Trama Night Stalker
La mini docuserie di Netflix Night Stalker: caccia a un serial killer racconta l’avvincente storia vera di come uno dei più noti serial killer americani sia stato braccato e infine consegnato alla giustizia. Nell’afosa estate del 1985, Los Angeles è in preda a un’ondata di caldo senza precedenti e colpita da una serie di omicidi e violenze sessuali che inizialmente sembrano scollegati. Le vittime sono uomini, donne e bambini di età compresa tra i sei e gli 82 anni di quartieri, etnie e livelli socioeconomici diversi. Nella storia del crimine una tale serie di delitti efferati non era mai stata attribuita a un unico assassino. Un giovane detective di nome Gil Carrillo del Dipartimento dello sceriffo della contea di Los Angeles, e il leggendario investigatore Frank Salerno lottano contro il tempo per fermare questo mostro notturno. Mentre gli infaticabili detective cercano di risolvere il caso con i media alle calcagna, la California vive nel panico.
Narrata tramite strazianti interviste di persona, avvincenti filmati d’archivio e spettacolari foto originali, questa serie in quattro parti è il racconto fedele dell’iconica e terribile storia vera ambientata a Los Angeles, e ricostruisce un quadro di vita sconvolta dal terrore, in un periodo in cui chiunque poteva essere la prossima vittima del Night Stalker. La regia di Night Stalker: caccia a un serial killer è di Tiller Russell e i produttori esecutivi sono Russell, Tim Walsh, Eli Holzman e Aaron Saidman.
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Night Stalker: caccia a un serial killer su Netflix
COSA SAPERE SU QUESTA SERIE DOCUMENTARIO NETFLIX
L’agghiacciante serie di documentari sui veri crimini di Netflix, “Night Stalker”, ha debuttato a gennaio e racconta la storia degli agenti delle forze dell’ordine che hanno catturato e arrestato Richard Ramirez, un serial killer e stupratore, attivo in California negli anni ’80.
Gli investigatori dello Sceriffo di Los Angeles, Frank Salerno e Gil Carrillo, furono i due agenti che risolsero il caso e assicurarono Ramirez alla giustizia. Salerno era un coordinatore della task force creata per trovare e arrestare Ramirez. Salerno è ora in pensione, ma ha prestato servizio nel Dipartimento dello Sceriffo per oltre tre decenni.
Ramirez fu infine catturato e assicurato alla giustizia nell’agosto del 1985, e condannato per 13 capi di omicidio, cinque tentati omicidi, 11 aggressioni sessuali e 14 furti con scasso. Fu condannato a morte nella camera a gas, dopo quello che fu uno dei processi più costosi nella storia della California (secondo al caso di omicidio di O.J. Simpson, che ebbe luogo più tardi, nel 1994). In seguito, Ramirez morì di linfoma nel Braccio della Morte della prigione di San Quintino, mentre era in attesa della pena di morte; aveva 53 anni.
Salerno fu un detective per 32 anni e, durante quel periodo, fu supervisore investigativo negli Uffici degli Affari dei Minori e dei Narcotici dello Sceriffo di Los Angeles, prima di passare alla Omicidi, perla quale ha lavorato per più di 17 anni.
Prima di risolvere con Carrillo il caso Ramirez, Salerno fu l’investigatore principale nel caso “Hillside Strangler”, a cui lavorò dal 1977 al 1978.
Originariamente ritenutolo solo come un assassino, alla fine Salerno scoprì che lo “Strangolatore della Collina” era in realtà due uomini, i cugini Kenneth Bianchi e Angelo Buono Jr., che rapirono, violentarono e torturarono 10 donne e ragazze, di età compresa tra i 12 e i 28 anni, e che poi scaricarono i corpi delle loro vittime sulle colline che circondano la contea di Los Angeles. Salerno guidò la task force che arrestò e imprigionò i due cugini per i loro crimini, quasi un decennio prima di catturare Ramirez.
Nel suo curriculum, oltre alla cattura di vari serial killer in California, Salerno fu anche membro di un Comitato Nazionale di Pianificazione, che contribuì a stabilire il Programma di Arresto di Violenti Criminali (“VICAP”: “Violent Criminal Apprehension Program”) dell’FBI, presso l’Accademia dell’FBI a Quantico, in Virginia, e fece parte del Comitato Nazionale che creò un manuale per il lavoro di indagine tra agenzie, denominato il pensiero del Gruppo Investigativo di Agenzie Multiple (“MAIT”: Multiple Agency Investigative Team).
Salerno insegnò nei corsi per le investigazioni per omicidi e per l’ufficiale coinvolto in indagini sulle sparatorie, presso la San Jose State University e il Dipartimento di Giustizia della California, ed è anche un docente esperto di omicidi seriali e di indagini sugli omicidi.
Samson Amore e Beatrice Verhoeven per The Wrap
Traduzione di Francesco Ruggiero