L’amicizia e il coraggio sono alla base di Glassboy di Samuele Rossi da ora disponibile su Netflix
Pino Gambassi: il Glassboy di Samuele Rossi
Al centro del lungometraggio c’è, oltre alla malattia, una storia di amicizia, forza, coraggio e unione. Pino Gambassi è il protagonista, ma in realtà è l’amicizia che matura e cresce con il suo nuovo gruppo di amici ad essere il vero fulcro della vicenda. quello della malattia è solo un escamotage attraverso il quale riflettere su tematiche diverse. Tutto parte da lì, ma si sviluppa in maniera diversa.
Glassboy, la trama
Pino Gambassi è un bambino di 11 anni affetto da una malattia che lo costringe a non poter vivere come tutti i suoi coetanei, ma a stare chiuso costantemente nella sua bella casa. È circondato dall’amore della sua famiglia, ma questo a Pino non basta. Vuole bene ai suoi genitori e accetta, tutto sommato di buon grado, le lezioni private del suo insegnante, ma dalla finestra della sua stanza si ritrova spesso a osservare un piccolo gruppo di suoi coetanei. Nella speranza di potersi un giorno unire a loro (che si definiscono Snerd), Pino si disegna insieme a loro in forma di fumetto. Ma tutto cambia nel momento in cui la leader del gruppo, Mavi, si reca personalmente da Pino invitandolo, anche se in modo brusco, ad unirsi a loro. È da quel momento che la vita del bambino cambia completamente con uno spiraglio di normalità che inizia a fare capolino.
Un’avventura giovanissima, ma non solo
Quella che viene messa al centro è sicuramente una forte amicizia. Tra Pino e i ragazzi si instaura un legame solido e ben saldo, praticamente indistruttibile che riuscirà a sconfiggere letteralmente qualsiasi ostacolo o problema. Trattandosi di una situazione non facile, ed essendo Pino ancora troppo giovane, spetta alla sua famiglia decidere al posto suo. Ma queste decisioni spesso sono tutt’altro che condivise dal giovanissimo. Ed è proprio per questo e per contrastare il pugno fin troppo di ferro della nonna (un’autentica Loretta Goggi) terrorizzata dopo l’analoga esperienza col marito, affetto dalla stessa malattia, che Pino e gli Snerd diventano ancora di più una cosa sola. Niente e nessuno è in grado di fermarli. Anche a prendere parte a quella che diventa a tutti gli effetti l’avventura della vita. Nonostante la giovane età niente e nessuno li spaventa.
Un pizzico di modernità mescolata al passato
A colpire in Glassboy, oltre alla giovanissima età dei protagonisti, sono anche i riferimenti, nascosti ed evidenti, a tante realtà contemporanee e non. Perché il film, il secondo lungometraggio del regista Samuele Rossi (che viene dal campo del documentario), è disseminato di spunti e strizzate d’occhio allo spettatore (qui per leggere l’intervista al regista). Dalla voce narrante che racconta la storia accompagnando lo spettatore, quasi per la mano, ai fumetti, veri e incontrastati aiutanti dei giovanissimi. Altro riferimento è quello a I Goonies, ma anche quello ai supereroi. Passati e attuali, “autentici” e non. Chi non ha rivisto la Undici di Stranger Things nell’agguerrita Mavi subito pronta a spronare gli amici e aiutarli nei momenti di difficoltà?
Tante tematiche da scoprire e affrontare nel Glassboy di Samuele Rossi
Dalla malattia all’avventura. Dalla paura alla speranza. La storia di Glassboy è interessante per tanti aspetti. Dall'”innovativa” (ma nemmeno troppo) decisione di metter Mavi, una femmina, al centro del gruppo, come leader, al fatto che la stessa rappresenti, per certi versi, una sorta di alter ego del protagonista. Ed è sempre grazie a Mavi che lo spettatore è introdotto ad un altro tema: la malattia. Ma anche la paura, la solitudine e l’abbandono. E in un momento, come quello attuale, può essere interessante e utile il modo in cui esse vengono affrontate, come a spronare Pino, Mavi, gli altri (e indirettamente il pubblico). Mai arrendersi e lottare sempre è la soluzione!
Glassboy è prodotto da Solaria Film, Peacock Film, WildArt Film, Rai Cinema, con il contributo del MiBACT, con il sostegno di Eurimages, Regione Toscana, Regione Lazio, Dipartimento Federale dell’Interno DFI, RSI – Radiotelevisione Svizzera, Austrian Film Institute, Toscana Film Commission, Fondazione Calabria Film Commission
È distribuito da Minerva Pictures e Skyline IFE (Airlines) ed è disponibile su Netflix
Qui per leggere altre informazioni sul film e per vedere il trailer