Il documentario Audrey racconterà una Audrey Hepburn non soltanto attrice ma soprattutto donna. Il film sarà su Chili dall’11 febbraio.
Audrey: il racconto di una vita e di un viaggio
Il documentario, oltre a raccontare la carriera della grande diva, sarà anche un vero e proprio viaggio. Nella personalità di un’artista che voleva essere amata più di ogni altra cosa, ma che purtroppo non riuscì mai a fare i conti con i demoni del proprio passato. Audrey si avvarrà di rare immagini d’archivio, di riprese esclusive e di interviste uniche, dando ancora più profondità ad un’icona immortale.
Regia e cast di Audrey
A dirigere Audrey è la regista Helena Coan. Nel documentario si racconta l’esistenza della protagonista di Colazione da Tiffany e Sabrina a partire dall’infanzia, cioè da quando la Hepburn era una bambina abbandonata da suo padre e cresciuta sotto l’occupazione nazista in Olanda. Ovviamente verrà anche mostrata la sua scalata al successo e il suo impegno umanitario come ambasciatrice dell’UNICEF.
Ai materiali che hanno contribuito alla realizzazione del film si intrecciano le immagini di tre ballerine che “interpretano” l’attrice in tre diversi momenti della sua vita. Non a caso il primo sogno di Audrey Hepburn era quello di fare la ballerina. Le danzatrici sono: la prima ballerina del Royal Ballet Francesca Hayward (la Audrey dei tempi d’oro di Hollywood), Alessandra Ferri (Audrey nella sua maturità) e Keira Moore (la Hepburn giovane).

La battaglia della Paramount per i diritti di Colazione da Tiffany
Intanto la figura di Audrey Hepburn è di nuovo sotto i riflettori, a seguito della battaglia da parte di Paramount Pictures per acquisire i diritti di Colazione da Tiffany.
La Paramount avrebbe, infatti, una sceneggiatura per un nuovo film. Almeno secondo i documenti del tribunale. Ma Alan Schwartz, fiduciario del Truman Capote Literary Trust, ha acquistato una serie televisiva e ha ricevuto offerte molto alte da più acquirenti interessati. All’inizio dello scorso anno, entrambe le parti hanno cercato un accordo per coinvolgere la Paramount nella produzione televisiva. A maggio, però, i negoziati si sono fermati quando il capo della Paramount Jim Gianopulos ha deciso di optare invece per un film. Da qui il problema di capire chi ha il potere di commissionare una nuova versione.
Capote ha pubblicato il suo romanzo Colazione da Tiffany nel 1958, prima che diventasse un film classico per la Paramount con Audrey Hepburn tre anni dopo. E nel 1984, Capote morì. Il momento della morte di Capote era significativo perché secondo il Copyright Act del 1909, la morte di un autore durante il periodo iniziale di 28 anni significava che il periodo di rinnovo apparteneva al patrimonio dell’autore.
Naturalmente, la decisione della Corte Suprema è stata una manna per le proprietà degli autori e, in alcuni casi, ha provocato trattative con gli studios di Hollywood. E nel 1991 la Paramount e la Capote Estate hanno stipulato un nuovo accordo. Ma resta da vedere come andrà a finire la battaglia legale.
Chi era Audrey Hepburn
Audrey Hepburn vinse il suo primo Oscar all’età di 24 anni e diventò una delle massime icone culturali al mondo. Ma la vera Audrey Hepburn fu malnutrita durante l’infanzia, abbandonata dal padre e cresciuta in Olanda durante l’occupazione nazista. Combatté per tutta la vita contro i traumi del suo passato, che fecero naufragare il suo sogno di diventare una ballerina e gettarono un’ombra scura sulla sua vita personale. Trovò la pace interiore sfruttando la sua fama per diventare ambasciatrice dell’UNICEF e dare così un senso alla propria vita. Da vittima di guerra si trasformò in una fonte di sollievo per milioni di persone.