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I migliori film del 2020 per Pedro Almodovar

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I migliori film del 2020 per Pedro Almodovar: ecco la lista dei film preferiti dal regista!

First cow di Kelly Richard

Accattivante e delizioso western. Può essere visto come un “buddy movie” , la storia di due uomini dell’Oregon all’inizio del XIX secolo.
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Le strade del male di Antonio Campos

A Knockemstiff (Ohio, USA) e nelle zone boschive circostanti, alcuni loschi personaggi, tra cui un predicatore diabolico), una coppia inquietante e uno sceriffo disonesto, incombono sul giovane Arvin Russell quando si oppone alle forze del male che minacciano la sua famiglia. Ambientato nel periodo tra la Seconda guerra mondiale e la guerra del Vietnam, LE STRADE DEL MALE del regista Antonio Campos delinea un quadro tanto seduttivo quanto terribile che contrappone gli onesti ai corrotti.

Prima di tornare a casa il soldato Willard si imbatte in un commilitone crocefisso: è l’inizio di una lunga epopea che si addentra nel male dell’America e del mondo.
Con Bill Skarsgard, Tom Holland, Mia Wasikowksa e Robert Pattinson. Il film, presente su Netflix, è tratto dal romanzo di  Donald Ray Pollock .
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Un altro giro di Thomas Vinterbeg

C’è una teoria secondo la quale tutti noi siamo nati con una piccolaquantità di alcool già presente nel sangue e che, pertanto, una piccola ebbrezza possa aprire le nostre menti al mondo che ci circonda, diminuendo la nostra percezione dei problemi e aumentando la nostra creatività. Rincuorati da questa teoria, Martin e tre suoi amici, tutti annoiati insegnanti delle superiori, intraprendono un esperimento per mantenere un livello costante di ubriachezza durante tutta la giornata lavorativa. Se Churchill vinse la seconda guerra mondiale in preda a un pesante stordimento da alcool, chissà cosa potrebbero fare pochi bicchieri per loro e per i loro studenti?

Presentato in anteprima alla Festa del cinema di Roma, Un altro giro è il vincitore degli Efa 2020.

Swallow di Carlo-Mirabella Davis

Hunter  ha da poco lasciato il suo posto di lavoro per rimanere a casa e godersi la gravidanza nel bellissimo e immacolato appartamento che lei e il marito condividono a New York, una vera e propria gabbia dorata in cui la sua vita privilegiata sarebbe il sogno di tante donne. Nonostante questo Hunter fatica a compiacere la sua rigida famiglia per cui conformarsi alla società è tutto quello che conta. L’obbedienza della ragazza si trasforma lentamente in ossessione e soprattutto picacismo: un disturbo alimentare per cui sente la necessità di ingoiare qualsiasi cosa le capiti a tiro. Hunter diventa ben presto ossessionata dall’esigenza di superare i propri limiti e ingoiare oggetti sempre più strani e rischiosi.

 

Non sono più qui di Fernando Frìas

Tra i film del 2020, Pedro Almodovar sceglie il messicano Non sono più qui.

Un terribile malinteso con una gang locale costringe il diciassettenne Ulises, capo di un gruppo fissato con la musica cumbia, a fuggire all’estero per salvarsi la vita.
Con Juan Daniel García, Angelina Chen e Jonathan Espinoza.
Candidato agli Oscar come Miglior Film straniero per il Messico, il primo lungometraggio di Fernando Frìas è su Netflix.

 

Little Joe di Jessica Hausner

In un futuro prossimo – o in un presente a noi ignoto – una biologa specializzata in fitogenetica, Alice, lavora per una società che sviluppa nuove specie di piante basandosi su modifiche genetiche, per ottenerne effetti terapeutici e benefici, ad esempio riprodurre il profumo, un elemento che dà grande soddisfazione a chi ama le piante ma che si perde con gli esperimenti. Alice vive con suo figlio, che viene chiamato Little Joe, mentre il padre abita in una baita di montagna. Fra gli altri, la fitogenetista ha creato un fiore ‘speciale’, al quale ha dato il nome di suo figlio, Little Joe, rosso e bellissimo ma che non potrà mai riprodursi in natura. Un giorno, contravvenendo al regolamento interno alla società, Alice porta a casa una delle piantine dal fiore rosso e strani eventi cominciano ad accadere. Leggi qui il resto della recensione
Con Emily Beecham (Miglior Attrice a Cannes 2019) e Ben Whishaw.

 

Mai, raramente, a volte, sempre di Eliza Hittman

Il film è un ritratto intimo di due ragazze adolescenti della Pennsylvania. Per una gravidanza indesiderata e la mancanza di strutture di supporto adeguate nella loro cittadina, Autumn e sua cugina Skylar partono per New York in un intenso viaggio di amicizia, coraggio e compassione.

The Painter and the thief di Benjamin Ree

Tra i film preferiti del 2020 di Pedro Almodovar, anche il documentario premiato al Sundance Festival.  Un’ artista fa amicizia con il ladro che le ha rubato i quadri. Quando ha un incidente,  diventa suo alleato e si prende cura di lui ma i quadri non sono ritrovati. Ma poi le cose cambiano.

Scritto e diretto da Benjamin Ree, il documentario è stato premiato al Sundance Festival.

 

Nomadland di Chloé Zao

Dopo il collasso economico di una città aziendale nel Nevada rurale, Fern carica i bagagli sul proprio furgone e si mette in strada alla ricerca di una vita fuori dalla società convenzionale, come una nomade moderna.
Nomadland è uno dei film più premiati nel 2020.

Nomadland

 

 

 

 

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