Il decreto per le nuove disposizioni in merito alla riapertura di luoghi per la fruizione di spettacoli e cultura e quindi anche la riapertura dei cinema prevede che i cinema aprano il 27 Marzo.
Mercoledì il ministro Francescini era stato audito dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) dove si sono discussi i protocolli integrativi di sicurezza elaborati dalle Direzioni Generali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (Mibact) in base ai documenti forniti dalle associazioni di categoria del cinema, dello spettacolo dal vivo e dalle istituzioni museali. Tali protocolli intendono individuare tempi e modalità per riaprire cinema, teatri e sale da concerto.
In base a tali protocolli il Mibact indica date di apertura che vanno dal 27 marzo. Il numero massimo consentito è quello di 500 spettatori (per le sale al chiuso). Disposti a scacchiera, dovranno comunque rispettare una “capienza massima non univoca” che tenga conto degli spazi e che dev’essere decisa assieme agli organi territoriali. Sarà ovviamente obbligatoria la mascherina e non potranno essere consumati cibi e bevande. Biglietto nominale e posti numerati.
Tuttavia nelle ultime ore aumenta la preoccupazione delle istituzioni per i dati sui contagi e per la diffusioni delle varianti del virus. La bussola del governo, che oggi dovrà discutere su restrizioni o allargamenti, potrebbe, ahinoi, indicare una direzione che lascerebbe gli schermi delle sale ancora a lungo al buio.