#TorinoFilmFestival Wildfire di Cathy Brady tra il legame tra due sorelle e una dedica speciale
Un legame indissolubile è quello che c'è tra Kelly e Lauren, protagoniste di Wildfire di Cathy Brady, in concorso alla 38esima edizione del Torino Film Festival. Un dramma che mette al centro un amore intenso e un rapporto estremo tra due persone diverse, ma uguali.
In concorso al Torino Film Festival, Wildfireè il dramma familiare di Cathy Brady, prodotto da Cowboy Films, Samson Films, Tempesta Film UK. Al centro della vicenda il riavvicinamento tra due sorelle, Kelly e Lauren, e l’evoluzione del loro rapporto a seguito della morte della madre.
Wildfire. Trama.
Kelly è in procinto di tornare a casa, dalla sorella Lauren, dopo un anno in cui sembrava essere sparita nel nulla senza aver lasciato traccia. Quando bussa alla porta di casa viene fatta entrare da Sean, il marito di Lauren dal momento che lei è a lavoro. La mattina dopo le due finalmente si incontrano e Lauren inizialmente non vuole avere niente a che fare con la sorella e tenta di cacciarla di casa. Ma subito dopo decide di darle una seconda possibilità e prova a capirla e capire il motivo delle sue scelte e del suo comportamento, giudicato da molto anomalo. Riusciranno a tornare le sorelle di un tempo e a instaurare nuovamente il solido rapporto che avevano da piccole?
Due sorelle. Un unico legame.
Sono due le protagoniste di Wildfire, ma in realtà è quasi un’unica figura. L’una vive in funzione dell’altra. E anche il modo di comportarsi e di agire è influenzato continuamente. Nel momento in cui Kelly fa un passo falso, anche Lauren è pronta a seguirla. Viceversa quando Lauren cerca di riportare l’equilibrio anche Kelly capisce di star esagerando e rientra in carreggiata. Solo quando sono sole, abbandonate a loro stesse si notano le differenze. Ma nel momento in cui si ritrovano, anche se il loro legame è inevitabilmente cambiato, cercano di supportarsi in qualche modo.
Una malattia incompresa.
Quella che vivono le due ragazze è una sorta di distorsione della realtà. Si fanno forza a vicenda, ma al contempo si annientano a vicenda vivendo nel ricordo. Si aggrappano ad un ricordo che non è come pensano e che continuano costantemente a deformare. Così facendo, prima Kelly e, poi, quasi inevitabilmente, anche Lauren, mostrano, poco alla volta, una percezione della realtà del tutto particolare. Le loro azioni sono portate all’estremo proprio perché Kelly e Lauren sono fragili. Ogni minimo cambio di programma le fa uscire dalla strada maestra. E necessitano l’intervento dell’altro per supportarsi e ripartire.
I dettagli che fanno la differenza.
Nel corso di Wildfiresono tanti gli elementi che ritornano e che fanno riaffiorare alla mente delle protagoniste il ricordo della madre. Dal cappotto rosso che Kelly insiste nel voler indossare, al biglietto che la ragazza trova proprio nella tasca. Per non parlare, poi, del taglio di capelli che richiama un’immagine sempre più vivida nella mente di Kelly e Lauren.
Una narrazione al massimo.
Un tema non semplice quello della malattia mentale, al centro di Wildfire. Già trattato in tanti modi diversi in varie opere, qui si lega indissolubilmente al tema della famiglia e del legame tra sorelle. Un amore che va oltre qualsiasi limite e che riesce a vincere tutto. Kelly e Lauren sono segnate e lo saranno per sempre. E Cathy Brady riesce a fondere bene le due tematiche. Complice anche l’interpretazione delle due attrici protagoniste, Nora-Jane Noone, ma soprattutto Nika McGuigan, scomparsa lo scorso anno e alla quale è dedicata l’opera.