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FESTIVAL DI CINEMA

VIEW Conference: 12 autori di film d’animazione possibili candidati all’Oscar a confronto

In una nuova sessione PreVIEW, VIEW Conference si sono riuniti 12 acclamati direttori di film d’animazione nel corso di un esclusivo panel in cui hanno discusso a proposito della 93° edizione degli Academy Awards in cui potrebbero ritrovarsi contendenti per l’assegnazione della statuetta di categoria

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Candidati oscar animazione

12 registi papabili candidati all’Oscar nella categoria miglior film d’animazione. Si sono riuniti all’interno di un particolare panel previsto da VIEW Conference. Durante l’incontro hanno parlato della loro visione dell’animazione e dei rispettivi film.

Chi erano i possibili registi candidati all’Oscar per l’animazione presenti

Ecco di seguito un elenco dei registi presenti:

In realtà, però, Gitanjali Rao, purtroppo, non è riuscita a partecipare.

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Una breve presentazione dei registi

L’incontro è iniziato dando la parola ai registi che hanno potuto parlare ognuno del proprio film, descrivendolo in poche parole.

Soul, secondo Pete Docter e Kemp Powers, è nato dall’idea di interrogarsi sul perché e su come siamo nati, ma in realtà ha sovvertito l’andamento classico delle storie. Di solito c’è un eroe che fa un viaggio e tutto finisce quando questo si risolve. In questo caso Joe pensa di sapere fin dall’inizio cosa vuole, ma poi capisce che non è davvero quello.

Se Wolfwalkers si concentra sulla cultura e il folklore celtico, The Croods: A New Age riflette sulla connessione umana di cui abbiamo bisogno e sul rapporto con la famiglia.

Trolls World Tour è, invece, un viaggio con un tributo alla musica. The Willoughbys è l’adattamento di un libro e il racconto sovversivo di bambini che vogliono essere orfani.

Onward, come ha rivelato Dan Scanlon, è una storia con una connessione personale con l’autore. La storia di due elfi che hanno l’opportunità di vivere un’esperienza con il padre è quella che avrebbe voluto fare lo stesso regista. Scanlon, infatti, ha perso il padre quando era piccolo e il fratello era colui che si ricordava qualcosa del genitore. La domanda dalla quale è partito è, quindi, “cosa avrei fatto se avessi potuto avere ancora lui con me”.

In Over the moon c’è una piccola bambina cresciuta in Cina che si dispera quando sua mamma muore. E si ritrova a combattere con un vero e proprio caos nella sua mente, che aumenta quando il padre invita qualcuno a far parte della sua famiglia. Si tratta di una storia toccante scritta insieme all’autrice che non ha potuto vedere il film.

A Shaun the Sheep Movie: Farmageddon è un riuscito sequel. Un film sull’amicizia e l’accettazione.

La scena più impegnativa da girare

Secondo Pete Docter la scena più impegnativa di Soul è quando Joe alla fine del concerto scopre chi è veramente. Torna al suo appartamento e trova la “spazzatura” che aveva nelle tasche e si interroga su questo. Mette gli oggetti sul piano arrivando a una nuova comprensione. “Apparentemente è il momento più facile da descrivere, ma c’è voluto molto per scriverlo”.

Per Kemp Powers, invece, c’è un momento in cui 22 è nel corpo di Joe e vanno dal barbiere. Per lui è un momento e un personaggio chiave. Joe è descritto come un amico, ma nel corso della scena viene fuori che lui non sa niente di quest’uomo.

Per i due autori di Wolfwalkers, Tomm Moore e Ross Stewart, la fine “finta”, quando la madre torna. Perché la storia poteva finire lì con un cambio forte. In realtà tutta la struttura dell’happy ending cambia. Ma anche il momento del break up con tanti elementi tecnici a differenziare i personaggi (le altezze diverse, ad esempio).

Joel Crawford per The Croods: A New Age ha parlato, invece, di break up movie. Con due famiglie. La protagonista e il suo fidanzato.

Walt Dohrn ha affermato che, a livello di difficoltà, sicuramente la fine è stato il momento più impegnativo con il protagonista che fa un’esperienza con le musiche. È un duro momento, didattico, naturale e deve dare equilibrio.

Anche se The Willoughbys è una commedia Kris Pearn doveva mostrare temi forti e attuali attraverso questo genere. Si arriva a una seconda fine nel film perché ognuno si mostra per com’è. “Volevo che questo momento fosse divertente, ma anche come le musiche in un musical”.

Dan Scanlon di Onward non ha dubbi: la fine del film. Il fratello più grande che non è quello che il protagonista pensava. “Mi sono rivisto molto in questo, vista la mia situazione, e devo ringraziare mio fratello. Spero di ricambiare essendo di supporto a lui”.

Per Over the moon e per Glen Keane era importante il modo in cui finiva un viaggio dove il destino è stato parte fondante di un’esperienza profonda. Il legame col padre è stato la chiave. Senza bisogno di dialoghi, il film mostra cosa ha significato il viaggio e cosa la giovanissima ha imparato.

Con A Shaun the Sheep Movie: Farmageddon Will Becher e Richard Phelan cercano di mostrare un equilibrio.

Riflessioni sul mondo dell’animazione e anche sui candidati all’Oscar

A queste domande hanno fatto seguito quesiti più generici e generali. Dalla parità di genere al futuro dell’animazione che, sempre di più, è un prodotto per un pubblico ampio, anche e soprattutto di adulti. Non è solo per bambini. Dall’inevitabile domanda sulle modalità attuali di lavoro, date dalle restrizioni a causa della pandemia, a consigli su come diventare animatore. Tra risate e battute (“non fatelo” è stata una delle risposte più quotate), uno dei consigli più belli, oltre all’usare i mezzi tecnologici a disposizione, è stato quello di vivere la propria vita. Fare esperienze e godersi ogni momento della propria esistenza è sempre lo spunto più bello per realizzare film del genere.

Ma sono venuti fuori anche alcuni aneddoti e retroscena dei vari film. L’accusa di razzismo per Soulma anche l’etichettarlo solo come il prodotto di una compagnia, quando in realtà è qualcosa di personale, come ogni prodotto Pixar e non solo. Mentre per Glen Keane è stato bello e interessante rapportarsi con la cultura cinese che non conosceva. Alcuni dei responsi positivi al film sono arrivati proprio grazie alla rappresentazione della cultura, anche nelle piccole cose come, ad esempio, il cibo.

Qual è il vostro personaggio d’animazione preferito di sempre?

Ai registi che potranno essere i candidati ai prossimi Oscar per la categoria “miglior animazione” è stata anche fatta questa domanda alternativa.

Per Pete Docter la risposta è Bugs Bunny; per Kemp Powers Jerry di Tom e Jerry.

Invece per Tomm Moore è Kevin Conroy in Batman animated series e per Ross Stewart Zorro.

Walt Dohrn ha optato per SnoopyJoel Crawford non ha saputo scegliere tra Tamburino di BambiHomer Simpson.

Kris Pearn è rimasto nell’attualità con Connie di Big MouthDan Scanlon ha scelto, come DocterBugs Bunny.

Glen Keane, nell’indecisione ha puntato il dito su Peter PanWill Becher sulla Pantera rosa, ma anche su Monk di The Monk and The Fish. E infine Richard Phelan ha citato Willy il Coyote.

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