A due anni di distanza dall’uscita di Zombie Child (2019), Bertrand Bonello ritorna a dirigere un lungometraggio.
La Bête (The Beast, per gli angofoni o La Bestia per noi Italiani), viene annunciato come un melodramma fantascientifico che ha come protagonisti Léa Seydoux e Gaspard Ulliel.
Léa Seydoux l’abbiamo vista quest’anno in Roubaix – Una luce nell’ombra di Arnaud Desplechin. (Leggi I migliori film del 2020 secondo Taxidrivers) L’attrice era già stata diretta da Bonello anni prima nel film Saint Laurent (2014), biopic sulla vita del noto stilista francese, e ci aveva sedotto l’anno precedente ne La Vita di Adele vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes del 2013.
La Bête di Bertrand Bonello
Dopo il thriller Nocturama (2016) e l’horror Zombi Child (2019), Bertrand Bonello torna a giocare con i generi cinematografici ne La Bête, che si preannuncia essere un film di fantascienza.
La Bête: la trama
Nel prossimo futuro in cui le emozioni sono diventate una minaccia, Gabrielle decide di purificare il suo DNA in una macchina che la immergerà nelle sue vite passate e la libererà da tutte le emozioni forti. Gabrielle incontrerà poi Louis, con il quale sentirà di avere una forte connessione, come se lo conoscesse da sempre.
Il film di Bonello si svolge in tre periodi distinti – 1910, 2014 e 2044.
Bertrand Bonello e gli altri autori sostenuti da ARTE France Cinéma
Le notizie che arrivano dalla Francia raccontano di una riunione del Comitato di Selezione di ARTE France Cinéma (filiale del canale franco-tedesco ARTE dedicata alla co-produzione di film d’autore) tenutasi il 14 gennaio, nella quale è stata deliberata la co-produzione di tre progetti francesi di lungometraggio. Oltre al lungometraggio di Bertrand Bonello, due nuovi film di Sophie Letourneur e Emmanuelle Nicot.
Voyages en Italie di Sophie Letourneur, titolo che evoca il Viaggio in Italia (1954) di Roberto Rossellini. Non sarà Ingrid Bergman ad arrivare in Italia questa volta, ma Philippe Katerine al fianco della regista stessa.
Infine il canale sosterrà un’opera prima, L’amour selon Dalva (L’Amore secondo Dalva, letteralmente tradotto in italiano) di Emmanuelle Nicot. Un coming-of-age che esplora il tema dell’influenza familiare e il viaggio verso l’emancipazione.
Bertrand Bonello: Filmografia
ZOMBIE CHILD (2019)
Leggi: Zombi Child di Bertrand Bonello al 72. Festival di Cannes
NOCTURAMA (2016)
Leggi: Nocturama di Bertrand Bonello
SAINT LAURENT (2014)
INGRID CAVEN: MUSIC AND VOICE (2012)
L’APOLLONIDE – SOUVENIRS DE LA MAISON CLOSE (2011)
DE LA GUERRE (2008)
TIRESIA (2003)
LE PORNOGRAPHE (2001)
QUELQUE CHOSE D’ORGANIQUE (1998)