Annunciata l’uscita ad ottobre 2021 in Cina, nella strategica finestra della Festa Nazionale, di Sniper di Zhang Yimou, co-diretto con la figlia Zhang Mo. Il film è una storia spiccatamente nazional-patriottica, e piuttosto anti-americana, e rappresenta la produzione che andrà a bilanciare la prolifica annata di Zhang Yimou.
Infatti, dopo le spiacevoli avventure censorie vissute da One Second (2020), si attendono per quest’anno il thriller Under the light e il drammatico Impasse, portando così a quattro i film diretti dal maestro cinese negli ultimi tre anni.
Le riprese di Sniper sono iniziate a gennaio nella provincia di Jilin, nel freddo nord della Cina. L’uscita è prevista in patria per quest’anno in occasione del 70° anniversario della Guerra di Corea.
Zhang Yimou e Zhang Mo
Questa produzione ha qualcosa di “famigliare”, nel senso che oltre a Zhang Mo anche il figlio Zhang Yinan è coinvolto. La prima non è una novizia dei set del padre, avendolo già seguito in qualità di aiuto regista e montatrice su Lettere di uno sconosciuto (2014) I fiori della guerra (2011) e Under the Hawthorne Tree (2010). Il suo debutto alla regia è del 2015 con Suddenly Seventeen.
Sniper di Zhang Yimou racconta la storia del giovanissimo cecchino Zhang Dagong, volontario durante la guerra di Corea, incaricato di fermare la precisissima squadra di cecchini americani. Il personaggio pare rimandare all’eroe di guerra realmente esistito Zhang Taofang: uno tra i migliori cecchini al mondo, ricordato per aver steso 214 soldati americani con 435 colpi in soli 32 giorni. È morto eroe e leggenda, nel 2007.
Precedentemente intitolato The coldest gun, il titolo è stato di recente modificato in una più diretta definizione, che lascia presagire un prodotto dichiaratamente patriottico e votato alla memoria dei partigiani.