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Anticipazioni

The long song: PBS Masterpiece mette i personaggi neri al primo posto

I programmi di PBS Masterpiece cambiano con la presenza di una protagonista nera nella serie tv "The Long Song" che debutterà sul canale americano dopo essere andata in onda sulla BBC dal 2018

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The Long Song

The Long Song sa cosa un pubblico potrebbe aspettarsi da un dramma d’epoca che va in onda sulla BBC dal 2018 e che debutterà su PBS Masterpiece, negli Stati Uniti a partire dal 31 gennaio.

Come è descritta The Long Song?

Alla regia Mahalia Belo. La macchina da presa scorre attraverso scene di natura morta di porcellane curiose e sete stropicciate. Il tutto in una casa signorile.

La vita di una signora bianca in una piantagione giamaicana“, intona un narratore (Doña Croll), “è sicuramente piena di tribolazioni – dalla scarsità di manzo alla mancanza di un cappello alla moda“. In pochi secondi, però, viene frantumata la scena idilliaca, ed è messa a fuoco l’acida vena di sarcasmo delle parole del narratore. “Se questa è la storia che vuoi sentire, allora vai per la tua strada. Vai“, dice lei, con la voce che scatta per la rabbia. “Vai per la tua strada! Perché la storia che ho da raccontare è ben diversa“.

Uno dei primi esempi di personaggio nero protagonista di un dramma Masterpiece

La tragica eroina di questa storia è la schiava nera July (Tamara Lawrance). Non la sua amante bianca in corsetto (interpretata dalla veterana del dramma d’epoca Hayley Atwell). Questo segna immediatamente The Long Song come un tipo molto diverso di serie Masterpiece. Al di fuori dell’adattamento di Sanditon di Andrew Davies del 2019, che ha lanciato Crystal Clarke come un personaggio di Jane Austen nato nelle Indie Occidentali, non ci sono stati davvero drammi Masterpiece della PBS che mettano in luce personaggi neri, per non parlare del fatto che essi guidino l’intera serie. The Long Song, adattamento del romanzo di Andrea Levy del 2010, non solo è incentrato su un personaggio ed un’esperienza nera molto specifici, ma sfida deliberatamente gli spettatori che si aspettano qualcosa di molto diverso a guardare altrove. (Il fatto, poi, che questa prima serie Masterpiece con protagonisti i neri sia una narrazione sugli schiavi non è sorprendente, e merita un ulteriore esame in sé e per sé).

Di cosa parla The Long Song?

Nata come schiava in una piantagione di canna da zucchero, July viene strappata alla madre da bambina semplicemente perché la sorella del proprietario, Caroline (Atwell), la vede nei campi e pensa che sia carina. Il suo rapimento, che altera il corso della sua vita e devasta sua madre (Sharon Duncan-Brewsterche sarà in Intergalactic), non è altro che un capriccio casuale di persone che non hanno consapevolezza della loro crudeltà. Ed è uno schema che si ripete più e più volte nel corso della serie. Particolarmente delicato è il voltafaccia di Robert Goodwin (Jack Lowden), un bianco inglese che inizialmente fa perdere la testa a July con promesse di fedeltà e di salari equi per tutti gli schiavi appena liberati nella piantagione, ma che poi si inasprisce.

La struttura della serie

Solo tre episodi per raccontare le storie parallele di luglio: la cosiddetta Ribellione di Natale degli schiavi giamaicani che si sollevano contro i loro padroni con perdite catastrofiche, e la trasformazione di Robert nel tipo violento razzista che una volta aveva denunciato. The Long Song si appoggia molto sulla sua narrazione per accelerare le cose e legare tutto insieme.

Alla fine dell’episodio finale, è chiaro che l’elemento chiave che unisce la serie è Lawrance. Interpretando July da adolescente scaltra a giovane madre a donna completamente ammaccata, Lawrance comanda lo schermo. Ma è anche ironica, divertente e deliziosamente maleducata. È, nonostante i migliori sforzi dei bianchi che la liquidano costantemente come collaterale, un essere umano completo degno di essere protagonista della propria storia.