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Gesù: 10 film per capire il Messia

Drammi, commedie e musical: Ecco dove vedere i film di Pasqua che raccontano la passione di Gesù Cristo

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film di pasqua

La Pasqua è la festività condivisa dalle due grandi religione monoteistiche: cristiana e ebraica. Il termine deriva dall’aramaico Pesach e per gli Israeliti celebra la liberazione dall’Egitto, per i Cristiani è la resurrezione di Gesù Cristo. Oggi sono milioni le persone che festeggiano la Pasqua e in un momento storico così travagliato, per il conflitto in Medio Oriente e non solo, il suo significato di pace universale è maggiormente sentito. La figura del Messia è stata da secoli fonte d’ispirazione per l’arte in generale e con la nascita della settima arte, sono stati realizzati innumerevoli film su Gesù.

Gesù Cristo in arte, letteratura e nel cinema

Yeshu’a, per il mondo ebraico, Gesù, per noi occidentali, è stata una figura fondamentale per l’intera umanità. Il Cenacolo di Leonardo da Vinci, realizzato alla fine del XV secolo, è una delle opere più conosciute dedicata a un episodio della vita di Gesù, ma senza dubbio non è la più antica.

L’arte cristiana nasce molto prima. I primi esempi risalgono all’anno 200 e s’intensificano nella Roma imperiale. A quest’epoca sono databili il Cristo barbato, raffigurato in un affresco nelle Catacombe di Commodilla a Roma e il Tradito legis.

La figura di Gesù Cristo è stata centrale anche in letteratura. Non solo presso i latini con Commodiano, Prudenzio e Agostino, ma anche in epoca più recente. Basti pensare all’intera opera di Fedor Dostoevskij.

Il cinema non è stato immune dall’influenza della figura di Gesù Cristo. Non è facile stabilire con esattezza quale sia stata la prima pellicola dedicata al Nazareno. Vues représentant la vie et la passion de Jésus Christ (1897) dei fratelli Lumière è uno dei primi esempi.

Seguirono poi Le Christ marchant sur les eaux (1898) di Gorge Mèliès e La Vie et la Passion de Jésus Christ (1902) di Ferdinand Zecca. Sono queste le prime trasposizioni al cinema della vita di Gesù Cristo. Opere interessanti, ma con un linguaggio più teatrale che cinematografico.

Bisogna aspettare gli anni Dieci e Venti del Novecento per trovare i primi veri Kolossal di carattere religioso. Come Cristus (1916) di Giulio Antamoro, un regista oggi pressoché sconosciuto, ma un grande maestro del cinema muto.

Dopo un breve periodo di predominio dell’industria cinematografica europea (con Italia e Francia in prima linea) è Hollywood a diventare la maggiore sede di produzione dedicata alla vita di Gesù Cristo.

Cecil B. DeMille realizza The King of Kings (1927) e Henry Koster firma la regia de La tunica (1953). Altri film hollywoodiani incentrati sulla vita del Messia sono: Il Re dei re (1961) di Nicholas Ray e La più grande storia mai raccontata (1965) di George Stevens.

Martin Scorsese e il suo prossimo film su Gesù

Gesù continua ad essere una fonte d’ispirazione per tanti cineasti. Martin Scorsese, un regista che possiede un forte legame con la fede, ha sempre raccontato vicende in cui la fede svolge un ruolo fondamentale. Il regista italo americano ha già realizzato un film dedicato a Gesù, L’ultima tentazione di Cristo, con Willem Dafoe nei panne del Messia.

Dopo trentasei anni, Martin Scorsese è intenzionato a riprendere la figura di Gesù per realizzare un suo film. Un lungometraggio della durata di circa un’ora e mezza, tratto da Una vita di Gesù scritto da Shusaku Endo, un’opera ambientata nel Giappone di oggi. Il prossimo film di Martin Scorsese su Gesù ha già una sceneggiatura, scritta insieme a Kent Jones, il co – regista di A letter to Elia e dovrebbe essere girato entro il 2024.

“In questo momento la parola religione crea indignazione, perché per molti versi la religione ha fallito. Questo non significa che l’impulso iniziale fosse sbagliato. Sto cercando un nuovo modo per togliere il fardello negativo della religione organizzata.”

Martin Scorsese e ‘A Life of Jesus’, breve e profondo – Taxidrivers.it

La passione di Cristo di Mel Gibson

La Passione di Cristo 2, Caviezel entusiasta: "Sarà il miglior film di sempre"

È del 2004 invece La passione di Cristo scritto e diretto da Mel Gibson. Il film è prodotto dall’americana Icon Productions, ma interamente girato in Italia, tra Matera e Cinecittà.

Le ultime dodici ore della vita di Gesù (Jim Caviezel). L ’Ultima Cena, l’ arresto e la condanna a morte da parte dei sommi sacerdoti. Poi la decisione di Ponzio Pilato (Hiristo Sopov) di affidare la scelta alla folla, la flagellazione, la croce da trasportare per le vie di Gerusalemme fino al Golgota, la crocifissione.

L’opera di Mel Gibson ha ottenuto molto successo, incassando a livello internazionale 611.899.420 dollari: negli Stati Uniti ben 370.782.930, in Italia 19.939.336 euro.

Per ottenere un forte realismo, il regista decide di realizzare il film in latino, in ebraico e aramaico. L’ aramaico, lingua parlata allora in Giudea, ci è nota solo con una certa approssimazione e per farla rivivere Mel Gibson si è affidato al lavoro del gesuita William Fulco.

Notevole è stata anche la ricerca linguistica sul latino, lingua che nel film viene parlata soprattutto dai soldati romani. E il suo uso ha un forte valore evocativo, soprattutto nelle sequenze della fustigazione.

Mel Gibson decide di non realizzare un montaggio lineare e la passione di Cristo è intervallata con i ricordi felici e spensierati della vita del Messia. I Vangeli sono certo centrali nella ricostruzione della trama, ma non sono l’unica fonte.

Alcune delle scene sono tratte dai diari di Anna Katharina Emmerick, una mistica tedesca vissuta tra il 1774 ed il 1824. In particolare dal suo libro, La dolorosa Passione del Nostro Signore Gesù Cristo e da Mistica Città di Dio di María di Ágreda.

Il cast: Jim Caviezel, Hiristo Sopov, Monica Bellucci, Maria Morgenstern, Sergio Rubini. Rosalinda Celentano.

 Gesù in Risorto di Kevin Reynolds

Risorto (2016) di Kevin Reynolds, è un altro film di produzione americana, incentrata sulla figura di Gesù Cristo. I protagonisti sono Joseph Fiennes, nei panni di un tribuno romano e Tom Felton, che interpreta un giovane e ambizioso soldato romano.

Dopo la crocifissione di Gesù (Cliff Curtis), Clavio (Joseph Fiennes), un tribuno militare romano e Lucio (Tom Felton) devono assicurarsi che il corpo di Gesù non venga rubato dai suoi seguaci. Ma ciò avviene e Lucio parte in missione per recuperare il cadavere e sopprimere ogni voce di risurrezione.

In questo film la figura di Gesù Cristo diventa centrale, seppure egli compaia solo per pochi minuti con una decina di battute. Ma la sua presenza è costante. Egli continua a vivere anche dopo la crocifissione.

Speranza per il popolo ebraico, ma minaccia per il potere di Roma. Il filo conduttore è il conflitto interiore che vive Clavio. Un uomo pratico, un tipico romano, che considera Gesù solo una scocciatura per il suo lavoro.

Deve ricredersi dopo aver visto il Cristo risorto. Ma le sue origini gli impediscono di vivere appieno la fede che è traboccata nel suo cuore.

Il cast: Joseph Fiennes, Tom Felton, Peter Firth, Cliff Curtis, Maria Botto.

Il film è disponibile su Prime Video 

L’ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese

L'ultima tentazione di Cristo: recensione - Cinematographe.it

L’ultima tentazione di Cristo (1988) di Martin Scorsese è tratto dal romanzo L’ultima tentazione dello scrittore greco Nikos Kazantzakis. Il film ottenne una nomination all’Oscar per la miglior regia.

Gesù (Willem Dafoe) falegname, fabbrica croci per i Romani. Rimproverato da Giuda (Harvey Keitel), inizia la predicazione; poi, perché il suo destino si compia, chiede a Giuda di tradirlo. Una volta crocifisso vive l’ultima tentazione: sogna la vita che avrebbe vissuto sposando la Maddalena (Barbara Hershey).

Il film di Martin Scorsese è uno dei pochi esempi di trasposizione cinematografica della vita di Gesù, non tratta dai vangeli. Il risultato è un opera affascinante, allucinante, destabilizzante.

Proiettato alla 45° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il film scatenò molte polemiche e in molti paesi venne del tutto censurato. L’ultima tentazione di Cristo racconta di un Gesù atipico, divorato più dalla pazzia che dalla fede.

Atipica è anche la descrizione degli apostoli. Giuda non è il solito traditore. Ma è lui a incoraggiare, forse brutalmente, il Cristo a compiere la sua opera. E nell’ultima tentazione vissuta, immaginata da Gesù, è lui a essere tradito.

Ne L’ultima tentazione di Cristo, il protagonista è tormentato da una battaglia interiore tra spirito e carne, tra anima e corpo. Un Cristo che in parte è tentato a rinunciare al suo destino divino, desideroso di vivere la sua vita di uomo comune.

Il cast: Willem Dafoe, Harvey Keitel, Barbara Hershey, Vernna Bool, Victor Argo.

Il vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini

Il Vangelo Secondo Matteo: Pier Paolo Pasolini e il Cristo rivoluzionario – AuralcraveIl vangelo secondo Matteo (1964) di Pier Paolo Pasolini è incentrato sulla vita di Gesù Cristo, così come è raccontata nel vangelo. Il film ottenne il Leone d’Argento alla 25° Mostra d’arte cinematografica di Venezia.

È il racconto della vita di Gesù Cristo (Enrique Irazoqui) dall’annunciazione, al matrimonio con Giuseppe (Marcello Morante) e la fuga in Egitto. Divenuto adulto, Gesù affronta le prove nel deserto e dopo prosegue per Israele, in compagnia degli Apostoli. Processato da Ponzio Pilato, viene condannato alla crocifissione e la resurrezione conclude la sua vita terrena.

Con questa pellicola, Pier Paolo Pasolini racconta la sua vocazione cristiana, che solo agli sprovveduti può sembrare una stonatura con il suo dichiarato spirito marxista.

Il cristianesimo, per lo scrittore e regista bolognese, costituisce il nesso sentimentale e ideologico che collega le ardue esperienze opposte del marxismo e del decadentismo.

Un cristianesimo di specie. Popolare e raffinato, che gli ha permesso da un lato di illuminare il carattere rivoluzionario del messaggio cristiano, dall’altro di recuperare la bellezza che è nel testo del Vangelo.

Pier Paolo Pasolini non abbandona certo il suo stile. Il Cristo ha il volto del proletariato, centrale in ogni sua opera. È un Cristo operaio segnato dal lavoro e dal sacrificio.

Il cast: Enrique Irazoqui, Susanna Pasolini, Marcello Morante, Mario Socrate, Giorgio Agaben.

Il film è disponibile su Prime Video

Il Cristo in gola di Antonio Rezza

il cristo in gola torino

Il cristo in gola, film che apre la 40esima edizione del Torino Film Festival, è il settimo lungometraggio di Antonio Rezza, iniziato nel 2004 e terminato solo nel 2022.

Antonio Rezza riflette e si confronta con le follie, le contraddizioni, le purezze, le meschinità e le debolezze dell’uomo. Tutto ciò ricondotto al mito di Gesù e alla Cristianità.

“Il film è filologico fin quando lo dirigo: Maria che partorisce, Giuseppe che sonnecchia, l’Arcangelo proclama, Erode manomette, Battista che sciacquetta”.

Nei suoi primi quindici minuti, Il cristo in gola è un omaggio al Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini. Antonio Rezza replica, in maniera speculativa, la struttura narrativa del film di Pasolini, ma concluso l’omaggio al cineasta poeta, Il cristo in gola intraprende una strada tutta sua, indipendente e originale.

L’aura dell’autorialità viene distrutta e il film sembra realizzarsi da sé. Un processo inevitabile in un’opera realizzata in un arco temporale molto ampio. È una stratificazione costruita con il trascorre del tempo, in cui la vicenda della vita di Gesù viene alternata a non pochi riferimenti alle dittature sudamericane, di stampo militare.

Il Cristo in gola: Antonio Rezza è un Gesù muto e frustrato – Taxidrivers.it

Gesù di Nazareth di Franco Zeffirelli

Gesù di Nazareth, la miniserie tv in streaming su Raiplay e da giovedì 9 aprile su Tv2000

Nel 1977, Franco Zeffirelli dirige Gesù di Nazareth, sceneggiato televisivo, diviso in cinque puntate, trasmesso dalla Rai dal 27 marzo al 24 aprile del 1977.

Re Erode, venuto a sapere della nascita del possibile nuovo Messia, ordina che tutti i neonati del posto vengano uccisi. Si compie la carneficina, la famiglia di Gesù fugge in Egitto. Quando re Erode muore dopo pochi anni, Maria, Giuseppe e Gesù ritornano a Nazareth dove Gesù impara le Sacre Scritture.

Il successo del lavoro di Franco Zeffirelli fu di levatura internazionale. Negli Stati Uniti venne considerata la migliore serie tv di tutti i tempi. Nel 1978, Gesù i Nazareth, che il regista scrisse con la collaborazione di Anhony Burgess e Suso Cecchi D’Amico, approdò nelle sale cinematografiche.

Nato come un prodotto televisivo, questo lavoro ha un linguaggio cinematografico. E segna uno spartiacque fondamentale per la produzione degli audiovisivi in Italia e non solo.

Gesù di Nazareth, con l’uso delle grandi masse, anticipa le grandi produzioni in stile kolossal. I costumi e la scenografia sono curati nei minimi particolari e la descrizione di Gesù tende verso il realismo, abbandonando, non del tutto, il tono mitico.

Disponibile su Rai Play

Il cast: Robert Powell, Olivia Hussey, Yorgo Voyagis, Anne Bancroft, Regina Bianchi.

Il Messia di Roberto Rossellini

Gesù

Nel 1975, Roberto Rossellini realizza Il Messia. Il film è stato interamente girato in Tunisia.

Ispirata ai quattro Vangeli, con una forte componente mariana e una premeditata omissione del contesto storico-politico, questa vita di Cristo (Pier Maria Rossi) si rivolge all’umanità più che alla divinità del personaggio. Elimina gran parte dei miracoli e le profezie sulla fine del mondo e riduce al minimo i riferimenti al soprannaturale. Esplicitamente popolare nel rispetto della tradizione iconografica, quasi da presepio.

Il messia fu presentato in prima mondiale in Italia il 25 ottobre 1975 al festival cinematografico di Montecatini; la distribuzione ebbe poi luogo, in Francia, dal 18 febbraio 1976 e, in Italia, dal 30 settembre dello stesso anno.

È questo uno degli ultimi film di Roberto Rossellini e risulta un’opera apprezzabile. Dal punto di vista figurativo è splendido, con ottime ricostruzioni naturali della Galilea.

Tecnicamente è coerente con i toni sobri e discreti del messaggio e dello stile rosselliniano. I costumi sono di Marcella De Marchis, la fotografia di Mario Montuori, le musiche essenziali e delicate di Mario Nascimbene. Nel cast attori professionisti e non, si mescolano in modo omogeneo.

Disponibile su Rai Play.

Il cast: Pier Maria Rossi, Mita Ungaro, Vernon Dobtcheff, Jean Martin, Toni Ucci.

Jesus Christ Superstar di Norman Jewison

Gesù

Non solo drammi sono stati dedicati alla figura di Gesù Cristo. Celebre è il musical Jesus Christ Superstar (1973) di Norman Jewison.

Un gruppo di ragazzi in jeans e maglietta scende da un autobus nel deserto della Palestina e comincia a mettere in scena un musical sugli ultimi giorni della vita di Gesù. Ripercorrendo tutti gli episodi del Vangelo, dall’entrata trionfale in Gerusalemme, fino alla crocifissione.

Tratto dal musical di Tim Rice e Andrew Lloyd Webber, Jesus Christ Superstar è oggi un vero cult. Il film è stato girato in Israele, principalmente presso le rovine di Avdat nel deserto del Negev, e in altre zone del Medio Oriente.

Privo di dialoghi e interamente cantato, con una colonna sonora entrata nell’immaginario popolare, l’opera è da considerarsi del tutto anticonvenzionale.

Originale nella messa in scena dal caratteristico sapore hippie, essenziale e scarna. Ma è anche volutamente sfarzosa e sorprende per modernità della narrazione. Gesù abbandona la sua aura e appare umano, con le sue tentazioni e intemperanze.

Il cast: Ted Neely, Carl Anderson, Barry Dennen, Lery Marshall, Josh Mostel.

Monty Python’s Life of Brian di Terry Jones

Gesù

Monty Python’s Life of Brian (1979), distribuito in Italia con il titolo di Brian di Nazareth è una divertentissima commedia diretta da Terry Jones.

Nell’anno zero, Brian (Graham Chapman) s’innamora di una giovane ribelle. Per compiacerla entra a far parte di un movimento schierato contro la dominazione di Roma. Nel tentativo di nascondersi dai soldati romani, viene scambiato per il Messia.

Il film fu distribuito in Italia solo nel 1991 e purtroppo il doppiaggio sminuisce alcune gag davvero esilaranti. Nonostante sia stato accusato di blasfemia, gli autori non ridicolizzano la figura di Gesù.

Il ridicolo, piuttosto, cade sulle azioni umane, sui tanti luoghi comuni e stereotipi. Davvero comica è la sequenza della scritta latina sui muri, non da meno sono la lapidazione della donna e lo spettacolo allo stadio. Un film spassoso, senza nessuna intenzione di offendere, ma con l’unico obiettivo di far ridere.

Il cast: Graham Chapman, John Gilliam, Eric Idle, Michael Palin, Terence Bayler.

Il film è disponibile su Netflix.

La Pasqua raccontata al cinema

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