Diretto e interpretato da George ClooneyThe Midnight Sky è un film non all’altezza delle aspettative. Distribuito da Netflix ecco dove vedere The Midnight Sky
Nella vita come sullo schermo a George Clooney viene naturale schierarsi dalla parte dei giusti o almeno di quelli che nella narrazione contemporanea media e opinione pubblica hanno decretato esserlo. Questo per dire che nonostante il make up non renda merito al suo appeal pubblicitario o forse gliene renda in termini di carisma e consapevolezza ritrovarlo nella parte di uno scienziato che si sacrifica per il bene dell’umanità dedicandosi anima e corpo alla scoperta di un pianeta in grado di consentire alla specie umana di sopravvivere al disastro dell’ecosistema che ha reso invivibile la vita sulla Terrae’ una scelta in grado di presiedere alle ambizioni smisurate del film da lui diretto e interpretato.
PerchéThe Midnight Sky lungi dall’accontentarsi di essere un lungometraggio di genere fantascientifico e in quanto tale abbracciarne le caratteristiche narrative a cominciare dall’incognite del viaggio spaziale alla scoperta di nuovi mondi e da una cornice catastrofista in grado di mettere in moto necessità e pericoli a più non posso punta più in alto.
Là malattia terminale di Augustine e e la presenza inaspettata di una bambina destinata ad accompagnarlo in quella che sara l’ultimo atto di un esistenza spesa al servizio della scienza e del prossimo ( ma non della propria famiglia sacrificata al raggiungimento del fine ultimo) mettono in moto una serie di riflessioni filosofico sentimentali atte agenerare ricordi e rimpianti sottintesi a una dialettica tra passato e presente, tra cielo e terra e come ipotetico abbrivio per altrettanti segmenti narrativi.
Il tentativo di conciliare il puzzle di temi e filoni all’interno di una linearità da cinema classico si infrange ahinoi in una narrazione slegata e resa macchinosa da un montaggio che non aiuta l’insieme e che anzi fatica ogni volta a riprendere da dove aveva lasciato impiegando sempre un attimo di troppo a rilanciare l’azione.
L’inerzia di fondo ha come risultato quello disvilire lo spirito d’avventura e di rendere poco coinvolgente la sorte dei personaggi così come le emozioni messe in campo quando si tratta di condividere con lo spettatore le risonanze dell’anima rispetto alle decisioni dell’agire umano.
E se il Clooney regista è lodevole nell’intenzione di reinterpretare in chiave personale gli inevitabili modelli di riferimento è altrettanto vero che il risultato rimane quasi sempre abbozzato e dunque senza la forza necessaria per incidere sugli esiti del film.