Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it) lancia in dvd Monos – Un gioco da ragazzi, tra i lungometraggi che hanno avuto vita difficile in Italia a causa del lockdown. Diretto nel 2019 dal brasiliano Alejandro Landes, un singolare racconto per immagini incastonato tra i monti della Colombia, dove sette adolescenti si allenano a combattere. Sette adolescenti isolati dal mondo, precisamente. Ma perché sono sottoposti a questo allenamento? Si tratta di un gioco da ragazzi, come il titolo suggerisce?
È un campo estivo in cui questi piccoli combattenti si divertono a far finta di essere soldati? Nulla di tutto questo, in quanto non c’è assolutamente spazio per lo spensierato divertimento, ma solo per lo scenario di una delicatissima missione.
Scenario dove, tra l’altro, la combriccola ha il compito di proteggere una prigioniera americana denominata “Dottoressa”, ovvero la Julianne Nicholson della serie tv Masters of sex. Fino al momento in cui, braccati da un vero e proprio esercito, si trovano costretti a rifugiarsi nella giungla. Nel corso di quasi un’ora e quaranta di visione che, appunto, al raggiungimento della sua metà trasforma il tutto in effettivo film bellico.
Un mix tra film bellico e pellicola d’autore, a dire il vero, tanto da non puntare al facile intrattenimento per immergersi, invece, nel realismo. Il realismo per toccare la realtà di un paese macchiato dalla violenza della guerra civile. Perché è attraverso l’adolescenza Monos – Un gioco da ragazzi racconta la fragilità della Colombia. Un’adolescenza rappresentata dalle incisive facce dei protagonisti, rientranti tra i maggiori pregi dell’operazione insieme alle tanto affascinanti quanto avvolgenti scenografie naturali.
Protagonisti alle prese con un’ideale percorso di crescita dal futuro sicuramente molto meno certo rispetto a quello dei coetanei residenti nelle metropoli industrializzate.
Protagonisti di cui non conosciamo nulla, se non i nomignoli con cui si chiamano, comprendenti un “Rambo” che sembra testimoniare uno dei vari accenni di citazionismo cinefilo. Del resto, qualcuno ha riconosciuto in Monos – Un gioco da ragazzi echi da Stanley Kubrick, Terrence Malick e Apocalypse now di Francis Ford Coppola. Ma, se vogliamo, non manca neppure il respiro de Il signore delle mosche, romanzo di William Golding portato tre volte sullo schermo. Al servizio di una favola sudamericana tutt’altro che priva di crudezza e che, proprio per questo, non è affatto una favola.
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