Il 9 Novembre è la Giornata contro l’antisemitismo.
Nella notte dei Cristalli ( notte dei cristalli del Reich), tra il 9 e il 10 Novembre 1938, le squadre naziste, » su istigazione di Joseph Goebbels, spinte anche dalla Gioventù Hitleriana, raggiunsero l’apice della crudeltà. Negozi saccheggiati, abitazioni di ebrei trafugate di ogni cosa, cimiteri distrutti e case date alle fiamme. Interi quartieri presi sotto assedio sia in Germania che in Austria e Cecoslovacchia. 400 gli ebrei uccisi e molti altri prigionieri e spediti nei campi di concentramento di Dachau, Buchenwald e Sachsenhausen.
La notte dei cristalli fu conseguenza diretta delle politiche antisemite avviate dal regime nazista fin dall’inizio della sua presa di potere nel 1933.
Sappiamo bene cosa accadde in seguito e gli orribili risvolti di una politica volta alla distruzione totale della “razza” ebraica, voluta da Hitler e dal suo governo.
Il Cinema da sempre ha contribuito nel suo piccolo a tener viva la riflessione su questo oscuro momento della Storia dell’uomo e sui pericoli insiti in una politica volta alla discriminazione arbitraria e ingiustificata.
Una macchia umana indelebile, illustrata da Film che hanno assunto il difficile compito di raccontare a loro modo e di mostrare anche come la minaccia non sia mai sparita, ma giace silente sotto ceneri quiescenti.
Indichiamo 5 Film disponibili in streaming che trattano di questo difficile tema.
In Tomania il dittatore Adenoid Hynkel scatena la repressione contro gli ebrei. La bella Hannah e il suo innamorato, un barbiere straordinariamente somigliante a Hynkel, fuggono. Il barbiere, dapprima catturato, scappa dal lager e si imbatte per caso nel vero dittatore che viene arrestato in vece sua. Dai microfoni del führer il barbiere pronuncia al mondo un lungo messaggio di pace e speranza. Geniale satira antinazista realizzata quando le armate del Terzo Reich avevano ormai soggiogato l’intera Europa. Tra le sequenze da antologia, la danza di Hynkel con il mappamondo e i “duetti” con Napoloni/ Mussolini. Capolavoro indiscusso del Cinema, utilizza la farsa per avviare una profonda critica politica. Straordinariamente attuale senza retorica.
Oskar Schindler, di origine morava, arriva nel 1939 a Cracovia con l’intenzione di arricchirsi sfruttando gli ebrei in una fabbrica di vasellame. Ma, colpito dalla ferocia nazista, decide di “giocare” una pericolosa avventura: salvare i suoi operai dallo sterminio. Si ridurrà in miseria, ma, per merito suo, più di mille israeliti, destinati ai campi di stermino, sopravviveranno alla guerra. Spielberg mette tutto il suo talento cinematografico al servizio, stavolta, di una storia drammatica e appassionante, scegliendo un bianco e nero non cronachistico ma hollywoodiano e inventandosi pagine di gran cinema, sul filo del melodramma. Sette premi Oscar: film, regia, fotografia (Janusz Kaminski), musica, montaggio, sceneggiatura non originale, scenografia. Colonna sonora viscerale.
Adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Thomas Keneally la pellicola narra la straordinaria storia vera di Oskar Schindler, l’imprenditore tedesco che durante la Seconda Guerra Mondiale riuscì a salvare la vita a quasi 1200 ebrei. La vicenda si svolge seguendo tutte le varie fasi che portarono alla Shoah. Dalla dalla deportazione degli ebrei nel ghetto di Cracovia fino alla cosiddetta Soluzione Finale: l’eliminazione della razza ebraica nei campi di sterminio. Il film di Spielberg viene oggi considerato come una pietra miliare del cinema e come l’opera che meglio ha documentato il dramma della Shoah. Interpreti da antologia.
Nel corso della Seconda guerra mondiale, Wladyslaw Szpilman – celebre pianista ebreo polacco – riesce a sfuggire alla deportazione. Si ritrova così nel ghetto di Varsavia, all’interno del quale condivide le sofferenze e le eroiche lotte degli abitanti. Un ufficiale nazista amante della sua musica decide di aiutarlo e gli permette di continuare a vivere. Un racconto personale più che collettivo questo di Polanski che dona immediatezza e consapevolezza feroce di come sia tutto accaduto davvero e abbia stravolto da un attimo all’altro la normale vita di un individuo qualunque. Come ancora di salvezza, la musica e l’arte che sembrano per un attimo aver il potere di poter salvare dall’orrore umano. Oscar ad Adrien Brody.
Il buffo clown Benigni dona corpo e anima ad una commedia dolce amara sulla capacità genitoriale di camuffare ad un figlio una realtà troppo dura da far vivere.
Orefice Guido, cameriere e poi libraio nell’Italia del ventennio, ha sposato una maestrina ricca, ed è ebreo. Esattamente come il suo vecchio zio, e come Orefice Giosué, il suo bambino. Come tutti gli ebrei, i tre sono stati caricati su un camion, poi su un treno, e portati in un campo di concentramento. Guido, con un coraggio da leone, inventa un gioco, perché Giosué non si spaventi e riesca, magari, a sopravvivere. Oscar miglior film straniero e a Roberto Benigni per un Film che riflette sulla forza dell’amore e della famiglia, sopravvissuta anche nella terribile realtà del lager.
Sophie è una emigrata polacca che ha subito la terribile esperienza del campo di concentramento. Nathan è un intellettuale ebreo ossessionato dall’Olocausto. I due cercano di sopravvivere come possono. Abitano vicino a un giovane scrittore, Stingo, che con il passare del tempo diventa amico di entrambi. Stingo capisce che le turbe di Sophie hanno avuto inizio quando per salvare il figlio maschio ha lasciato morire una figlia ad Auschwitz. Qui il regista pone l’accento sul dramma vissuto da tanti eberei di dover scegliere tra le persone amate chi salvare. I bambini venivano uccisi quasi subito una volta arrivati nei campi di sterminio e i genitori dovevano decidere chi tenere con sè i primi tempi. Meryl Streep ( premio Oscar) è interprete eccezionale di un dramma asciutto, senza edulcorazioni o retorica, che insiste sulla necessità di andare avanti dopo l’orrore ma sulla effettiva impossibiltà di cancellare davvero il passato.
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