La Templanza, la serie televisiva spagnola tratta dall’omonimo romanzo di Maria Duenas sarà disponibile dal 26 marzo sul catalogo Amazon Prime Video.
Una storia d’amore che vede come protagonisti due attori straordinari come Leonor Watling (A mia madre piacciono le donne, Parla con lei e La settima musa) e Rafael Novoa ( A corazon abierto, El senor de los cielos e Sala de urgencias), i quali interpretano rispettivamente Soledad Montalvo e Mauro Larrea. Due giovani che hanno vissuto diverse esperienze che li ha segnati profondamente, destinati a incontrarsi e a vivere un’appassionante ma tormentata relazione sentimentale.
La Templanza, il libro da cui è tratto la serie televisiva
La Templanza è liberamente tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice spagnola Maria Duenas, il terzo dopo La notte ha cambiato rumore (2009) e Un amore più forte di me (2012), entrambi editi da Mondadori.
Una storia, che sembra per certi versi, seppur vagamente ricordare una telenovela famosa negli anni Novanta dal titolo Milagros, andata in onda nel maggio 1993 sulle reti Mediaset, riscuotendo un grande successo da parte del pubblico. La telenovela vedeva coinvolti Grecia Colmenares e Osvaldo Laport, due attori che ancora oggi sono conosciuti ai telespettatori italiani, la cui trama era ambientata proprio intorno al 1850, anno in cui inizia la storia che vede coinvolti Soledad e Mauro, solo che il luogo dove avvenivano le vicende di Milagros era a Santa Maria, un piccolo paese alle porte di Buenos Aires in Argentina, qui invece siamo in Spagna.
Una storia d’amore appassionante ma che non convince pienamente
Al centro di questi dieci episodi de La Templanza vi sono le esistenze dei due protagonisti, Mauro e Soledad. Lo spettatore assiste ai vent’anni che precedono l’incontro fra i due ragazzi, come il matrimonio di Soledad con il ricco commerciante inglese Edward Claydon (Nathaniel Parker), il suo trasferimento a Londra e le relative frustrazioni che ne derivano da questo matrimonio infelice e la partenza da Salamanca in Spagna verso il Messico da parte di Mauro.
La serie diretta da Alberto Ruiz Rojo, Patricia Font e Guillermo Morales segue anche la storia politica e sociale di una Spagna del Sud che vede coinvolta anche la produzione di vini fino ad arrivare ai salotti londinesi e alle miniere messicane. Una saga familiare destinata a far appassionare chi ha un debole per le storie d’amore complicate che si è soliti vedere in serie televisive come Il segreto e Una vita.
Una produzione che ha coinvolto circa 130 attori, tra cui spiccano nomi importanti come Juana Acosta, Esmeralda Pimentel, Raul Briones, Emilio Gutiérrez Caba e Cristina Alcazar, solo per citarne alcuni. Ma che non basta a coinvolgere pienamente lo spettatore, il quale assiste a una storia che si concentra prevalentemente sulla vita dei protagonisti che regalano un tiepido trasporto passionale, finendo con il perdere la vera essenza della classica storia d’amore. Peccato perché il romanzo da cui la serie ha attinto ha numerosi spunti che lo hanno portato a essere amato dai lettori, ma che sullo schermo finisce con il dissolversi in pochissimo tempo, piuttosto ci si appassiona soprattutto alle vicende dei personaggi secondari, i quali sono loro che sono in grado di farci dimenticare il mancato coinvolgimento emotivo verso i protagonisti, sperando di poter in qualche modo recuperare in una probabile seconda stagione, al momento non ancora confermata.