La pellicola in streaming su Netflix ha avuto un seguito nel 2020: Qualcuno salvi il Natale 2 con l’aggiunta nel cast di Goldie Hawn nei panni di Mamma Natale.
TRAMA
IL primo FILM Racconta la storia di Teddy (Judah Lewis) e Kate Pierce (Darby Camp), fratello e sorella che, dopo tanti Natale in armonia con la famiglia, devono affrontare un lutto improvviso che getterà un’ombra incancellabile sul loro spirito natalizio. Mentre Kate trova la forza e l’entusiasmo di ritrovarlo, Teddy sembra aver ormai perso il suo io da bambino e la sicurezza in se stesso. Nel tentativo di fare una fotografia a Babbo Natale (Kurt Russell), si ritrovano ad un tratto catapultati in un viaggio inatteso . Dopo aver aspettato Babbo Natale al varco, s’intrufolano nella sua slitta, causano un incidente e per poco non rovinano il Natale. Nel corso di una pazza notte, Kate e Teddy collaborano con un Babbo Natale molto particolare e con i suoi elfi per salvare l’amata ricorrenza prima che sia troppo tardi.
THE CHRISTMAS CHRONICLES
UN CLASSICO RESO MODERNO
Realizzata dal produttore Chris Columbus (“Mamma, ho perso l’aereo”, “Harry Potter”) e dal regista Clay Kaytis (“Angry Birds – Il film”), la pellicola affronta un genere classico come il Film Natalizio ma lo propone in chiave moderna partendo proprio dalla figura centrale: Babbo Natale.
Uscendo Fuori da ogni stereotipo o dal tipico immaginario collettivo a cui eravamo abituati, Chris Columbus ha la geniale idea di assoldare come Nuovo Babbo Natale Kurt Russsel, attore simbolo di un certo tipo di Cinema iconico (1984 Fuga da New York) per nulla in simbiosi con l’icona grassoccia e un po’ pantofolaia a cui abbiamo sempre associato Santa Klaus. Con il suo cinismo sottile e la sua anima Rock da Blues Brother questo Babbo è funzionale all’immagine natalizia non convenzionale che il Film Netflix mira a convogliare.
In un mix di famiglia, buoni sentimenti, autostima filiale da recuperare e un Ebenezer Scrooge teen ager da far ravvedere, si inserisce il Tema sempreverde del Christmas Time come Nuovo inizio e Nuova possibilità.
Quanto mai attuale il “misuratore dello spirito Natalizio”, che Babbo controlla con attenzione costante, e che attesta l’esistenza o meno del sogno e della favola del Natale nel cuore della gente ormai disillusa.
L’intelligente scelta del regista Clay Kaytes (supervisore della Walt Disney) è comunque quella di non farci perdere di vista il fatto che si tratta pur sempre di un film di Natale. Aspettatevi quindi tutto il pacchetto: famiglia in crisi, grave lutto da metabolizzare, albero spoglio di luci e calore, spirito delle feste smarrito, bambina intraprendente ed eroica, identità da affermare e lieto fine da Favola.
Scena cult : nel carcere di una città ormai avviata a perdersi il Natale, Babbo Russell improvvisa un mini musical rock tra prostitute coriste e ladruncoli bassisti d’eccezione.
UN SECONDO CAPITOLO in parte MENO INCISIVO
Nel secondo film la piccola Kate ( questa volta con un nuovo fratellino acquisito) tornerà al Polo Nord per una seconda nuova avventura. Questa volta l’avversario è un Elfo cattivo diventato uomo. Ad affiancare Babbo Natale c’è la dolce mogliettina Mamma Natale,( Goldie Hawn) carente di amore materno da distribuire. Nuove strabilianti avventure, effetti digitali sempre ben curati e regia efficace dello stesso Chris Columbus questa volta. Qui le tematiche sembrano più “sociali” ( famiglia allargata, adozione, diversità, emancipazione femminile). Manca forse un po’ della sorpresa, del cinismo e della novità del primo capitolo, ma restano intatti l’anima della storia, l’atmosfera magica e la caratterizzazione dei personaggi con alcune “Chicche ” citazioniste dello stesso Columbus ( si pensi alla scena dei voli cancellati all’aeroporto che richiama Mamma ho perso l’aereo ) davvero imperdibili.
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