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The Prom. In streaming su Netflix il musical del momento con la coppia Streep-Kidman

The Prom, il nuovo lavoro firmato da Ryan Murphy, è disponibile su Netflix dall’11 novembre e vede protagoniste Meryl Streep e Micole Kidman in un musical esplosivo.

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The Prom sbarca finalmente su Netflix l’11 dicembre 2020. Ryan Murphy, alla sua massima espressione, siede in cabina di regia. Il risultato è polvere di stelle che letteralmente esplode nell’aria. Impossibile non respirarne un poco.

This is not about a prom anymore. This is about right and wrong.

Emma Nolan (l’esordiente Jo Ellen Pellman) è una studentessa ritenuta responsabile dell’annullamento del ballo di fine anno – in inglese “prom”. In realtà lei voleva semplicemente andarci con la sua ragazza, ma la comunità conservatrice e bigotta dell’Indiana non può accettare l’omosessualità come stile di vita. Ecco allora che un gruppo di artisti di Broadway, capitanati da Dee Dee Allen (Meryl Streep) e Barry Glickman (James Corden), abbraccia la causa della giovane. Dietro la loro decisione, però, si nasconde altro…

Siamo ovviamente di fronte a un’operazione che definire autoreferenziale sarebbe un eufemismo. Ma ciò non toglie che sia qualcosa di assolutamente godibile, affascinante, variopinto e, da un punto di vista tematico, rimarchevole.

The Prom | La questione dell’accettazione attraverso la lente del musical

Alla base di The Prom c’è infatti la grossa questione dell’accettazione. L’idea di affrontarla attraverso la lente del musical la rende appetitosa per i tantissimi fan del genere, donando al tempo stesso carattere e personalità al progetto. Murphy – creatore di una serie come Glee, oltre che regista di Glee: The 3D Concert Movieè un esperto in materia ed è evidente sin dai titoli di testa.

People don’t turn gay. They are who they are.

Sette lettere che compongono un’insegna luminosa al neon, mentre il leit motiv comincia a entrare nelle orecchie dello spettatore. A questo punto i riferimenti ad opere simili sono già molto numerosi, da Priscilla – La regina del deserto ad Hairspray, passando per Rent e Mamma Mia!. Con Bob Fosse a fare da nume tutelare.

Chiaro che il bagaglio culturale del regista e produttore statunitense sia tra i più ricchi e prestigiosi, e non manca di esibirlo ad ogni occasione. Buon per noi che possiamo goderne e rintracciare quanti più elementi appartenenti al musical possibile.

La dichiarazione d’amore verso il teatro

Lustrini, pailettes, coreografie e canzoni che mandano avanti la narrazione, sono gli ingredienti principali del film. La splendida confezione non tradisce le aspettative. Merito dell’energia che ne viene fuori, delle emozioni che come su un ottovolante salgono e scendono a seconda dei momenti.

People need to know it is possible to change the world.

Fino a delle punte estreme: la dichiarazione d’amore fatta dal preside Hawkins (Keegan-Michael Key) verso il teatro, incarnato da una delle sue attrici preferite, è tra le più belle mai ascoltate. La verità che racchiude, così intensa e condivisibile (almeno da chi ama questa forma di arte allo stesso modo), spezza il cuore ma nel senso migliore dell’espressione. Ciò che a molti può apparire un semplice svago, per alcuni è un’evasione dalla realtà tanto necessaria quanto terapeutica. Un ritorno a casa che assume le più svariate sembianze.

Broadway fornisce solo in parte la cornice da cui prende vita la vera e propria azione. Culla di artisti del calibro di Dee Dee Allen, la patria del musical mostra la via da percorrere.

Un percorso verso il miglioramento

Sebbene le iniziali spinte non appaiono esattamente le migliori su piazza, durante la “battaglia” ciascuno dei protagonisti ne uscirà cambiato in maniera positiva, influenzandosi a vicenda. Il coraggio di Emma sarà d’esempio e d’ispirazione per tutti quanti, ma anche lei imparerà qualcosa su se stessa da chi la circonda. Da Barry in primis, quindi da Angie (Nicole Kidman), che diventa per lei una preziosa amica piena di verve.

Se la sceneggiatura di Bob Martin e Chad Beguelin – autori del musical originale di cui The Prom è l’adattamento cinematografico – possiede le caratteristiche giuste per conquistare il suo pubblico, invitandolo anche alla riflessione e al confronto, la regia di Murphy fa il resto. Esagera, fai le cose in grande è uno dei versi più ripetuti ed emblematici della pellicola. Ritenetevi quindi avvisati, di sobrio o dimesso c’è poco o nulla, ma una volta in ballo…

*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.

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