Jingle Jangle – Un’avventura natalizia, di David E. Talbert: la recensione del musical coprodotto da John Legend
Jingle Jangle - Un'avventura natalizia, scritto e diretto da David E. Talbert, è un musical a tema natalizio che si sviluppa tramite la cornice fiabesca e che conduce in un mondo magico. Interpretato da Forest Whitaker e Ricky Martin e co-prodotto da John Legend, il film è disponibile da novembre su Netflix
In un anno in cui il Natale molto probabilmente avrà un sapore più amaro, arriva su Netflix Jingle Jangle – Un’avventura natalizia, musical scritto e diretto da David E. Talbert. Un progetto che si avvale della collaborazione di star della scena pop più o meno contemporanea. Come John Legend, coproduttore e coautore delle canzoni, e Ricky Martin, interprete di un ruolo in motion capture. Tra i protagonisti, un Forest Whitaker in insolite vesti.
Trama
Jeronicus Jungle è l’inventore di giocattoli migliore al mondo e il suo negozio, Jungles and Things, è frequentato da centinaia di persone. Un giorno il suo apprendista ruba la sua invenzione più preziosa e il libro magico di Jeronicus, avviandolo verso un abisso da cui rischia di non sollevarsi. L’incontro con Journey, sua nipote, che non ha mai incontrato, gli offrirà nuova speranza per ritrovare sè stesso e per ricongiungersi con le persone care. Il suo ex apprendista, ormai cresciuto e diventato egli stesso il miglior inventore al mondo, tenterà di nuovo di mettergli i bastoni tra le ruote.
Recensione
Anche nel novembre di quest’anno, Netflix propone ai suoi abbonati un film che avvicina all’atmosfera e alla magia dell’imminente Natale. Nel 2019 era stato Klaus – I segreti del Natale, l’ottimo film d’animazione diretto da Sergio Pablos. Mentre adesso è la volta di Jingle Jangle – Un’avventura natalizia, musical scritto e diretto da David E. Talbert, un habitué di film su questo periodo dell’anno. La storia si presenta come la più classica delle fiabe, incorniciata dal “C’era una volta…” che dà vita al racconto che una nonna rivolge ai propri nipoti. Una fiaba che, come spesso accade, si presenta come fantastica ma che lascia tracce anche nella realtà, confondendo e armonizzando il reale con l’immaginario.
Veniamo catapultati in un mondo magico, colorato e bizzarro, in una cittadina dal sapore fiabesco e natalizio, in cui il grande inventore Jeronicus ha il suo negozio e dimora. Un universo che attinge largamente ad un ampio immaginario letterario e cinematografico. Gli ambienti, l’atmosfera e i particolari della narrazione evocano reminiscenze dickensiane e disneyane e rivelano l’ispirazione data dai mondi incantati di Harry Potter, La fabbrica di cioccolato, Hugo Cabret,Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie e molti altri. Mentre Buddy, l’invenzione su cui lavora da molti anni Jeronicus, ricorda un mix tra E.T. e Wall-E. Un collage omogeneo e affascinante che, tuttavia, non imprime convintamente un proprio carattere distintivo e i cui ambienti e luoghi non sono sfruttati visivamente appieno. La regia mette poco in risalto la ricchezza delle scenografie, troppo spesso calamitata unicamente dai personaggi.
Il lato musicale del film richiama il recente The Greatest Showman, musical del 2017 con protagonista Hugh Jackman, con cui ha in comune l’autore della colonna sonora, John Debney. Coreografie sfavillanti accompagnano canzoni con sonorità e stilemi prettamente moderni, che mantengono buona varietà, ritmo e orecchiabilità. Composte, tra gli altri, da John Legend, nelle vesti anche di produttore. Viene tessuto un apparato pirotecnico che coinvolge i numeri musicali, l’impianto scenico e i costumi sgargianti e dai colori più variegati. Ed è proprio l’impatto da fuoco d’artificio che Jingle Jangle persegue, mirando ad esplosioni musicali, dinamiche, magiche e cromatiche, che vanno a susseguirsi nei vari momenti della narrazione, dandole nuovo brio. Un andamento a picchi, più che la ricerca di un’atmosfera visiva e narrativa densa ed avvolgente; fuochi d’artificio che deflagrano per poi ritrarsi.
Come gran parte dei film distribuiti in esclusiva su Netflix, Jingle Jangle ha un target preciso a cui si rivolge ed in questo caso è il pubblico giovanile e delle famiglie. In questa chiave assolve discretamente il proprio ruolo, intrattenendo e divertendo con la sua sfera magica e musicale. All’interno della costruzione fiabesca sviluppa, in modo molto semplice, l’archetipo narrativo dell’importanza di credere in noi stessi, della fiducia in ciò che facciamo e in chi ci è caro. Ed è proprio quello a celare e generare la magia. Un’importanza che Jeronicus dimentica, a seguito del furto da parte del suo apprendista, che lo porta a perdere il lavoro e il calore della famiglia.
Per risollevarsi e ricordarsi dei valori fondamentali sarà necessaria la nipote, che lo condurrà in questo viaggio di riscoperta insieme al giovane assistente del banco dei pegni di Jungle, la nuova veste del negozio che un tempo ospitava i suoi giocattoli e le sue invenzioni. Un viaggio che lei incarna anche metaforicamente, dal nome Journey traducibile in italiano proprio con viaggio. Jeronicus Jungle è interpretato da Forest Whitaker, molto spesso impegnato in ruoli drammatici e qui in vesti insolite, si destreggia molto bene tra rotture della quarta parete, momenti divertenti, avventurosi e canori. Nel cast anche Ricky Martin, che presta voce e movimenti ad un personaggio in motion capture, e, in un piccolo ruolo, Hugh Bonneville, noto soprattutto come Conte di Grantham in Downton Abbey.
Trailer di Jingle Jangle – Un’avventura natalizia
Anno: 2020
Durata: 122'
Distribuzione: Netflix
Genere: Musical
Nazionalita: USA
Regia: David E. Talbert
Data di uscita: 13-November-2020
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