WGA Awards 2021: chi sono i vincitori

Quella di quest’anno, a causa della pandemia, è stata la cerimonia dei Writers Guild Awards (WGA AWARDS)  più breve della Storia. L’intera trasmissione è stata pre-registrata ed è durata appena 90 minuti. In un anno in cui molte sale cinematografiche sono rimaste al buio, tuttavia, spicca qualche titolo su cui prestare attenzione. Scopriamo insieme chi sono i vincitori.

WGA Awards: premi per le sceneggiature

Una donna promettente diretto da Emerald Fennel ( nominato a ben 5 Oscar) si aggiudica il premio per la miglior sceneggiatura originale mentre Borat – seguito  di film cinema, quello per la miglior sceneggiatura non originale.

Il WGA Award per la miglior sceneggiatura di un documentario è spettato a Mark Monroe e Bryan Fogel per The Dissident.

WGA Awards: i premi per la tv

Per quanto riguarda la tv, The Crown, l'”epopea” dei Reali inglesi targata Netflix, sbaraglia la concorrenza portando a casa il premio per la migliore serie drammatica mentre Ted Lasso vince nelle categorie miglior serie comedy e nuove serie.

Desus & Mero è, invece, la miglior Comedy/Variety Talk Series e At Home with Amy Sedaris conquista la vittoria per la categoria Comedy/Variety Sketch Series.

Stephen Colbert’s Election Night 2020: Democracy Last Stand ottiene il WGA Award nella sezione Comedy/Variety Special.

#FreeRayShawn vince nella categoria Shortform mentre Bojack Horseman ha la meglio su I Simpsons e Bob’s Burgers tra le serie animate.

WGA Awards: storie di figure ai margini

Will Berson, Shaka King, Kenny Lucas e Keith Lucas hanno ricevuto il premio onorario Paul Selvin, destinato alle sceneggiature incentrate sui diritti civili e sulle questioni costituzionali, grazie a Judas and The Black Messia, prodotto da Warner Bros.

I vincitori per il miglior Original Long Form, Tanya Barfield, Joshua Griffith, Sharon Hoffman, Boo Killebrew, Micah Schraft, April Shih, Dahvi Waller, sceneggiatori di Mrs. America, hanno deciso di non apparire nello show ma di rilasciare una dichiarazione, letta da una voce fuori campo.

Gli scrittori si ritengono onorati di aver potuto raccontare una storia che mette in rilievo figure emarginate e si augurano che il loro lavoro incoraggi altri sceneggiatori ad esplorare personaggi della Storia poco rappresentati, aprendosi ad una narrazione multidimensionale.