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Netflix Film

L’incredibile storia dell’isola delle rose. Una storia intelligente su Netflix

Sydney Sibilia, dopo la trilogia Smetto quando voglio, ci propone ora un’altra storia leggera che fa riflettere sui bisogni e i desideri di libertà, individuale e di gruppo

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Prodotta da  Groelnlandia e distribuita da 01 Distribution e Mymonetro,  L’incredibile storia dell’isola delle rose di Sydney Sibilia è su Netflix dal 9 dicembre.  Attori principali: Elio Germano, Matilda De Angelis, Leonardo Lidi, Fabrizio Bentivoglio, Luca ZingarettiFrançois Cluzet.

Dopo la trilogia Smetto quando voglio, il regista torna a farci sorridere, e ridere di gusto, proponendoci una favola convincente, nella rappresentazione di un sogno che si realizza, anche se per poco.

L’incredibile storia dell’isola delle rose é la rielaborazione di una vicenda vera, divertente e intelligente

Trama del film

È quello dell’ingegnere Giorgio Rosa (Elio Germano), che riesce a progettare e costruire una piattaforma al largo delle coste riminesi, in acque non territoriali, per farne una repubblica indipendente.  È accompagnato da strampalati compagni d’avventura: Roberto (il suo migliore amico, non proprio politicamente corretto), un tedesco disertore, un naufrago arrivato la prima notte di tempesta, e una minorenne incinta. Il gruppo, convinto di esercitare pieni diritti di autodeterminazione,  tenterà, tra una gag e l’altra,  di far riconoscere l’isola come luogo libero, al di fuori e al di sopra delle leggi italiane.

Le differenze rispetto alla storia vera

Elio Germano pare abbastanza in età per la parte di un giovane appena laureato, ma Sibilia ha deciso di saltare più di un decennio, rispetto alla realtà. Giorgio Rosa, quello vero, si laurea nel 1950 e nel 1960 sposa Gabriella Clerici, che si appassiona al progetto e diventerà presidentessa dell’isola. La costruzione della piattaforma di Sibilia dura appena qualche mese, nel 1968. Invece, nel ’68 termina, dopo quattro anni di grande impegno; addirittura  riprende dopo la mareggiata del ’65 che la spazza via del tutto. Un incidente di percorso”, dice l’ingegnere Rosa e ricomincia a lavorare.

 Isola delle Rose-La libertà fa paura, il documentario

Queste e altre interessanti informazioni si trovano nel film di Stefano Bisulli e Roberto NaccariIsola delle Rose-La libertà fa paura (Produzione Cinematica, lo si può vedere su Youtube), presentato al Biografilm Festival di Bologna del 2009.

Isola delle Rose (film completo – versione originale) – YouTube

Un documentario, il cui titolo originale è Insulo de la Rozoj – La Libertà fa Paura, scritto in esperanto, che era la lingua ufficiale dell’isola. Eh, sì, perché Giorgio Rosa e i suoi deliberano su scelte autonome anche per la lingua, la moneta, i francobolli: uno stato a sé, in tutto e per tutto.

La favola dell’isola delle Rose

Sibilia  rielabora questa storia che pochi conoscono e che ha davvero dell’incredibile e  costruisce una favola. Come tutte le favole che si rispettino, inizia con l’infrazione di un divieto. Con l’allontanamento. Aiutanti dell’eroe ce ne sono, eccome! E quali antagonisti migliori dei  politici italiani? Resi in maniera grottesca, quasi esilarante. Sono il ministro degli interni Restivo e il presidente del Consiglio Leone. A loro il regista non risparmia manie e piccinerie affidate alla recitazione di Fabrizio Bentivoglio e un irriconoscibile Luca Zingaretti: l’effetto comico è così assicurato.

Più rispettoso il ruolo di Jean Baptiste Toma’ di François Cluzet, che Giorgio Rosa incontra al Consiglio europeo, dove andrà a presentare il suo progetto. Il viaggio a Strasburgo fa da cornice a tutta la storia, e nello stesso tempo rivela la distanza tra  la politica italiana e quella europea.

La moglie Gabriella della realtà, qui, diventa la principessa da conquistare (Matilda De Angelis), perché pare che l’impresa sia dettata, sì, dalla stravaganza dell’inventore, ma anche dal desiderio di impressionare la sua bella. Riuscirà il nostro Giorgio a sconfiggere i draghi, a guerreggiare contro i mulini a vento e conquistare, infine, il cuore di Dulcinea?

La scelta di Elio Germano

Ecco spiegata la scelta di Elio Germano nel ruolo di Giorgio Rosa, che nel documentario di Bisulli e Naccari  vediamo con un aspetto pacioso, viso grande e occhiali, proprio un ingegnere anni Sessanta. Elio Germano regala al personaggio la vitalità del sognatore: nei gesti, nella cadenza bolognese buffa, negli occhi sgranati sul mondo, nel sorriso beato anche quando sta cominciando la mareggiata.

Solo, sulla sedia a sdraio, sotto un incongruo ombrellone dell’ Algida che il forte vento porterà via.  Ci voleva proprio qualcuno che sapesse interpretare l’irriverenza verso le autorità (la Democrazia Cristiana e la Chiesa di allora) con una buona dose di candore.

Mentre il potere si preoccupa per la minaccia di possibili spogliarelli, radio private, giochi d’azzardo e sudditanze a qualche potenza straniera,  Giorgio Rossi- Elio Germano guarda estasiato i giovani ballare, sulla sua isola,  al ritmo di Un granello di sabbia e di Geghegeghegeghege.

Quindi, se all’inizio della visione avremmo preferito un attore più giovane, poi ce ne siamo dimenticati. Per la sua capacità, rara, di assumere con naturalezza ruoli drammatici come in Favolacce e Volevo nascondermi, ed altri, come questo, molto più lievi.

Un personaggio bizzarro in una storia scritta con umorismo e intelligenza dallo stesso Sydney Sibilia e da Francesca Manieri. Godibile l’ambientazione anni Sessanta, grazie alla fotografia di Valerio Azzali e la colonna sonora di Michele Braga.

 

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L'incredibile storia dell'isola delle Rose

  • Anno: 2020
  • Durata: 118 minuti
  • Distribuzione: 01 Distribution - MYmonetro
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Sydney Sibilia
  • Data di uscita: 09-December-2020

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