lo considera un buono a nulla ma Santo si integra perfettamente nella laboriosa comunità lombarda guadagnandone la stima in quegli anni di grande sviluppo economico. Arrestato perché creduto l’autore del furto di una lambretta, non viene scagionato dal padre che addirittura lo abbandona al suo destino. La sua scuola e palestra di vita sono gli anni di carcere minorile a contatto con veri delinquenti, tra tutti Slim. (Damiano Lauria e Alessio Praticò), suo compagno di cella e sodale nel crimine dopo il rilascio.
Una volta fuori dal carcere, per Santo (Riccardo Scamarcio di cui trovate una bella intervista qui) il crimine diventa il mestiere che gli procura le ricchezze necessarie a fare la bella vita. Nel corso degli anni Santo mira sempre più in alto e, da cane sciolto, raggiunge posizioni di spicco al pari e con gli stessi metodi dei più feroci boss della criminalità organizzata.
Neanche matrimonio e figli fermano la vita criminale e licenziosa di Santo fino a quando la fiera e caparbia moglie Mariangela (Sara Serraiocco) non ne raddrizzerà il destino, spinta e pervasa dalla mistica del peccato e del pentimento.
Lo Spietato – Trailer
Recensione
Il film Lo Spietato è liberamente tratto dal saggio di Piero Colaprico e Luca FazzoManager calibro 9. Vent’anni di malavita a Milano nel racconto del pentito Saverio Morabito. Il regista Renato De Maria ne trae, insieme agli altri due sceneggiatori Valentina Strada e Federico Gnesini, un gangster efficace e godibile e rende con.Lo spietato, come da lui stesso dichiarato, un tributo ai poliziotteschi anni ’70, anche se qui, di polizia e di indagini, se ne vedono poche.
La storia è infatti imperniata sull’ascesa e sulla realizzazione personale di un giovane, sveglio e di umili origini, che, nella. Milano rampante e arrivista degli anni ’80 del secolo scorso, si prende più che la sua fetta di torta a colpi di P38.§
Riccardo Scamarcio, che interpreta Santo con l’edonismo e la baldanza giusta che contraddistinguono il personaggio vincente che vuole tutto anzi di più, con. De Maria ha già lavorato nel lungo La prima lineae nella miniserie TV Il segreto dell’acqua.
Ne Lo spietato Scamarcio ci restituisce un personaggio che non riesce ad accompagnare l’enorme miglioramento in termini di condizioni di vita con un vero arricchimento personale e una vera ascesa sociale. Sebbene all’arrivo dalla. Calabria, Santo sembra subito nuotare nel nuovo ambiente come nella sua acqua, egli non riesce a decifrare la società milanese dell’epoca nella sua trasformazione cosmopolita, nella sua massima apertura al mondo. Ci riproverà, forse con successo, solo nell’epilogo del film.§
La cartina al tornasole di questa incapacità di Santo è rappresentata da. Annabelle (Marie-Angie Casta) la bella artista di Francia con la quale Santo inizia un’appassionante relazione extraconiugale destinata a durare anni. Annabelle è una borghese colta, sensibile e intelligente. Smaschera i suoi giochini di ‘marito che nasconde la fede per apparire single’ e con grande senso pratico non ne fa un dramma ma vi sorvola. Crede alla storia dell’imprenditore e non indaga nemmeno da dove venga veramente la ricchezza di. Santo che le mette a disposizione un appartamento con vista Duomo. Appartamento che. Annabelle usa per esibizioni artistiche pretenziose e ben frequentate che in base all’unico punto di vista che il film ci offre, quello di. Santo, appaiono ridicole e degne di scherno.
Santo non solo mal sopporta questa arte, ma vorrebbe addirittura annientarla quando, con l’odio e la rabbia generati dal momento di caduta del personaggio, si sfoga col giovane artista performer amico di. Annabelle massacrandolo di pugni. Il paradosso ben riuscito nel film ci mostra tuttavia un pubblico entusiasta che scambia la violenza di. Santo come parte della performance. Tutti applaudono tranne Annabelle che capisce in quel momento chi veramente sia Santo e che con altrettanta intelligenza si fa da parte quando. Santo sarà reclamato dalla legittima moglie e compagna.
La moglie Mariangela, uno dei personaggi più interessanti, interpretato da.Sara Serraiocco, aderisce alla figura della donna sottomessa ma solo nei ranghi, perché in realtà è autonoma ed autorevole, capace non solo di assecondare ma anche di determinare il destino dello stesso uomo che la comanda.
Lo fa prima con la dolcezza della ragazza innamorata, poi con l’abnegazione e la responsabilità di moglie, in una spirale di fedele coerenza al suo ruolo/modello che la trascina sempre più in alto in una scala di valori tarata su famiglia e Dio.
Fino all’evanescenza della vertigine mistica nella quale dichiara solennemente di assumere in sé tutti i peccati del marito. Santo (in nomen omen) e fargli operare il pentimento necessario alla sua redenzione. È lei, in fondo, il personaggio che vince tutto, che ottiene pienamente ciò che desidera, senza l’uso delle armi e della violenza che il film ci mostra con insistenza in ragione del suo genere.
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