The man who sold his skin: nominato agli Oscar tra i migliori film stranieri
Il film tunisino presentato al Festival del cinema di Venezia è tra i candidati all'Oscar come miglior film straniero e vanta nel cast la presenza dell'italiana Monica Bellucci
Presentato al Festival del cinema di Venezia The man who sold his skin prova a dire la sua agli Oscar 2021 (qui per tutte le nomination).
Di cosa parla The man who sold his skin
Sam Ali, un giovane siriano sensibile e impulsivo, fugge dalla guerra lasciando il suo paese per il Libano. Per poter arrivare in Europa e vivere con l’amore della sua vita, accetta di farsi tatuare la schiena da uno degli artisti contemporanei più intriganti del mondo. Trasformando il proprio corpo in una prestigiosa opera d’arte, Sam finisce per rendersi conto che la sua decisione potrebbe non significare la libertà.
Un po’ di Italia in The man who sold his skin con Monica Bellucci
Nell’Italia in nomination agli Oscar c’è, seppure non direttamente, anche Monica Bellucci, nel cast di The Man Who Sold His Skin. Non solo Pausini e Pinocchio, quindi. Il film della regista tunisina Kaouther Ben Hania era stato presentato al Festival del cinema di Venezia dove si era aggiudicato il premio Orizzonti per la Miglior Interpretazione Maschile assegnato a Yahya Mahayni e il premio per l’inclusione Edipo Re.
Una provocazione?
Il film offre una provocatoria interpretazione contemporanea di un patto faustiano. Un audace ma non sempre appetibile mix di dramma, tragedia, romanticismo, satira e umorismo oscuro. Affinché nessuno pensi che l’idea centrale sia inverosimile, il regista Ben Hania si è ispirato all’artista belga Wim Delvoye, che ha tatuato e firmato la schiena di un uomo chiamato Tim. Il pezzo è stato venduto a un collezionista d’arte tedesco e Tim è obbligato per contratto a passare una certa quantità di tempo, in topless e seduto immobile, in una galleria ogni anno. Ma Ben Hania approfondisce e complica l’idea di un uomo che vende la sua pelle facendo del suo contenitore artistico un giovane arrabbiato nato in quello che considera “il lato sbagliato del mondo”.
La sceneggiatura di Ben Hania combina la crisi umanitaria in Siria con i capricci del mercato internazionale dell’arte per porre alcune domande scomode sulla mercificazione di una vita umana. Nel complesso si tratta di un lavoro stimolante che mette in evidenza questioni importanti e conferma ancora una volta Ben Hania come un talento emergente.
Le composizioni intelligenti e le immagini sensuali e colorate sono fornite dal direttore della fotografia libanese Christopher Aoun (Cafarnao). Altrettanto seducente è la composizione musicale di Amine Bouhafa.
Dichiarazioni sul film e distribuzione
In merito alla sua opera la regista ha dichiarato: “Mi sono chiesta: ‘Cosa accadrebbe se… un artista famoso offrisse a un rifugiato di diventare una sua opera per ottenere la libertà di movimento?’ Così è nato il viaggio di Sam Ali. Il film è anche una storia d’amore in cui il protagonista, separato dalla donna che ama, perde la dignità – e la pelle – per cercare di raggiungerla. E ancora, cosa significa essere liberi quando il gioco è truccato, quando non si ha la possibilità di scegliere?”
Il film, che uscirà in Italia distribuito da Wanted Cinema, vede nel cast, come detto, anche un’inedita Monica Bellucci.
Il trailer
The man who sold his skin
Anno: 2020
Durata: 104'
Distribuzione: Wanted Cinema
Nazionalita: Tunisia, Francia, Germania, Belgio, Svezia
Regia: Kaouther Ben Hania
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