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Uno di famiglia: lo sguardo naïve sulla criminalità di Federici

Una storia semplice che accende un riflettore su quelle piccole ingenuità che possiamo tutti commettere nel gestire la vita quotidiana, credendo di risolvere i suoi problemi con le soluzioni apparentemente più semplici.

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Uno di famiglia, il nuovo film di Alessio Maria Federici con Pietro Sermonti, Nino Frassica e Lucia Ocone è dispobile ora su Netflix.

Una commedia che lascia riflettere su un tema delicato che è quello della malavita, in modo leggero e senza fronzoli. Forse troppo.

TRAILER DEL FILM

Uno di famiglia: trama

Un insegnante di dizione, Luca (Pietro Sermonti) aiuta nella carriera da attore Mario (Moisè Curia), un ragazzo che cerca di emanciparsi dalla sua famiglia. Questo rende Luca gradito agli occhi della famiglia del ragazzo che gli offre la sua riconoscenza.

Una storia semplice

La storia è tutta lì, non c’è pericolo di spoiler. La sceneggiatura, scritta da Federici insieme a Giacomo Ciarrapico e Andrea Garello, è estremamente semplice e lineare. Non è molto ricca di temi come era accaduto ad esempio con “Fratelli unici”, film molto denso di tematiche. Qui si punta quasi a istruire lo spettatore su un tema importante che è l’azione della criminalità organizzata nella società.

Luca è un personaggio molto ingenuo che crede di ricevere un sincero aiuto da una famiglia facoltosa ma rimane coinvolto in un meccanismo dal quale non riesce più a uscire. Lo spettatore preso a modello è proprio uno come Luca e così il film diventa quasi pedagogico nei suoi confronti: lo si accompagna per mano alla scoperta degli spazi sociali occupati dalla criminalità e lasciati liberi dalle istituzioni (le quali non sono, comunque, assenti nel film). Lo spettatore viene guidato in un percorso di abbandono dell’ingenuità verso la consapevolezza. Non un compito banale. Anzi probabilmente, sfrondando il tema di tutte le complessità solitamente raccontate nei film di genere, si riesce a riportare l’attenzione su quelle cose a volte troppo banali per essere prese seriamente.

Questo pregio della sceneggiatura, però, rischia di essere il suo grande difetto. Resta una storia scarna, pochi temi affrontati e poche risate. Si mettono in fila delle situazioni tipiche di necessità quotidiane e si mostra come un ingenuo può cadere facilmente vittima dei clan. Di nuovo: non è poco, ma finisce per essere un film poco denso di contenuti.

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Uno di famiglia: la regia

Il regista si muove in modo classico, invisibile. Impeccabile, in questo senso. Il ritmo non è frenetico, ci sono inquadrature anche lunghe, spesso in movimento. Si rintraccia l’uso di “action cam” con inquadrature radenti la strada negli inseguimenti, ad esempio. C’è anche un richiamo al phantom ride delle origini del cinema, arricchito anche da uno stop alla fermata della metropolitana.

Pietro Sermonti e Lucia Ocone (Zia Angela) si mostrano in una prova molto convincente e anche Neri Marcorè che partecipa al film con una parte secondaria è degno di nota. Sermonti aveva già lavorato con Federici in “Terapia di coppia per amanti” il film precedente a “Uno di famiglia”. Nel cast torna anche Massimo De Lorenzo nel ruolo di Carrmine, già presente in “Fratelli unici”.

Una famiglia particolare

Federici in questo film abbandona i temi di cui si era spesso occupato nelle commedie precedenti: il rapporto di coppia, la vita vista da uomini e donne, la psicologia (molto presente nella sua filmografia la terapia psicologica). In “Uno di famiglia” torna il tema della famiglia declinato in tutt’altro modo rispetto a quanto fatto in “Fratelli unici” o in “Terapia di coppia per amanti”.

Un film che poteva dare di più in termini di contenuti, ma riporta lo sguardo su quanto della criminalità si dà troppo per scontato. <<C’est la vie>>, dice Zia Angela a Luca; le cose vanno così, ma forse si può uscire dall’ingenuità con cui affrontiamo i problemi quotidiani e cercare di risolverli senza affidarsi a chi con troppa facilità promette soluzioni senza, apparentemente, chiedere nulla in cambio. Ma è proprio questa apparenza che ci rende ingenui e non ci permette di vedere le vere soluzioni che ci permetterebbero di superarli, da soli o con l’aiuto di “uno di famiglia”, quella vera che tutti noi abbiamo anche se fatta di soli amici.

Il film è prodotto da Cinemaundici con Warner Bros Italia e distribuito in Italia sempre da Warner Bros.

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Uno di famiglia

  • Anno: 2018
  • Durata: 95'
  • Distribuzione: Warner Bros
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Italiana
  • Regia: Alessio Maria Federici