Se WandaVision ha mandato per ben due volte in crash i server di Disney Plus; e se Falcon & The Winter Soldier è stato in assoluto il debutto più seguito della piattaforma; c’è da chiedersi preoccupati su cosa accadrà quando a giugno verrà rilasciata una delle serie Marvel più attese, su uno dei personaggi più amati. Parliamo ovviamente del dio degli inganni, Loki.
Loki (o Loptr, nella mitologia norrena e nel credo norreno), è il dio della grande astuzia e degli inganni, ma anche della distruzione, vero e proprio trickster -nel folklore, un personaggio abile nell’inganno e caratterizzato da una condotta amorale-.
Seguendo la mitologia, la sua figura è ambivalente quanto lui: in alcuni miti è compagno di Odino e di Thor, mentre in altri è proprio lui ad attentare all’ordine cosmico. L’etimo del suo nome è collegato al fuoco, elemento che riporta al concetto di civilizzazione ma anche alla distruzione. Ed infatti pure se Loki vive con gli Asi (dei nordici del cielo), è contemporaneamente imparentato con i giganti, simboli del caos.
Loki Laufeyson (letteralmente, Loki figlio di Laufey) è invece un personaggio dei fumetti creato nel 1962 da Stan Lee e Jack Kirby sulle pagine di Journey Into Mistery # 85, ispirandosi ovviamente all’omonima divinità norrena.
Prima di debuttare alla Marvel, Loki era già apparso nelle pubblicazioni Timley Comics (l’antesignana della casa editrice di Stan Lee) con un aspetto però completamente diverso, con capelli rossi e vestito fucsia.
Quando fu ripreso sulle pagine della testata che ospitava le avventure del dio del tuono, Loki acquisì pian piano un suo background preciso: nato a Jotunheim, dal re del ghiaccio Laufey e da sua moglie, il piccolo e minuto esserino era causa di vergogna per il gigantesco padre, che lo abbandonò appena nato. Caso volle però che Odino, con i suoi sensi cosmici, si accorgesse del piccolo, e piuttosto che lasciarlo morire lo prese con sé, adottandolo come figlio e quindi fratellastro di Thor (Odinson).
Con gli anni, crescendo più mingherlino rispetto al possente fratello, Loki è costretto ad affinare altre arti piuttosto che quelle fisiche, e decide di dedicarsi alla magia verso la quale è incredibilmente portato.
Quando poi Odinson riesce a sollevare il martello diventando Thor, avviene la rottura definitiva con la famiglia adottiva: Loki va via da Asgard e diviene discepolo dello stregone Eldred, fino ad evocare lo spirito di Surtur, il più temibile e potente nemico di Asgard.
Tutte queste informazioni vengono centellinate nel corso degli anni, con abili storie ricche di retcon (tecnicamente, una rettifica di continuity) dove a posteriori la storia di Loki si arricchisce: finchè, nell’evento Vendicatori Divisi, Thor e il resto di Asgard vengono presi d’assalto da diversi nemici. La battaglia conduce all’apocalittico Ragnarok, con la relativa e conseguente scomparsa di tutti gli dèi. Che ricomparvero molto tempo dopo, ma ognuno in un corpo diverso dal proprio: Loki si reincarnò infatti nel corpo della dea Sif. In questo modo, in combutta con il Dottor Destino e il resto della Cabala, associazione oscura ideata dal Norman Osborn allora direttore dello Shield dopo l’invasione segreta degli Skrull.
In seguito, Loki tornò in possesso del suo corpo originario, ma venne ucciso dal dio della guerra Ares durante l’evento Assedio.
Ma Loki non poteva rimanere morto: tornò poco tempo dopo nel corpo di un bambino, grazie all’intercessione del fratello Thor.
Che lo ritrovò in Francia, per le strade di Parigi, sotto le spoglie umane di un ragazzino borseggiatore e cartomante dal nome Serrure (in francese, serratura, che in inglese è lock, simile e Loki…): lo riporta ad Asgard e gli restituisce i suoi poteri divini, pur facendolo rimanere nel corpo adolescente di Serrure.
Tornato ad Asgard, il nuovo e giovane Loki riceve la visita di una gazza che lo porterà verso un viaggio mistico, al termine del quale incontrerà la vecchia versione di sé stesso, che gli rivela di volersi riversare come essenza spirituale proprio in una gazza e di seguirlo sempre come guida spirituale, sotto il nome di Ikol.
In seguito tuttavia, il giovane Loki scopre che durante la missione svolta nel regno dei morti la sua esistenza è rimasta legata a un artefatto che consentirebbe a Mefisto di dominare il mondo. Ciò fa parte di una macchinazione di Ikol per costringere la sua reincarnazione a cedergli il controllo del suo corpo in quanto il solo modo per distruggere l’artefatto è che Loki “cessi d’esistere”: con la cancellazione della coscienza del giovane Loki tale condizione viene esaudita mentre Ikol, occupato il corpo lasciato vuoto dal ragazzino, torna a essere Loki.
Al fine di recuperare i poteri magici perduti reincarnandosi, Loki si allea con un parassita interdimensionale e gli fa attaccare i Giovani Vendicatori per poi giungere in loro soccorso convincendo Wiccan a cedergli temporaneamente i suoi poteri permettendogli di riottenere un corpo più adulto recuperando così i propri. Aiutato il team a neutralizzare la minaccia, Loki rivela loro di averli manipolati e, sopraffatto dal senso di colpa per tutto ciò e per aver “ucciso” il sé stesso bambino, si teletrasporta via.
Questa è solo la punta dell’iceberg, la storia narrata per sommi capi di uno dei personaggi più affascinanti e sfaccettati dell’universo Marvel Comics: impossibile ovviamente che fosse riportato così com’era nell’MCU, così come era inevitabile che una versione di Loki fosse presente nei film dei Marvel Studios. Urgeva quindi una semplificazione.
Innegabilmente, il Loki dell’MCU deve molto al suo interprete, Tom Hiddleston: che fisicamente richiama la versione più giovane del villain, ma che ha innescato una sorta di reboot anche nelle pagine a fumetti, dove il personaggio si sta avvicinando sempre più alla sua fisionomia, tanto che Loki è l’unico personaggio dell’MCU ad aver ispirato i cambiamenti nella sua parte cartacea.
Loki fa la sua apparizione su grande schermo nel film Thor del 2011: con questo ruolo, Hiddelston ha vinto l’Empire Awards per il miglior debutto dell’anno. Nella storia, diretta da Kenneth Branagh, Loki sale al trono di Asgard e idea un piano per evitare un’imminente guerra. Le sue macchinazioni prevedono anche salvare il padre Odino da una trappola ideata da lui stesso e nello stesso tempo tenere lontano il fratello Thor per evitare che scopra qualcosa.
Ma tutto va male, perchè il dio del tuono torna su Asgard e perché Odino scopre tutto e il figliastro comprende che non sarà mai amato come vorrebbe e come avrebbe bisogno.
Grazie ad un film non perfettamente riuscito, il Loki di Hiddleston acquista una profondità che non sempre, nei fumetti gli autori riescono a conferirgli, proprio grazie a questa caratterizzazione tragica giocata però sull’ironia. Infatti, sconfitto, Loki sembra gettarsi nel vuoto, ma in realtà è un altro die suoi inganni: in realtà, rivediamo il personaggio in un laboratorio Shield mentre controlla la mente dello scienziato Erik Selvig.
La successiva apparizione è nel blockbuster Avengers, del 2012, dove si allea con Thanos e intanto tenta di approfittare della guerra della Terra con l’esercito di alieni Chitauri: nel film, esattamente come nei fumetti nel lontano Avengers #1 del 1963, la minaccia di Loki porta gli eroi a formare la squadra degli Avengers.
Sarà ovviamente sconfitto, ma solo per tornare ad allearsi temporaneamente sempre con Thor contro l’elfo oscuro Malekith (Thor: The Dark World, 2013) e per essere alla fine nuovamente creduto morto, ma in realtà questa volta sostituendosi con Odino prendendone le sembianze.
Sarà ancora una volta Thor a smascherare le sue malefatte, solo per formare una nuova alleanza temporanea proprio per trovare il vero Odino scomparso . i due fratelli troveranno il padre poco prima che egli muoia realmente, solo per essere battuti da Hela, dea della morte, e per formare squadra con Hulk e la Valchiria.
Tutto questo accade nel bellissimo Thor: Ragnarok, gioiello di Taika Waititi del 2017 dove al termine Thor assiste impotente alla distruzione di Asgard, non prima di aver portato in salvo tutti gli asgardiani su una nave spaziale.
Ritroviamo il dio degli inganni in Avengers: Infinity War ed Avengers: Endgame (2018-2019, dei fratelli Russo): qui Loki sembra morire definitivamente ucciso dal titano folle Thanos. Ma in un viaggio del tempo degli Avengers, s’impossessa del Tesseract (che aveva trafugato nel finale di Ragnarok) e fugge nei meandri del tempo.
Attualmente, Loki (terza serie dopo Falcon & The Winter Soldier e WandaVision dei Marvel Studios su Disney Plus) è una dei serial più attesi dell’anno: in attesa del suo debutto previsto per l’11 giugno 2021, si sa solo che lo show riprenderà le gesta del personaggio seguendolo nelle sue scorribande temporali.
L’ultimo trailer uscito conferma e mostra nuovi particolari che svelano poco sui particolari della trama ma infittiscono il mistero e rendono l’attesa ancora più densa.
Nel primo trailer di Loki lo avevamo visto abbracciare una misteriosa figura femminile insieme ad un uomo con una tunica rossa: il trailer rilasciato il 5 aprile conferma che la scena è ambientata dove (e quando!) si supponeva, ovvero nel 79 d.C. a Pompei, data dell’eruzione del Vesuvio.
È certo inoltre che Loki verrà assegnato alla Time Variance Authority (Autorità per le Variazioni del Tempo) che fa affidamento a dei Custodi Temporali: nel trailer, il “tutore” di Loki sembra essere il personaggio interpretato da Owen Wilson, il quale spiega al Dio degli Inganni che deve ricompattare alcune linee temporali che si stanno sgretolando.
Se la TVA riporta ad un’altra serie Marvel, Exiles, uscita nel 2001 e conclusasi nel 2009, un’altra sequenza mostra invece il personaggio di Hiddleston in versione presidenziale,
circostanza ampiamente svelata dai Marvel Studios che riporta ad una delle avventure cartacee di Loki più celebri degli ultimi anni, ovvero quella letta nella miniserie di quattro numeri Vote Loki della Marvel comics, ad opera di Cristopher Hastings, Langdon Foss e Paul McCaffrey e pubblicata tra giugno e agosto del 2016.