MA RAINEY’S BLACK BOTTOM, adattamento Netflix dello spettacolo teatrale di August Wilson premiato con due Pulitzer, celebra il potere trasformativo del blues e gli artisti che non permettono ai pregiudizi della società di determinare il loro valore.
Diretto da George C. Wolfe e adattato per lo schermo da Ruben Santiago-Hudson, il film è prodotto da Denzel Washington e Todd Black, candidati agli Oscar per Fences.
Nel cast Viola Davis e Chadwick Bosemanma anche Colman Domingo, Glynn Turman, Michael Potts, Taylour Paige, Dusan Brown, Jeremy Shamos e Jonny Coyne. La colonna sonora è opera del premio Grammy Branford Marsalis.
TRAMA
La tensione sale e gli animi si scaldano durante una sessione di registrazione pomeridiana nella Chicago degli anni ’20 mentre un gruppo di musicisti attende la rivoluzionaria artista e leggendaria “Madre del blues”, Ma Rainey (interpretata dal premio Oscar Viola Davis). In ritardo all’appuntamento, l’impavida e agguerrita Ma scatena uno scontro di opinioni con il manager e produttore bianco riguardo alla propria musica. Mentre la band aspetta nella claustrofobica sala prove dello studio di registrazione, l’ambizioso cornettista Levee (Chadwick Boseman), determinato a lasciare la sua impronta nell’industria musicale, sprona i suoi compagni musicisti a condividere storie e verità che cambieranno per sempre il corso delle loro vite.
Ma Rainey’s Black Bottom (2020): (L to R) Michael Potts as Slow Drag, Chadwick Boseman as Levee and Colman Domingo as Cutler. Cr. David Lee / Netflix
L’addio di Chadwick Boseman
La pellicola sarà sicuramente ricordata come l’ultimo film interpretato dal compianto Chadwick Boseman. L’attore, interprete di Black Panther, è morto di cancro 11 giorni dopo la fine delle riprese del Film, nella fase di post produzione. Nonostante fosse visibilmente provato nel fisico dalla malattia , Boseman regala un’ eccellente interpretazione ( che gli è valso il Los Angeles Film Critics Association Awards). Il suo trombettista Levee, frustrato musicalmente e compresso psicologicamente da molti traumi infantili fatti di anni di violenze fisiche, ha quella urgenza espressiva che a volte quasi infastidisce , ma tangibile, energica e dolorosa. Per il ruolo Boseman potrebbe essere tra i possibili vincitori del Premio Oscar come miglior attore protagonista. Il premio verrebbe assegnato postumo, come accadde anche per Heath Ledger, indimenticabile Joker de Il Cavaliere Oscuro.
E’ proprio Boseman a chiudere il film protagonista di un Epilogo improvviso e tragico, che cala il sipario sull’amara rappresentazione Blues di una Prigione travestita da finta libertà espressiva.
Ma Rainey’s Black Bottom (2020): Viola Davis as Ma Rainey. Cr. David Lee / Netflix
E’ sicuramente il tema della libertà uno dei temi centrali del Film, che vede nella protagonista principale una straordinaria Viola Davis nei panni di Ma Rainey, artista rivouluzionaria e fra le prime cantanti blues di professione ad aver registrato dei dischi. Forte fu la sua influenza su tante altre donne che in seguito si sono dedicate a questo genere di musica. Un’interpretazione quella della Davis che eccelle sia nella parte prettamente musicale della pellicola sia nei lunghi e sostenuti sguardi silenziosi offuscati dal trucco sbavato, interpretazione che non sarà certamente ignorata ai prossimi Oscar.
La sua carnalità esposta negli eccentrici abiti di scena, nel passo ondeggiante e negli estrosi cappelli piumati trasuda grandezza ed emancipazione: artistica, femminile, classista, “razziale”.
Accanto A lei c’è il Blues, espressione di una malinconia ancestrale propria di un popolo che non dimentica anni e anni di schiavitù, che ha vissuto l’inferno e che si affaccia con difficoltà e diffidenza ad una nuova era. Forti ancora le discriminazioni razziali da parte dei bianchi, nulli i diritti delle donne, mere forza lavoro nelle fabbriche del Nord, e latenti ancora i diversi orientamenti sessuali in un’America degli anni 20 spaccata in due. La piéce teatrale fa parte di un ciclo di 10 opere, Il Ciclo di Pittsburgh, dedicate all’identità Nera del XX secolo, e sono ambientate ognuno in un decennio . Un altro di questi capitoli era stato illustrato dallo stesso Denzel Washington in Fences, (Barriere) , film del 2017 che aveva regalato alla Davis il suo premio Oscar.
Ma Rainey’s Black Bottom: Struttura Teatrale
Il film è ambientato quasi interamente in un solo pomeriggio del 1927, in un afoso studio di registrazione dove si incide la celebre canzone Ma Rainey’s Black Bottom. Ad accompagnare la Davis e Boseman un trio di ottimi comprimari che interpretano il resto della band di Ma. In quella dimensione claustrofobica il regista fa muovere i suoi personaggi come sul palcoscenico di un teatro ed è proprio questo forse l’unico neo del Film. Troppo avvertita è la dimensione “da palcoscenico” in alcune scene che appaiono eccessivamente lunghe. I momenti di dibattito tra i membri maschili del gruppo appaiono spesso ingabbiati nella forma teatrale senza far respirare il resto della storia di Ma e della sua dimensione. E’ lei infatti la forza trainante del film che si spegne in parte nel momento in cui l’attrice esce di scena. D’altronde, il regista e co-sceneggiatore è anche un drammaturgo e questo spiega sicuramente in parte la scelta stilistica di riportare intatta l’esperienza del teatro sullo schermo.
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