Presentato al Rome Independent Film Festival, Under the Skin – In Conversation with Anish Kapoorè un documentario realizzato da Martina Margaux Cozzi. Anish Kapoor, uno tra i maggiori artisti della scena contemporanea, è noto per le sue installazioni in alcuni dei musei più importanti al mondo, dalla Tate Modern di Londra al MoMA di New York. A cavallo tra il 2016 e il 2017 il MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma, ha ospitato una sua mostra. Proprio in quell’occasione l’autrice lo ha incontrato, realizzando questo documentario che si pone come riflessione sulle innumerevoli vie dell’arte, tra tempo e spazio. Una discesa nell’universo creativo e nel pensiero dello scultore e architetto britannico.
Under the Skin inizia con le parole di Kapoor sulla città di Roma, sotto la cui coltre si nascondono molti strati che ricollegano al passato. Un passato pulsante che continua a vivere coabitando con il presente e plasmandolo al tempo stesso. Il riferimento a Roma non è solo una delineazione geografica e un collegamento alla mostra tenutasi al MACRO ma sussume come metafora nella più ampia riflessione sull’arte. Alla stregua di Virgilio, Anish Kapoor ci guida nei meandri abissali della sua arte e dell’arte contemporanea in generale. Lo fa sottolineando in particolare il ruolo dello spazio che sempre più si è esteriorizzato, uscendo dai confini dell’opera e cingendo l’area circostante.
Tra simbolismo e percezione
L’arte di Kapoor è carnale, materica, stratificata, e porta alla luce ciò che è situato nel profondo del corpo, della mente e dell’arte stessa. Un’indagine sul recondito della materia e della percezione, intrisa di un simbolismo che Kapoor, in uno dei passaggi più suggestivi, lega anche alla religione e al ruolo di matrice di topoi non solo iconici che ha avuto nella società. In soli 23 minuti Under the Skin – In Conversation with Anish Kapoor permette una forte connessione con l’artista e con il suo pensiero, stimolando lo spettatore sia visivamente che intellettualmente.
Nel titolo è indicata come una conversazione ma non sentiamo mai la parola dell’autrice. La voce di Martina Margaux Cozzi è però ben presente con un documentario che si avvicina alla videoarte. Si forma un suggestivo dialogo tra le parole di Kapoor e la forma visiva che le segue e le riflette in un’armoniosa danza. L’immagine diventa quasi tridimensionale e si focalizza, come l’arte di cui parla, sulla materia, sullo spazio. Si ha l’impressione di poter toccare i muri di Roma, di essere avvolti dalle opere di Kapoor e dal colore rosso, tanto ricorrente nel suo lavoro.
Un’immagine tattile in continuo movimento che si sposa con il contenuto, entrambi volti al superamento dello spazio iconico consueto. Come sembra suggerire un vetro in frantumi che ricorda metaforicamente l’occhio della macchina da presa, alla ricerca di uno spazio ulteriore e di nuove forme. Non si limita dunque all’intervista e alla documentazione visiva, ma scava nel profondo e plasma un vero e proprio ritratto dell’artista e della sue opere, permettendo all’arte di specchiarsi nell’arte.
Trailer di Under the Skin – In Conversation with Anish Kapoor
Under the Skin – In Conversation with Anish Kapoor
Anno: 2020
Durata: 23'
Genere: Documentario
Nazionalita: Italia, Francia
Regia: Martina Margaux Cozzi
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