Visto nelle sale cinematografiche italiane a fine Settembre 2020, approda su blu-ray Eagle pictures Il giorno sbagliato, interpretato dal vincitore del premio Oscar Russell Crowe. Un sempre più grasso Crowe, per la precisione, che, armato di martello, vediamo immediatamente all’opera in una notte piovosa, mosso da intenzioni nient’affatto pacifiche. In quanto, sceso dalla propria auto, entra all’interno di un’abitazione per attuare un vero e proprio massacro. Prima ancora dei titoli di testa, dopo i quali, fermo al semaforo, non fatica a cominciare a ricordare il Michael Douglas di Un giorno di ordinaria follia. Il motivo? Quella che mette in atto con una giovane mamma affiancata nella propria vettura dal figlio si rivela essere tutt’altro che una banale discussione.
Dalle fattezze della Caren Pistorius di Macchine mortali, infatti, la donna finisce per diventare la preda dell’uomo.
Un individuo che lei non immagina trovarsi in una delicata fase della sua esistenza in cui si sente impotente e invisibile. Una fase che non tarda a portarlo a sfoggiare atteggiamenti da vero e proprio psicopatico. Psicopatico che, sotto la regia di Derrick Borte, il gladiatore più famoso della Settima arte incarna magistralmente. Impegnato a trasformare in maniera progressiva la giornata della protagonista in un autentico incubo ad occhi aperti. Un incubo immerso in una società d’inizio terzo millennio sempre più caratterizzata dai frenetici ritmi di vita delle trafficatissime società metropolitane e dallo stress.
Perché è proprio il fragile equilibrio di una società perennemente al limite quello che intende esplorare Il giorno sbagliato. E lo fa attraverso una vicenda destinata ad assumere presto i connotati di un thriller on the road mirato a ricordare, tra l’altro, che le parole e le azioni hanno conseguenze. Un thriller on the road che non cela neppure una certa influenza proveniente dalla popolare saga Saw, sebbene non intenda affatto replicarne le claustrofobiche ambientazioni. Tra tesa situazione telefonica che vede coinvolto un avvocato dal volto di Jimmi Simpson ed enigmi dinanzi ai quali viene posta la povera Pistorius. Costretta a scegliere chi dei suoi conoscenti dovrà finire nelle mani del folle.
Nel corso di un gioco del gatto e del topo in fotogrammi consumato prevalentemente in spazi aperti.
Con tanto di serrati inseguimenti su quattro ruote e colossali incidenti stradali previsti dallo script a firma di Carl Ellsworth (Red eye di Wes Craven nel curriculum). Tutto materiale che contribuisce a rendere Il giorno sbagliato una veloce operazione piuttosto violenta e fornita perfino di una inusuale cattiveria. Soprattutto se pensiamo che è stata concepita nella pulita e sempre più politically correct Hollywood del XXI secolo. Un’operazione che intrattiene efficacemente il pubblico, in particolar modo quello alla ricerca di uno spettacolo a base di suspense e stalker mieti-cadaveri a piede libero. Commento audio (non sottotitolato), quattro minuti di intervista a Crowe e ventisei di featurette Questo lato della rabbia occupano la sezione extra del disco.
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