Gascoigne di Jane Preston è disponibile su Prime Video. Il docu-film, distribuito da 102 Distribution, Samarcanda Film e prodotto da Salon Pictures, racconta la vita sportiva e privata di Paul Gascognie. Il progetto coinvolge anche la S. S. Lazio.
Gascoigne ha un taglio decisamente giornalistico, che tradisce i trascorsi della regista. Il documentario è imperdibile per i veri appassionati di calcio. Si respira l’odore del rettangolo da gioco, dove le speranze dei giocatori si mescolano con quelle dei loro tifosi sugli spalti. Ma alla fine della visione resta un pizzico di nostalgia per un calcio che era ancora uno sport e non solo spettacolo come oggi.
La trama
Jane Preston realizza un documentario della durata di 86 minuti. È una lunga intervista a Paul Gascoigne, ex centrocampista di Tottenham e Lazio. Il calciatore racconta la sua infanzia, quando giocava per strada con una pallina da tennis. Poi i primi passi nel calcio professionista con le giovanili del Newcastle e il passaggio al Tottenham. Centrale è il racconto dell’avventura con la nazionale di calcio inglese ad Italia’90 e l’approdo in Serie A con Lazio. Ma nella carriera di Paul Gascoign ci sono anche tanti infortuni e uno stile di vita non certo da sportivo.
Wayne Rooney, Gary Lineker e Jose Mourinho
In questo documentario Paul Gascoigne si racconta in prima persona. Ripercorre la sua carriera da calciatore e di uomo. Interessante è il modo in cui Jane Preston ( Table Dancing Diaries, Carry on Caravanning) organizza questo racconto.
Alle parole del centrocampista inglese, alterna immagine di repertorio. Paul Gascoigne ci viene mostrato bambino in vecchie fotografie e poi nei video delle sue prime partite con il Newcastel. Jane Preston è, attualmente, una regista e sceneggiatrice molto apprezzata, ma ha un lungo passato da giornalista.
Ciò si intuisce in Gascoigne, che ha l’aspetto di un’inchiesta giornalistica. L’autrice è conosciuta per la sua capacità di raccogliere materiale e contributi davvero preziosi. E per questo documentario, oltre alla testimonianza diretta di Paul Gascoigne, ottiene la partecipazione di grandi personaggi del calcio internazionale.
Come Wayne Rooney, che ha indossato la maglia dei red devils dal 2004 al 2017, da tutti considerato l’erede ideale di Gascoigne. Poi la regista ci regala la testimonianza di Gary Lineker ex calciatore, oggi volto noto della BBC. E infine, ma non meno importante, quella di Jose Mourinho, lo Special One, grande estimatore del centrocampista inglese.
Il trasferimento al Tottenham e il litigio con Alex Fergusnon
Attraverso queste testimonianze lo spettatore può rivivere il calcio del vecchio continente, tra gli anni ‘80 e ‘90. E Paul Gascoigne iniziò a farsi notare dalle squadre più forti della Premier League. È il 1988, quando avviene il suo trasferimento al Tottenham.
Ma la compagine londinese non era la sola a volersi accaparrare la giovane promessa del calcio inglese. Come viene ricordato in Gascoigne anche il Manchester United lo voleva a tutti i costi. E fu Alex Ferguson a contattare il giocatore.
Ma dopo un’offerta faraonica, una casa, un’automobile per suo padre e un lettino da sole per la sorella, Paul Gascoigne decide di trasferirsi a Londra. Ma l’allenatore del Manchester non la prese bene e i due non si parlarono per anni.
Il mondiale di Italia ’90
Nella carriera del giocatore non ci sono solo i club, ma anche la nazionale. È l’estate del 1990 e c’è il mondiale in Italia. L’Inghilterra, dopo essersi laureata campione del mondo nel 1966, aveva collezionato solo figuracce. Il mondiale delle notti magiche offre a Paul Gascoigne e compagni l’opportunità di riscattarsi.
Ma il cammino dell’Inghilterra si ferma ad un passo dal sogno. Gli inglesi, infatti vengono sconfitti ai calci di rigore dalla Germania, allo Stadio Delle Alpi di Torino. La partita fu avvincente. Dopo il momentaneo vantaggio tedesco, l’Inghilterra pareggia con Paul Parker, dopo una punizione tirata da Gascoigne.
La Gazzamania
Come spesso succede nella vita, dopo una sconfitta c’è la rinascita. E, infatti, dopo il mondiale di Italia ‘90, scoppia la Gazzamania e il giocatore diventa un mito del calcio mondiale. Ma la vita per Paul Gascoigne è stata sempre in salita. Il suo club entra in crisi ed è costretto a cederlo.
Il giocatore, però, vuole disputare prima la finale di FA Cup contro il Notthingham Forest. E in questa partita il centrocampista fu vittima di un grave infortunio al ginocchio che lo tiene lontano dal campo da gioco per un’intera stagione.
La Serie A con la Lazio
Il documentario di Jane Preston ripercorre anche l’arrivo del centrocampista inglese nella Serie A con Lazio. Nella capitale Paul Gascoigne diventa un dio. Ad accoglierlo ci sono migliaia di tifosi bianco-celesti, è un vero bagno di folla.
È il 1992 e il campionato italiano è ancora quello delle “7 sorelle” che dominavano le competizioni continentali. Paul Gascoignee ricorda come era difficile giocare in Italia, dove c’era una forte pressione sui giocatori. Una risicata sconfitta poteva rivelarsi fatale per una stagione intera.
La vita privata
Gascoigne non racconta solo la carriera calcistica del campione, c’è anche la vita privata, dove non mancano dispiaceri. Era poco più che un bambino, quando vede morire davanti ai suoi occhi un amico in un incidente stradale. È questo episodio fa nascere un certo malessere che non lo abbandonerà mai.
E poi la stampa che ha sempre inventato notizie false per screditarlo. E il campione si è rifugiato nell’alcol nella cocaina. Nella sua vita c’è davvero di tutto, persino le minacce da parte dell’IRA.