Il film, disponibile in streaming su Disney + e on demand su Prime Video, è prodotto da Regency Enterprises e distribuito dalla Fox Searchligh Pictures.
Nel cast Hilary Swank di Boys Don’t cry, Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico e Oscar alla miglior attrice nel 2000, e Chloë Sevigny candidata agli stessi premi per il suo ruolo da non protagonista.
La Swank avrebbe ottenuto il suo secondo Oscar nel 2005, nello struggente Million dollar babydi Clint Eastwood.
Il soggetto del Film della Pierce è basato su un vero fatto di cronaca che riguardava il giovane Brandon Teena, transgender biologicamente femmina nato Teena Brandon.
Trama Boys Don’t Cry
Siamo nel 1993. Brandon Teena (Hilary Swank) si trasferisce da Lincoln a Falls City, Nebraska, cittadina di provincia nota per la sua chiusura mentale e vari episodi di cronaca nera.
Brandon è generoso, solare e affascinante, ma nasconde a tutti il segreto di essere un ragazzo transgender.
Brandon trova lavoro, diviene amico della timida ragazza madre Candace Lambert e di John Lotter e Tom Nissen – con precedenti penali . Incontra poi la giovane Lana Tisdale, ( Chloe Sevigny) ex ragazza di Lotter.
La situazione precipita quando, fermato dalla Polizia per guida spericolata, si vengono a scoprire su Brandon alcuni precedenti in altre contee dello Stato. Ciò gli vale la detenzione in un carcere femminile da cui esce su cauzione di una incredula Lana, alla quale racconta di essere transgender. Il suo arresto finisce sui giornali e nelle mani della famiglia di Lana, di John e Tom. La storia evolve così in una drammatica sequenza di violenze.
Boys don’t cry: aridità di sentimenti
“Provo a riderci su
A coprire tutto con delle bugie
Provo a riderci su
Nascondendo le lacrime nei miei occhi
Perché i ragazzi non piangono
I ragazzi non piangono” (The Cure. )
Siamo alla fine del 1993. Falls City. Cittadina di provincia. Provincia arida. Aridità di intenzioni.
Teena Brandon fugge dalla polizia e da un processo che non vuole affrontare. Fugge Teena ma, in realtà fugge Brandon. Perché Teena è una ragazza ma si sente uomo e vive come un uomo. Nasconde in tutti i modi il suo essere Donna: nei jeans troppo larghi, nelle camicie di flanella, negli stivali da uomo, nei capelli cortissimi che incorniciano il suo dolce volto delicato, nella fascia che stringe stretta al petto per camuffare un seno florido e fastidioso.
Fugge Teena coi suoi modi buffamente virili, i suoi sguardi languidi lanciati alle ragazze incontrate nei locali, le sue storie d’amore tempestose, fra una causa e l’altra. Finchè incontra Lana, Lana dagli occhi chiari e i capelli rossi. Lana dall’adolescenza rubata, che la catapulta nel suo disordine familiare fatto di caos e solitudine.
Ignara della verità, Lana la Ama appassionatamente ma , con lei si ritroverà in un Inferno di violenza, razzismo e discriminazione. E l’epilogo sarà terrificante.
Quello che colpisce immediatamente di questo film è sicuramente l’interpretazione ( immedesimazione ) di Hilary Swank (Oscar come miglior attrice nel 2000).
Teena ti sconvolge, ti intenerisce, ti sorprende, ti trasporta nel suo mondo ambiguo, nelle strade impolverate di Falls City, nei suoi irrazionali sogni di fuga con Lana.
Boys don’t cry: ambientazioni alienanti
Nonostante le incongruenze rispetto al reale fatto di cronaca (la madre di Brandon manifestò il suo disappunto all’uscita del film non ammettendo mai il lato transgender di Teena), per l’assenza di alcuni particolari e la mancanza di personaggi secondari, la pellicola , che non ebbe una distribuzione su larga scala, suscitò molta curiosità e consensi da parte della critica che rimase letteralmente affascinata dalle interpretazioni degli attori (anche Cloe Sevigny encomiabile) e dalla potente regia.
Cupo, ossessivamente ripetitivo in situazioni e dialoghi, indugiante in deprimenti ambientazioni familiari o alienanti situazioni lavorative, il Film penetra totalmente nell’immaginario dello spettatore, con una violenza rappresentativa e una ferocia emozionale che disturba ma attrae allo stesso tempo.
Realistico, insano e opprimente, si ripulisce all’improvviso sotto lo sguardo innocentemente malizioso e il sorriso meraviglioso di una Hilary Swank davvero in stato di grazia. Film di verità, film che fa star male, ma grande cinema.
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