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Alice nella città

#AliceNellaCittà IBRAHIM di Samir Guesmi è uno dei film più belli di questa edizione

Ibrahim racconta la rapacità sociale nel suo aspetto più drammatico . Il film è in concorso in questi giorno ad Alice nella Città, in contemporanea con la Festa del Cinema di Roma.

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Ibrahim

Ad Alice Nella Città, in questi giorni nella capitale, in contemporanea con la Festa del Cinema di Roma, c’è in concorso Ibrahim di Samir Guesmi. E’ la storia di un ragazzino chiuso nella sua cameretta si consola dalle fatiche della giornata immaginando di diventare bravo e famoso come Szlatan Hibrahimovic, la star del calcio di cui ammira le gesta trasmesse in un programma televisivo.

L’immaginario calcistico

Come i Miserabili anche Ibrahim inizia con una sequenza conciliante in cui l’immaginario calcistico fa ancora una volta da garante all’unità della compagine sociale per la capacità di unire anziché dividere quella stessa compagine.

Allo stesso modo de I Miserabili di Lady Ly, Ibrhaim, dell’attore e ora regista  Samir Guesmi, si serve del tema sportivo e della sua mitologia per introdurci a una storia che va in senso opposto, segnando progressivamente la distanza tra le aspirazioni del giovane protagonista e le vicissitudini della vita reale segnata dal bisogno economico e in particolare dalla necessità di trovare i soldi indispensabili a pagare la protesi dentaria del genitore interpretato dallo stesso regista.

Ibrahim racconta la rapacità sociale nel suo aspetto più drammatico

Se dal punto di vista narrativo Ibrahim si sviluppa attraverso le conseguenze dei piccoli furti compiuti dal ragazzino insieme all’amico per procurarsi i soldi in grado di coprire la spesa in questione, l’abilità del regista è quella di creare continui spunti di riflessione derivati dal complesso quanto tormentato rapporto tra padre e figlio, quest’ultimo rivelato nei suoi risvolti più intimi procedendo per sottrazione e lasciando allo spettatore la possibilità di scoprirlo per gradi successivi con una forma simile a quella di un thriller dei sentimenti.

La scoperta della realtà non distoglie però  il film da ciò che gli sta più a cuore ovvero dal creare un’empatia prodotta dall’evidenza dei fatti e non dalla loro spettacolarizzazione. Tenendo conto che alla pari di molti film di questa stagione anche Ibrahim racconta la rapacità sociale nel suo aspetto più drammatico dato dal separare chi ne è vittima dal proprio contesto famigliare rimandando alle ipotesi  di guerra civile e scontro fratricida mai così presente nella storia del nostro tempo.

Selezionato dal festival di Cannes 2020 e presentato in anteprima dal concorso di Alice nella città, Ibrahim è uno dei film più belli di questa edizione.

Ibrahim, il trailer

 

Ibrahim

  • Anno: 2020
  • Durata: 80'
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Samir Guesmi

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